Riparte da Pesaro e da Bologna la stagione azzurra in territorio italiano, una stagione molto lunga che tutti noi ci auguriamo possa terminare in terra carioca! Dopo il doppio 3-1 contro gli australiani in quel di Adelaide, i ragazzi di Mauro Berruto hanno ricevuto l’abbraccio dei tifosi azzurri presenti nelle due sedi prescelte per ospitare
Riparte da Pesaro e da Bologna la stagione azzurra in territorio italiano, una stagione molto lunga che tutti noi ci auguriamo possa terminare in terra carioca! Dopo il doppio 3-1 contro gli australiani in quel di Adelaide, i ragazzi di Mauro Berruto hanno ricevuto l’abbraccio dei tifosi azzurri presenti nelle due sedi prescelte per ospitare la doppia sfida contro la Serbia del neo ct Nikola Grbic.
Domenica alla ricerca di un pronto riscatto, dopo lo stop (3-1) subito dagli azzurri davanti ai 6400 spettatori dell’Adriatic Arena di Pesaro.
Sotto le due torri Travica e compagni iniziano subito con il piede giusto: Vettori guida la comitiva degli attaccanti di palla alta (Randazzo e Lanza) e il muro completa l’opera, bloccando più volte le sfuriate offensive dei gioielli serbi che rispondono al nome di Atanasijevic, Petric e Starovic, neo acquisto in casa delle Calzedonia Verona.
Il 25-14 finale premia un Italia molto concreta in tutti i fondamentali e bravissima a non commettere errori banali, riuscendo a mettere una pressione costante sulle spalle della nazionale balcanica.
Come già avvenuto nel match di venerdì, tuttavia, i ragazzi di Grbic dimostrano di avere tutte le carte in regola per attuare le giuste contromisure in grado di limitare lo strapotere del 6+1 scelto da Mauro Berruto, rendendo la contesa decisamente più combattuta per la gioia dei molti appassionati presenti sulle tribune del PalaDozza.
25-19 per la nazionale serba, con gli azzurri meno concreti e attenti ma che possono sorridere per aver rivisto in campo Ivan Zaytsev, reduce da una stagione difficile a causa dei molti infortuni che hanno limitato il suo utilizzo nel campionato russo.
Zaytsev rileva Randazzo e l’Italia riparte, purtroppo, da dove aveva finito: serbi padroni del campo grazie ad una maggiore incisività a muro e, soprattutto, dalla linea dei nove metri.
L’Italia, guidata da un ottimo Luca Vettori, riesce a portarsi sul -2 (17-19) prima di subire, tuttavia, un break devastante da parte degli ospiti bravissimi a sfruttare al meglio ogni pallone. 25-18 e serbi in vantaggio nel computo dei set.
La nuova nazionale schierata dal coach torinese Mauro Berruto dimostra di aver bisogno, a oggi, di trovare ancora il giusto feeling necessario per gestire al meglio alcune situazioni di gioco.
Lo “Zar” e Starovic rimangono in campo, in luogo di Randazzo e Atanasijevic, e le due nazionali viaggiano a braccetto, dando vita ad un inizio di quarto set decisamente molto equilibrato.
Come avvenuto nel primo parziale il muro (guidato da un ottimo Simone Anzani) e le ottime percentuali degli attaccanti di palla alta, consentono al sestetto italiano di mettere sotto pressione il gioco dei serbi, costretti a un gioco più scontato e ricco di errori.
E’ un servizio out da parte di Starovic (25-20) a spingere entrambe le formazioni al tie-break, con gli azzurri autori di un parziale ben gestito grazie all’ottima prova, da posto 2, da parte di Luca Vettori e alla ritrovata sostanza a muro del duo Birarelli-Anzani.
E’ un primo tempo di capitan Birarelli a spingere gli azzurri sull’8-7, in un tie-break griffato da alcuni tocchi di classe da parte di un Ivan Zaytsev ampiamente sulla strada del totale recupero e perfettamente centrato nel ruolo in posto 4.
E’ il settimo muro personale di un super Simone Anzani a regalare alla squadra di Mauro Berruto la terza vittoria su quattro match sin qui giocati.
Il 15-12 finale premia una formazione bravissima a rialzare la testa dopo du parziali giocati con il freno a mano tirato, al cospetto di una giovane nazionale serba ben messa in campo da Nikola Grbic.
Il prossimo week-end, a Jesolo e a Verona, nuovamente contro gli australiani gli azzurri cercheranno di staccare il biglietto per la Final-Six di World League in programma in Brasile, in attesa delle altre importantissimi manifestazione organizzate dalla FIVB sulla strada verso Rio 2016.
Daniele Pivato
[Fonte Immagini: ArtInMovimento Magazine]
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