Il PalaPanini, tempio della pallavolo italiana, si colora di giallo e si mette il vestito delle feste per accogliere Modena e Trento nella gara quattro della Finale Scudetto della Superlega UnipolSai: l’ultima chance per gli uomini di Lorenzetti e la possibilità di conquistare il quarto titolo italiano per i ragazzi di Stoychev. Gardini, Bernardi, Cantagalli,
Il PalaPanini, tempio della pallavolo italiana, si colora di giallo e si mette il vestito delle feste per accogliere Modena e Trento nella gara quattro della Finale Scudetto della Superlega UnipolSai: l’ultima chance per gli uomini di Lorenzetti e la possibilità di conquistare il quarto titolo italiano per i ragazzi di Stoychev.
Gardini, Bernardi, Cantagalli, Piccinini e De Giorgi solo alcuni nomi della storia della pallavolo presente sugli spalti per assistere a questo match di altissimo livello.
Lorenzetti si affida al solito 6+1, collaudato ormai da inizio stagione: Bruno-Vettori, Ngapeth-Petric, Piano-Veerhes e Rossini nel consueto ruolo di Libero.
Il tecnico bulgaro decide di affidare le chiavi della regia nuovamente nelle mani del giovane Giannelli in diagonale con Djuric, Lanza-Kaziyski in banda, Birarelli-Solè al centro e Colaci con la maglia rossa da libero.
I due sestetti si studiano e l’inizio del match assomiglia più ad una partita di scacchi: una mossa per uno e squadre che faticano a prendere il largo nei confronti del 6+1 avversario.
Attacco stellare dell’opposto trentino e difesa d’istinto di Vettori che spedisce la sfera nell’ultimo metro di campo e riporta avanti i suoi (11-10).
Trento, dopo aver riacciuffato il pareggio, spreca tutto con un’invasione a muro e si presenta al time-out tecnico sotto di un punto (11-12).
Modena rientra dal TOT galvanizzata e spinta dai servizi del centrale belga Veerhes trova il +3 (14-11) e obbliga lo staff trentino a sospendere il gioco.
Sulla linea dei 9mt si presenta “KK” Kaziyski e gli ospiti riagganciano i gialli di casa (14-14) obbligando, questa volta, coach Lorenzetti a sospendere la contesa.
Le difese si esaltano sulle bordate degli attaccanti delle due squadre, mentre le ricezioni vacillano sui servizi potentissimi dei vari Kaziyski, Bruno, Ngapeth e Lanza.
Solè, incredibile nel fondamentale di muro, stoppa Luca Vettori e porta i suoi al -1 (19-18). Il coach degli emiliani non si fida e chiama il secondo time-out discrezionale a sua disposizione.
Ngapeth usa la testa a muro di Djuric per aggiornare il proprio score personale. Lanza, Kaziyski e Djuric rispondono immediatamente al francese e permettano a Trento di mettere la testa avanti: 21-20.
Verhees pareggia i conti con un buon 1° tempo (21-21) e spinge Stoychev a fermare il gioco. Secondo time-out anche per il tecnico bulgaro.
Djuric riporta avanti i suoi e poi si porta sulla linea dei 9mt: mezzo punto ma è Trento che combina un pasticcio in rigiocata regalando il 23-23 ai modenesi.
Lorenzetti getta nella mischia Kovacevic e Boninfante, azzeccando il cambio: Dante si presenta sui 9mt e piazza un ace che regala il primo set ball ai suoi (24-23), cancellato immediatamente dal 1° Tempo di Lele Birarelli.
Modena in P1 spreca tutto e regala il set a Trento (26-24), capace di piazzare un parziale di 3-0 concluso con un attacco da parte del solito e devastante Djuric.
Trento riparte dal servizio e Kaziyski piazza subito un ace sfruttando la “sbagherata” di Ngapeth.
Modena ha le idee confuse, gli ospiti capiscono la situazione e ne approfittano piazzando subito un break di 3 punti (4-1) con Lorenzetti obbligato a richiamare immediatamente i suoi.
Sul 5-4 per Trento, Modena chiama il primo video-check sul tocco a muro avversario e la chiamata vale il pareggio.
Ma Trento sente odore di tricolore e spinge forte con i suoi schiacciatori: la coppia Lanza+Kaziyski mettono a terra 3 palloni che valgono l’8-5 trentino.
Nella metà campo dei padroni di casa sono un ace del solito Ngapeth e un muro di Piano a portare nuovamente gli emiliani a contatto (8-9).
Giannelli non sente affatto il peso della responsabilità: alzata spettacolare a una mano e attacco vincente di seconda: 18 anni, grinta e talento da vendere!
Kaziyski in pipe firma il 12-11 per i suoi e porta i due sestetti al time-out tecnico.
Modena non sembra essere in serata di grazia, ma rimane a contatto soprattutto grazie agli ottimi turni al servizio da parte di Peter Veerhes, in grado di minare le sicurezze dei ricettori trentini, e al lavoro in prima linea da parte del giovane Matteo Piano (1 muro e 3 attacchi consecutivi).
Due errori consecutivi firmati Vettori-Ngapeth regalano il 20-18 ai ragazzi di Stoychev. Lorenzetti non ci sta e stoppa immediatamente il gioco.
Kaziyski sbaglia il servizio e regala la palla ad Erwin Ngapeth. Il tecnico bulgaro conosce la pericolosità del servizio del francese e spreca il primo time-out a sua disposizione.
Kovacevic sostituisce Petric per dare maggior qualità alla ricezione emiliana e Vettori, da seconda linea, rosicchia un punto portando i suoi sul 20-22.
Giannelli si diverte e fa divertire: tocco di seconda a eludere l’intervento a muro di Ngapeth che vale il 23-20.
Vettori picchia duro ma il suo attacco finisce sulla spalla di Colaci che si deposita sulla linea dei 9mt modenesi: 24-20.
Giannelli si porta sulla linea di servizio e demolisce la ricezione di casa: 25-20 e Trento ad un passo dal quarto titolo della sua storia.
Trento riprende da dove ha terminato: Solè in attacco, Djuric a muro e nuovamente Solè al servizio firmano il 3-0.
Il primo arbitro fischia un fallo in palleggio a Bruno e Lorenzetti ferma subito la contesa! Black-out assoluto in casa emiliana e trentini che giocano sul velluto.
Luca Vettori è l’unico a macinare gioco in casa modenese e i suoi punti mantengono in vita i gialli (7-10).
Giannelli inventa e Djuric e Kaziyski piazzano il +3 (12-09) che vale il time-out tecnico in questo terzo parziale: Modena con le spalle al muro e Trento sulla pista di lancio!
Il giovane e talentuoso palleggiatore in maglia bianca mette a terra il suo terzo attacco di seconda intenzione e Lorenzetti ferma nuovamente il gioco: 14-10 e scudetto che sta prendendo la via delle Dolomiti.
Modena è la brutta copia della squadra che aveva impressionato durante la stagione e Trento ne approfitta: Djuric mette a terra l’ennesimo attacco del suo match e Giannelli dai 9mt firma il 18-13.
Trento è in palla: Colaci piazza una difesa da 30 e lode e Giannelli si affida al solito Djuric che disintegra la retroguardia di casa. Il tabellino segna 22-17.
Kaziyski si fa murare e Bruno si presenta sulla linea dei 9mt. Stoychev, da ottimo stratega qual è, spende il suo time-out discrezionale per mettere ancora più pressione sulle spalle del brasialiano.
Kaziyski questa volta usa il muro a suo favore e fa 23-18.
Ngapeth forza il servizio, ma la sfera finisce out: 24-19.
Giannelli sporca l’attacco a muro di Ngapeth e sulla ricostruzione serve Solè: 1° Tempo vincente e scudetto che ritorna all’ombra delle Dolomiti!
Dopo una stagione giocata ad altissimo livello Modena, dopo aver conquistato la Del Monte Cup e la seconda piazza in regular season, si ferma sul più bello davanti a Trento che ha dimostrato maggior determinazione e, soprattutto, una miglior organizzazione di gioco grazie anche all’arrivo dalla Corea di un pezzo da 90 come Djuric, autore oggi di 13 punti al termine di una gara immensa.
Il 12 maggio 2013 Jack Sintini, ritornato all’attività agonistica dopo lo stop imposto da un linfoma non Hodgkin, vinse lo scudetto e il premio come MVP guidando i trentini alla vittoria contro la Copra Piacenza.
Il suo secondo era un giovanissimo Simone Giannelli che questa sera ha ricalcato la orme del suo più celebre predecessore ricevendo, meritatamente, il premio come MVP! 18 anni e un grandissimo futuro davanti a lui!
PARMAREGGIO MODENA – ENERGY T.I. DIATEC TRENTINO 0-3 (24-26, 20-25, 19-25)
PARMAREGGIO MODENA: Mossa De Rezende, Sala, Petric 6, Boninfante 1, Rossini (L), Ngapeth 10, Piano 10, Verhees 7, Kovacevic, Vettori 13. Non entrati Donadio, Casadei. All. Lorenzetti
ENERGY T.I. DIATEC TRENTINO: Kaziyski 13, Birarelli 5, Giannelli 7, Lanza 8, Solé 7, Colaci (L), Djuric 13. Non entrati Zygadlo, Nemec, Thei, Mazzone, Fedrizzi, Burgsthaler. All. Stoytchev
Daniele Pivato
[Fonte Immagini: gazzettadimodena.i, ilsussidiario.net, outdoorblog.it]
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