“La fine d’anno è la strettoia in cui passano tutti i fantasmi, gli spettri e le ombre generate dal fuoco del racconto. Le ombre ataviche delle ritualità dell’inverno si confondono con quelle personali. È la stagione delle fiabe, ma anche quella delle grandi solitudini, del gelo e dei fiammiferi” (Vinicio Capossela). Vinicio Capossela sarà in
“La fine d’anno è la strettoia in cui passano tutti i fantasmi, gli spettri e le ombre generate dal fuoco del racconto. Le ombre ataviche delle ritualità dell’inverno si confondono con quelle personali. È la stagione delle fiabe, ma anche quella delle grandi solitudini, del gelo e dei fiammiferi” (Vinicio Capossela).
Vinicio Capossela sarà in concerto al Teatro Goldoni di Venezia il 25 novembre, alle ore 21, evento realizzato da Veneto Jazz in collaborazione con la Città di Venezia e il Teatro Stabile del Veneto. Il concerto fa parte del tour italiano del live “Ombre nell’Inverno”, spettacolo suggestivo ambientato tra ombre, nebbie e riflessi, con una struttura libera sia nel repertorio che nella narrazione. Il concerto non si concentrerà solo su un disco, ma ripercorrerà l’intera opera dell’artista, seguendo il filo conduttore dello spettro che si ripresenta nell’inverno, brani misteriosi dell’album “Canzoni della Cupa”, fino alle ballate e alle rese dei conti che ritroviamo sparse in tutta la sua produzione.
“Ombre nell’Inverno” sarà il congedo in teatro della stagione della Cupa e dell’Ombra, nella strettoia del finale di anno, il collo di clessidra di tutti i conti in sospeso. La stagione dell’avvento e delle epifanie. Il nostro ultimo giro di danza, prima del dissolvimento nel nuovo tempo – scrive lo stesso Capossela – Agosto, capo d’inverno. Col declinare del sole le giornate si accorciano e le ombre si fanno più lunghe. Si proiettano nell’Inverno incombente. Ombre del focolare, ombre di spettri e di fantasmi personali. Ombre da trovare nelle tasche dei giacconi e nelle scarpe sfondate dal cammino. Le ombre si allungano d’inverno, si fanno filiformi e nebbiose, lattee, femminili. Si allungano alla luce del fuoco di un bidone o di una candela, sempre ci parlano di noi, della nostra parte nascosta e più intima.
Aggiunge ancora l’artista: “Sarà come sedersi intorno ad un fuoco, o stare in piedi accanto ad un bidone in fiamme. Anche la timbrica musicale sarà adattata alla stagione ovattata e la formazione impegnata in questi concerti rifletterà la scelta“.
Il 2017 è stato un anno ricco di successi in materia live e di riconoscimenti per Vinicio Capossela.
A giugno 2017 The Sunday Times ha inserito l’album “Ovunque Proteggi” tra i 30 migliori dischi di World Music, scrivendo “Canta come Tom Waits, scrive come Ovidio.” L’artista si è aggiudicato il Premio Lunezia Canzone d’Autore 2017 per l’album “Canzoni della Cupa”, la sua opera è stata definita dalla Commissione «Album epocale» e ha vinto anche il prestigioso Premio Tenco 2017, il riconoscimento assegnato dal 1974 alla carriera degli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale.
Dal 23 al 27 agosto, inoltre, si è svolto lo Sponz Fest in Alta Irpinia, il festival di cui Capossela è direttore artistico, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, con il titolo “All’Incontre’R – Rivoluzioni e mondi al rovescio”. Le cinque giornate hanno toccato cifre record e raddoppiato le presenze rispetto alle passate edizioni: sono arrivate più di 35 mila persone, un flusso continuo di persone di ogni età e provenienza geografica.
Lo spettacolo “Ombre nell’inverno” è realizzato con le Ombre di Anusc Castiglioni.
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Immagine dello Sponz Fest: Ph Canio Zarrilli]
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