Nel suo libro “Utopie minimaliste. Un mondo più desiderabile anche senza eroi” (Chiarelettere, 2013) il saggista e psicoanalista Luigi Zoja definisce l’utopia come “un’immagine ideale che assolve la sua funzione quando fa muovere non le masse, ma il pensiero”. L’epoca e la società contemporanee vengono definite post-utopiche ma, scrive ancora Zoja “considerarci post-utopici corrisponde a un perderci nello spazio e nel tempo”.
Abbiamo bisogno di utopie, insomma, intorno alle quali trovare coesione sociale e condivisione di ideali, per orientare scelte e azioni, tanto collettive quanto individuali.
“Utopie, i diversi sguardi” è il titolo di un interessante convegno che si terrà il 18 e 19 novembre a Milano,
Organizzato da IPSO in collaborazione con l’Università di Milano Bicocca, che ospiterà l’evento presso l’Auditorium Guido Martinotti di Via Vizzola 5.
Il tema complesso e affascinante delle utopie verrà messo sotto la lente di diverse discipline, la filosofia ovviamente, la pedagogia, la psicologia, la sociologia, la fisica.
Quest’ultima branca del sapere sarà affrontata da Patrizia Stefanini, fisico e direttrice didattica dell’Istituto Europeo di Shiatsu di Milano, con un intervento dal titolo “La salute quantistica: un’utopia?”.
Ciò che accomuna più o meno tutti gli interventi è ricerca di utopie realizzabili, di vie di possibilità per il presente e per il futuro, di nuove strade per il benessere dell’individuo e della società nel suo insieme.
Inoltre Cirstina Messa, Rettore dell’UNIMIB, aprirà il convegno venerdì 18 con un intervento dal titolo “L’utopia in medicina nucleare”.
Il programma completo lo potete trovare qui, insieme a tutte le informazioni per partecipare.
Chiara Trompetto

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