È stato un mix di cuore, energia, musica e arte l’inaugurazione del Centro Olistico Radhadesh che ha richiamato circa centocinquanta persone da Torino e provincia. I presenti, dalle 16:45 di martedì 19 settembre, hanno potuto sperimentare dei trattamenti musico-frequenziali con il lettino armonico e con il ViBed, trattamenti Reiki e una danza rituale di gruppo in cerchio,
È stato un mix di cuore, energia, musica e arte l’inaugurazione del Centro Olistico Radhadesh che ha richiamato circa centocinquanta persone da Torino e provincia. I presenti, dalle 16:45 di martedì 19 settembre, hanno potuto sperimentare dei trattamenti musico-frequenziali con il lettino armonico e con il ViBed, trattamenti Reiki e una danza rituale di gruppo in cerchio, proposta da Francesca. E dalle 19.35, quasi due ore di grande arte, un susseguirsi di emozioni in un climax crescente che è sfociato ne Una furtiva lagrima interpretata magistralmente da Raffaele D’Ascanio e nel duo Emiliano Toso e Alice Serra che hanno regalato un’improvvisazione in cui la musica e la danza diventavano un tutt’uno.
Ma raccontiamo lo sviluppo della kermesse musicale veramente di alto livello. Tutti i protagonisti sono stati generosi e hanno portato con grande dedizione la propria arte. Ha aperto la serata Luigi Jannarone con Viaggio nelle Ande col tamburo sciamanico che ha proposto tre pezzi. Dal secondo il pubblico è stato coinvolto in modo attivo, cantando, battendo le mani, ballando e suonando. E l’antropologo della provincia di Alessandria ha condotto i presenti per mano nel Perù, terra che tanto ama.
Dalle Ande a Torino, dal tamburo alla chitarra e alla tromba in un assaggio realmente glocal. Il Chansonnier Federico Bianco, artista a tutto tondo (comico, autore e cantante dell’Orchestra di Ritmi Moderni “Arturo Piazza”), affiancato dallo strepitoso trombettista Luigi “Giotto” Napolitano, ha deliziato i presenti con alcuni pezzi del suo ultimo spettacolo L’amore ai tempi della fisica quantistica. Ironia, intelligenza, sagacia e tanta spontaneità hanno rapito i presenti, facendoli gioire e ridere di cuore. Dopo queste sonorità calde che si sono mosse tra lo scanzonato, il provocatorio e la più fine sensibilità, si è passati alla musica classica che ha previsto la presenza di quattro artisti. In primis, la performance di Euritmia di Raphaelle Voruz sulle note di Clair de lune di Debussy, eseguita magistralmente dalla pianista Stefania Salvai. E la preparatissima interprete francese ha portato con grande attenzione nel Centro tutta l’arte antroposofica legata all’espressione corporea. A lei si sono succeduti, sempre accompagnati dall’abilissima pianista di Pinerolo, il mezzosoprano russo Olga Kulicheva e il tenore abruzzese Raffaele D’Ascanio. La prima si è cimentata con dolcezza e grande professionalità in romanze russe di Dargomjinski e Gkinka, rendendo palese il suo gran cuore. Il secondo, invece, ha presentato in ordine Aprile di Leoncavallo, ‘A vucchella di Tosti e Una furtiva lagrima di Donizetti. Tre brani eseguiti con grande maestria che hanno permesso al tenore di sfoggiare una voce potente, ma al contempo raffinata, una buona tecnica e una grande umanità che ha commosso i presenti. La sua esibizione è stata un crescendo che ha raggiunto il culmine nel M’ama sì m’ama lo vedo e nell’appassionato finale Si può morir! Si può morir d’amor… della celeberrima aria de L’elisir d’amore, che ha dedicato al nostro direttore Annunziato Gentiluomo, nonché cofondatore del Centro. E dopo La separazione di Glinka, un assolo perfetto della Salvai, la serata si è conclusa con una performance straordinaria della Translational music di Emiliano Toso in duo con la ballerina torinese Alice Serra. Una forma speciale di musica capace di parlare alle cellule, di dialogare con l’anima che si è imposta in modo assoluto grazie alla coreografia improvvisata dalla Serra che ha reso con una cura maniacale del gesto ogni singola nota, esprimendo sorpresa, vitalità, passione e voglia di vivere. Ad un certo punto, in una forma, la ballerina sembrava le ali dell’angelo Emiliano.
E poi un bel buffet vegetariano gestito dagli organizzatori e coordinato da Claudia, che ha nutrito il corpo dei presenti, già inondati da tanta arte.
Ancora vivono in me le emozioni di una serata in cui ha regnato l’armonia. Tutti hanno percepito il cuore che ha animato ogni attimo, ciascun tocco, ogni gesto, ciascun abbraccio, ogni nota. Quanti messaggi, quanti segni di apprezzamento. Solo tanta gratitudine e commozione, afferma Annunziato Gentiluomo.
Semplicemente grazie agli artisti per tanta arte e per come gratuitamente hanno dimostrato di credere nel nostro progetto, e a tutti i presenti che hanno partecipato con grande fiducia a questo nostro importante inizio, ha dichiarato Odette Alloati.
Ma tutto è in movimento… e già si inizia con le attività. Il primo evento del Centro Olistico Radhadesh sarà la presentazione del percorso di 4 week-end più 4 di Osteorelax col suo ideatore, Giuseppe Leotta. Il massaggio OSTEORELAX prevede quattro tecniche sintetizzate in una sola: connettivale, decontratturante, rilassante, linfodrenante.
Le manipolazioni che si eseguono durante Osteorelax sono delicate, lente e ripetitive ed esercitano un piacevole effetto antistress, attivando il sistema nervoso vegetativo preposto al rilassamento (parasimpatico).
Oltre a occuparsi dello scioglimento delle tensioni e delle contratture, ha un grande effetto antiedematoso, in quanto favorisce la circolazione linfatica, aumentandone la velocità di scorrimento, permettendo in questo modo la riduzione dell’edema, sia linfatico, sia di altra origine. Inoltre agisce sulle difese immunitarie che vengono potenziate attraverso il massaggio dei linfonodi, e permette un generale rinnovamento del liquido intercellulare o interstiziale.
Produce un effetto benefico sulla microcircolazione, poiché viene migliorata la mobilità propria dei vasi e una accelerazione dei processi di filtrazione-riassorbimento a livello capillare sanguigno. I movimenti lenti e ritmati dell’osteorelax hanno un effetto sedativo e rilassante favorendo un sonno fisiologico ai soggetti stressati o particolarmente affaticati.
La presentazione del percorso di formazione, che porta all’iscrizione dell’albo nazionale Asi dei Tecnici del benessere, sarà giovedì 28 settembre dalle ore 18.30 alle 20.30 circa, proprio presso il Centro Olistico Radhadesh, sito in corso Quintino Sella 107 a Torino. È indicato per tutti anche se per chi fosse completamente a digiuno, si consiglia, come propedeutico, un weekend con Annunziato Gentiluomo sulle tecniche base del massaggio. È la prima formazione in Piemonte. In Sicilia gli operatori Osteorelax stanno lavorando tantissimo presso farmacie, studi e centri. Per la partecipazione è necessaria la prenotazione segnando il nome e cognome dell’interessato o scrivendo al numero 3663953014 o all’indirizzo email radhadesh@artinmovimento.com.
Chiara Trompetto
[Foto di Cantor Festa Larel]
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *