L’incontro con anime realizzate ti lascia sempre un segno, segno che chiede di essere nutrito proprio come un bambino. Per questo non riesco a negarmi dalla Fonte almeno ogni tanto, dati i molteplici impegni. E quindi la mia anima mi guida a incontrare o re-incontrare questi saggi di diversi credi in quanto la Verità è
L’incontro con anime realizzate ti lascia sempre un segno, segno che chiede di essere nutrito proprio come un bambino. Per questo non riesco a negarmi dalla Fonte almeno ogni tanto, dati i molteplici impegni. E quindi la mia anima mi guida a incontrare o re-incontrare questi saggi di diversi credi in quanto la Verità è una e i semi del Verbo sono distribuiti in tutte le forme di spiritualità.
Per ieri mattina, domenica 17 giugno, la chiamata verso la Comunità di Anima Universale di Leinì (TO) è stata forte e le motivazioni di tale intensità si sono manifestate immediatamente.
All’arrivo sono preso da un senso di pace quasi atemporale e poi l’accoglienza accorata di Ramia Riccardo è capace di toccarmi profondamente e farmi sentire a casa.
Inizia alle 10.00 in punto la funzione domenicale col darshan di Swami Roberto.
Già dall’altare percepisco la sua energia, mi arriva il suo sguardo, mi contatta il suo sorriso. Mi arriva vicino. Entra proprio nel corridoio laterale dove sono seduto. Mi passa davanti e le nostre energie si salutano e si dirige verso la mia amica Odette a cui impone le mani, liberandola da un senso di pesantezza concentrata tra l’addome, il cuore e la testa. Le regala un incenso dicendole di bruciarlo al Centro. Il suo sguardo, durante il rituale, è stato ipnotico e il suo saluto, con un bacio, rassicurante e famigliare, afferma commossa.
Poi Swami ritorna da me e si concentra con le dita sul mio terzo occhio. Lo sento caldo. Si espande. Vedo. Mi commuovo. E prima di allontanarsi con un grande sorriso mi dice: Ti ricordi che ti ho detto che ti voglio bene? Certo che me lo ricordo, eccome, penso. Dietro di lui un incredibilmente intenso profumo di rosa…
Dopo aver concluso il darshan, la cerimonia ha inizio con la Grande invocazione un po’ rivisitata, seguita da un Gloria a Dio. Quindi viene ricordata Ramia Franca che è invocata affinché possa intercedere per noi presso l’Altissimo. Le si chiede di pregare per noi e per le nostre famiglie oggi e sempre. Si invitano i presenti ad accendere un cero esprimendo un’intenzione proprio mercoledì 20 giugno, giorno in cui ricorre il 16° anniversario della sua morte.
E inizia così la lectio del giorno del Maestro centrata sulla Devozione.
Devozione, dove sei? Dai forza a tutto il mio essere. Vieni, Devozione, e dimora in me, declama con vigore Swami e descrive Ramia Franca come l’incarnazione della devozione, devozione da intendere come perseveranza nel servire e onorare il Signore, come perseveranza nel bene. Ramia Franca è presentata come l’esempio, forse a non tutti così chiaro, del servire più autentico a cui tutti siamo chiamati. La Devozione viene intesa da Swami come sinonimo di perseverare nella via della bontà che è tale se è servizio al Signore. Invita i presenti a mettersi a disposizione di Dio per servirlo, accorgendosi degli altri e di se stessi, in quanto solo chi si ama e si prende cura di sé può sostenere e aiutare gli altri, può volgere anche verso di loro le sue attenzioni. La Devozione è importante anche perché risulta necessaria per sciogliere i nodi karmici che causano sofferenza, nodi karmici che influenzano anche chi ci è vicino e chi ci ama.
E allora il Maestro invoca la Vergine Maria affinché Lei possa intervenire proprio per liberarci dal peso di questi debiti passati, invoca quella Maria che scioglie i nodi. Dobbiamo presentare a Lei i nostri nodi o i nodi di qualcuno che amiamo perché ci aiuti a scioglierli. Possiamo farlo semplicemente così: Madre aiutami a sciogliere i nodi karmici. Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei la benedetta fra le donne, benedetto il frutto del seno tuo Gesù. Santa Maria, madre di Dio, ti prego, sciogli i miei nodi karmici. Così sia, così avvenga. Amen!
Swami Roberto ci invita a coltivare questa devozione e ad avere fiducia in quanto la devozione come perseveranza del servizio fa sì che la luce della speranza non lasci il posto al pessimismo, alla rassegnazione, al disfattismo, e quindi non tramonti mai nel nostro cuore.
Il Maestro paragona tutto il male e l’ingiustizia del mondo a un vortice capace di avvolgerci e perturbarci profondamente. Ci invita a rimanere vigili, a stare in guardia davanti al dolore e di fronte a ogni momento di fragilità e di impotenza che fa capolino quando non sappiamo cosa fare o quando il fardello che stiamo portando pare troppo pesante per noi. Ci chiede di non farci intossicare dalla gente che si rassegna, il cui numero è sempre crescente. L’energia della rassegnazione, del pessimismo e del disfattismo non deve intossicarci. Noi abbiamo una forza che ci protegge. È Cristo il mio parafulmine e Myriam è il mio scudo, invita a ripetere con veemenza. Santa devozione ritorna ad abitare in me. Concedimi la forza straordinaria della Tua perseveranza. Devozione, donami la Tua perseveranza nel servire e credere in Dio… Disfattismo, vattene! Pessimismo, vattene! Rassegnazione, vattene! Non c’è posto per voi dentro di me… non c’è posto a casa mia per voi!, declama il Fondatore di Anima Universale con vigore.
Il disfattismo, il pessimismo e la rassegnazione sono nemici di Dio perché negano Dio stesso, in quanto minano la speranza, e Dio è ancora più grande della speranza perché è la certezza.
Ci esorta ad tenere lontane queste energie da noi. Ci spiega come questi nemici vorrebbero colpirci nel cuore e nella mente. Dio fa nuove tutte le cose mentre queste energie distruggono… Tali nemici vogliono condizionare e allontanare le persone dalla convinzione che Dio fa nuove tutte le cose.
Secondo Swami, queste energie distruttive e diaboliche stanno invadendo il pianeta e ci si deve difendere attraverso la devozione appunto. Spiega allora il versetto 9 del capitolo 3 del libro della Sapienza in cui si legge: Quanti confidano in Lui comprenderanno la verità; coloro che gli sono fedeli vivranno presso di lui nell’amore, perché grazia e misericordia sono riservate ai Suoi eletti.
Nell’interpretazione del Maestro Roberto, il discernimento e la razionalità sono sì importanti ma nessuno è escluso dalla Grazia di Dio e quindi dalla Sua protezione per limite di intelligenza. Il rifugio nell’Altissimo non è quindi delegato a un processo meramente cognitivo poiché è necessaria la Speranza per comprendere la Verità. La Speranza è Dio! Non stacchiamoci da Lui perché chi Gli è fedele vivrà nel Suo amore e sarà colmo di grazia e misericordia, sarà quindi protetto in quanto Suo eletto. Bisogna credere e avere speranza in Dio a tutti i costi e in questo modo il Signore elargisce la conoscenza della verità. Gli eletti, ovvero i devoti, sono gli amici di Dio che perseverano nella via della spiritualità dove ci sono rettitudine, onestà, giustizia, bontà, condivisione. Ecco i valori della spiritualità. Spiritualità è avere il potere di entrare dentro il mondo con tutti i suoi problemi e affrontarli. Gli eletti fanno sempre qualcosa per cambiare prima se stessi e poi il contesto in cui vivono, animati dall’amore verso Dio: sono eroi. Nella spiritualità è contenuto il lavoro che l’essere umano deve fare ogni giorno, azioni che innescano il cambiamento della società che parte dal cambiamento di ciascuno, precisa il Maestro. Mi sovviene la celeberrima massima di Mahatma Gandhi: Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo, un richiamo alla responsabilità individuale e sociale, l’unico modus vivendi possibile affinché si ripristini l’equilibrio su questo piano di esistenza. Questo processo di cambiamento parte da noi, inizia con noi, prendendoci cura di noi stessi, ascoltandoci, rafforzando la nostra Fede. Siamo eroi se siamo nel servizio più puro e autentico e come tali, anche se inciampiamo, ci rialziamo e continuiamo il percorso verso Dio… Ecco gli eletti, amici di Dio. Eletti che hanno la forza tipica dell’eroe che nonostante a volte dubiti e abbia voglia di staccare e di mettesi da parte, ricorrendo alla spiritualità, è lì per aiutare qualcuno. Spiritualità è presa visione di questa realtà per cambiare. Dinnanzi alle grida di un mondo sempre più votato a servire se stesso, cercate di servire Dio e la Sua Verità. Taci, mondo, non mi convertirai alla tua mentalità malvagia. Male io non ti accetto. Io non sono la discarica dove gettare la tua disgrazia – egoismo, ingordigia, disfattismo, pessimismo… -. Io sono dalla parte di Dio voglio esser amore e speranza per molti… Cavalieri di Dio, andate nella gioia! conclude Maestro Roberto.
Un messaggio importante, semplice, diretto. Un messaggio trasformativo che libera le coscienze riportandole verso la Luce, verso l’obiettivo più alto, che è il Sommo Bene, Dio. La grandezza di Swami sta proprio nell’andare oltre, nel trascendere gli stessi limiti che le religioni si sono date e continuano a darsi, nel promuovere l’incontro tra Occidente e Oriente, tra Nord e Sud.
La mattinata già ricca si conclude con un momento tenero, delicato, intenso: le nozze di una coppia non giovanissima nella tenda di Davide, momento che si chiude con la canzone L’amore è una cosa semplice di Tiziano Ferro, di cui si sottolinea l’aspetto pragmatico della semplicità caratteristica dell’Amore… e adesso adesso adesso te lo dimostrerò prevede il testo.
Tutta la mia gratitudine per tanta abbondanza straripante, per tante istruzioni che generosamente hai profuso… E i segni che mi avvicinano a te, amato Roberto, sono sempre di più… Ben due carte su due “prese” tra sabato e domenica – Persistence (Perseveranza) e il Chakra della Fronte – sono in linea con la tua lectio e col nostro incontro, evidenze che dimostrano una certa sintonia tra di noi… Andiamo via via conoscendoci… Riconoscimenti importanti…
Annunziato Gentiluomo
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *