Stasera sono ventidue anni che la mia adorata nonna Gemma ha lasciato questo piano di esistenza per ritornare nella Luce e riunirsi al marito che amava. Era mercoledì. Erano circa le 20.30 quando, dopo una giornata di saluti e riflessioni coscienti sulla sua esistenza, si addormentava placidamente e abbandonava le sue spoglie mortali. Quella notte
Stasera sono ventidue anni che la mia adorata nonna Gemma ha lasciato questo piano di esistenza per ritornare nella Luce e riunirsi al marito che amava. Era mercoledì. Erano circa le 20.30 quando, dopo una giornata di saluti e riflessioni coscienti sulla sua esistenza, si addormentava placidamente e abbandonava le sue spoglie mortali. Quella notte la sognai e tre giorni prima, salutandomi radiosa e consapevole mi disse: Non ci sarò quando tornerai! Lo fece in giardino, in piedi, sorridendomi. Mi stava salutando come fece poi in sogno.
Una persona speciale, forse quella che più di tutti ha saputo amarmi come desideravo si facesse, accogliendomi, confrontandosi con me senza mai volermi controllare, rispettandomi e facendomi comprendere ogni volta che sarebbe stata sempre lì per me.
Donna austera e severa con i suoi figli, amabile e comprensiva con i nipoti, e con me in particolare c’era un rapporto fuori dal normale. Onestà, devozione alla Santa Romana Chiesa e Sant’Antonio da Padova in particolare, cura di sé e degli altri, amore per la bellezza, per l’armonia e per l’ordine… queste le sue speciali caratteristiche accanto all’essere un’eccellente cuoca.
Questo è quello che lessi in chiesa durante il funerale che fu una messa solenne di settanta minuti, celebrata con cura e attenzione da Monsignor Schirripa e animata da tutti i miei amici del coro della parrocchia:
Cara nonnina,
è da quando mi ha telefonato mamma che penso ai tanti momenti che ci hanno visto insieme, e li vivo come un flash-back continuo, come una pellicola che va avanti a volte veloce, incalzante, altre volte più lenta, attenta ai particolari.
Allora mi sovvengono le tue premure, i tuoi punti di vista che spesso non condividevo, riguardo, ad esempio, alle camicie che portavo fuori dai pantaloni, o ai capelli lunghi che tu consideravi troppo disordinati.
Penso a quanto tenessi ad ogni tuo nipote in maniera assolutamente indistinta: non hai mai fatto alcuna preferenza.
Ci tenevi alla nostra educazione e soprattutto al nostro andamento scolastico. Ogni volta che facevo un esame ti commuovevi, piangevi e tra i singhiozzi di gioia mi dicevi: “Non mi importa di morire, ma se il Signore mi mantiene in vita l’unica cosa che vorrei è vederti laureato”.
Comunque, nonnina, mi vedrai da Lassù tra qualche anno a discutere la mia tesi, e assisterai a tutte le esperienze che noi nipoti faremo, vigile e pronta a sostenerci e ad illuminarci. Ci unirà la preghiera.
Il vuoto che lasci, nonnina, è indubbiamente grande, ma la certezza che stai bene, che sei vicina al tuo amato sposo, e tutti i bei ricordi di te ci daranno la forza di continuare.
Cara nonnina, adesso ti salutiamo…
Ti vogliamo bene e Riposa in pace per sempre
Noi tutti, i tuoi cari.
Stasera, alle ore 21.45, ricorderò velocemente mia nonna perché le corrispondenze sono tante: mercoledì 22 aprile proprio come allora, dopo 22 anni dalla sua dipartita e mia nonna era nata il 2 giugno del 1920 (20+2=22). I numeri vorranno certo dire qualcosa.
Dopo cinque minuti su di lei e dopo un grazie ad Anima Universale, proporrò una meditazione di contatto con l’Oltre. Sarà un momento intenso dove cercheremo di rendere più sottile il velo solo apparente che separa l’aldiqua con l’aldilà… Una meditazione-ponte che poi potrete risentire tutte le volte che vorrete. Vi aspetto nel canale Meditazione della nostra web radio raggiungibile su questo link: https://www.spreaker.com/show/aim-meditazione.
Annunziato Gentiluomo
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