Martedì 15 ottobre, alle ore 20, al Teatro Regio di Torino, va in scena Tosca di Giacomo Puccini, titolo che si alterna a I pescatori di perle di apertura di Stagione. Lo spettacolo, proveniente dal Teatro Massimo di Palermo, è firmato Mario Pontiggia e Francesco Zito. Anna Pirozzi e Marcelo Álvarez vestiranno i panni di
Martedì 15 ottobre, alle ore 20, al Teatro Regio di Torino, va in scena Tosca di Giacomo Puccini, titolo che si alterna a I pescatori di perle di apertura di Stagione. Lo spettacolo, proveniente dal Teatro Massimo di Palermo, è firmato Mario Pontiggia e Francesco Zito. Anna Pirozzi e Marcelo Álvarez vestiranno i panni di Floria Tosca e Mario Cavaradossi, Scarpia sarà interpretato da Ambrogio Maestri. Il Coro è istruito da Andrea Secchi, il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio Giuseppe Verdi è preparato da Claudio Fenoglio. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio sale il maestro Lorenzo Passerini, che sostituisce – dal 15 al 19 ottobre – il maestro Daniel Oren, che per indisposizione non potrà dirigere le prime recite di Tosca. Il Teatro Regio ringrazia il Maestro Passerini per la disponibilità ed è lieto di ospitare il debutto di un così giovane e talentuoso direttore.
La regia è di Mario Pontiggia, le scene e i costumi sono di Francesco Zito e luci di Bruno Ciulli. Il magnifico allestimento, di impianto tradizionale, fa da cassa di risonanza alla forte valenza pittorica della musica pucciniana, proiettando lo spettatore in uno spazio opulento, ma opprimente, visivamente dominato dai simboli della Roma papalina: dal taglio prospettico della cupola di Sant’Andrea della Valle dell’atto primo, ai ridondanti e grevi arredi di Palazzo Farnese – covo del diabolico Scarpia, alcova e camera di tortura insieme –, fino al tragico epilogo sulla terrazza di Castel Sant’Angelo, dove lo stemma papale fa da letterale e simbolico sfondo alla morte di Tosca.
Lorenzo Passerini, nato nel 1991, è direttore artistico e direttore musicale dell’Orchestra Antonio Vivaldi; dal 2015 collabora con il maestro Nicola Luisotti in produzioni operistiche nei maggiori teatri europei e nell’autunno del 2018 è stato suo assistente per la produzione di Turandot al Teatro Real di Madrid. Prossimamente sarà impegnato al Ravello Festival, al Teatro dell’Opera di Varsavia con due produzioni e al Teatro dell’Opera di Sydney con Faust di Gounod.
Una delle opere più amate di sempre, Tosca nel 1900 fu una rivoluzione, aprendo una nuova pagina dell’opera italiana e la strada a un Puccini ormai del tutto maturo, maestro nel dipingere musicalmente un ambiente che non fa solo da sfondo, bensì da motore al dramma stesso: la Roma del 1800, dominata dalla crudele polizia vaticana, tra bigottismo, violenza e fasto. Sullo sfondo, la battaglia di Marengo, Napoleone e le tensioni politiche dei repubblicani.
Illica e Giacosa delineano un impianto drammatico perfetto, con unità di tempo, luogo e azione. Nel libretto, in tre atti, la velocità d’azione e la costante tensione drammatica lasciano spazio al Puccini melodico delle grandi arie – tra le più belle della storia dell’opera – e all’intensa caratterizzazione psicologica dei personaggi, sottolineata dalla finezza nell’uso dei temi conduttori.
Tosca, primadonna di teatro eppure così genuina nel mostrare le sue passioni – amore, odio e gelosia che la porteranno alla tragedia – sarà interpretata dalla limpida e sicura voce di Anna Pirozzi che, dopo il debutto nel 2012 proprio sul palcoscenico torinese nel ruolo di Amelia (Un ballo in maschera), ha vestito i panni delle primedonne verdiane, ma anche pucciniane e veriste nei maggiori teatri mondiali, affermandosi come uno dei soprani drammatici più quotati del momento. Il grande Marcelo Álvarez interpreta l’impetuoso Mario Cavaradossi, uno dei ruoli più apprezzati nel suo ampio repertorio. Álvarez, nel suo importante percorso artistico, si è accostato con sicurezza al belcanto, così come ai titoli verdiani e al verismo; l’impervia parte vocale pucciniana, che spazia dagli slanci romantici ed eroici al lirico struggimento di «E lucevan le stelle», è stata immortalata dal tenore argentino in un DVD inciso live nel 2011 al Metropolitan Opera di New York. Completa l’eccezionale cast un interprete che non ha bisogno di presentazioni, Ambrogio Maestri, nei panni di Vitellio Scarpia; il carismatico baritono pavese ha portato il personaggio del malvagio barone Scarpia sui palcoscenici di tutto il mondo, dalla Staatsoper di Amburgo alla Los Angeles Opera, all’Arena di Verona, alla Wiener Staatsoper, alla Deutsche Oper, raccogliendo ovunque unanimi consensi.
Nel corso delle dieci recite, dal 15 al 29 ottobre, nei ruoli principali si alterneranno: Davinia Rodríguez (Tosca), Jonathan Tetelman (Cavaradossi) e Gevorg Hakobyan (Scarpia). Completano il cast: Roberto Abbondanza (il sagrestano), Bruno Lazzaretti (Spoletta), Romano Dal Zovo (Angelotti), Gabriel Alexander Wernick (Sciarrone), Giuseppe Capoferri ed Enrico Bava (un carceriere).
La diretta radio dell’opera, curata da Susanna Franchi, andrà in onda su Rai Radio 3 martedì 15 ottobre alle ore 20.
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