Sono passati pochi giorni dal convegno L’invisibile ponte dell’Amore, proposto e organizzato dall’Associazione Il Nodo a Borgaro Torinese. Abbiamo seguito da vicino il susseguirsi dei relatori, delle loro proposte tematiche tutte autentiche e degli interventi da parte di un pubblico molto caloroso e partecipativo. Eravamo sia accanto ai relatori e sia in mezzo al pubblico per vivere
Sono passati pochi giorni dal convegno L’invisibile ponte dell’Amore, proposto e organizzato dall’Associazione Il Nodo a Borgaro Torinese. Abbiamo seguito da vicino il susseguirsi dei relatori, delle loro proposte tematiche tutte autentiche e degli interventi da parte di un pubblico molto caloroso e partecipativo. Eravamo sia accanto ai relatori e sia in mezzo al pubblico per vivere pienamente la profondità e l’importanza di un convegno come questo. Tanto da dietro le quinte quanto dalla platea il percepito era identico: speranza, accoglienza, solidarietà, umanità ed etica di servizio. Un’energia di cuore meravigliosa e rigenerante. Il tutto molto ben articolato, orchestrato e confezionato, caratterizzato dalla grande attenzione da parte di tutto lo staff che si è speso senza riserve affinché tutto andasse per il meglio. Lorenza Aimone Querio, presente dell’Associazione, domenica, era visivamente soddisfatta e felice, consapevole di essere uno strumento nelle mani di una Realtà molto più grande di lei, di noi…
In questo primo articolo post convegno, desideriamo dare spazio alla riflessione di Cinzia V., che ha partecipato all’edizione 2015 de L’invisibile ponte dell’Amore.
In questi tre giorni di full immersion nei temi della medianità, ho sentito una Gioia salire dal petto. Eh sì, perché tutti i giorni andando incontro alla propria quotidianità si avvertono sensazioni sottili, vibrazioni dell’Anima che magnificano l’esistenza nel privato Sé.
Incontrare dunque tante persone che vivono più o meno consapevolmente la propria medianità (cioè l’essere strumento, mezzo che sta fra due dimensioni quella dell’Essere fisico pensante e quella dell’Essere archetipale), consente una guarigione alla sofferenza che soggiace al desio di percepire un altro sentire più profondo.
Ringrazio chi ci ha ospitato, chi ha organizzato, chi ci ha stimolato coi suoi interventi.
È stato bello, un’occasione per riflettere sui significati della Vita, quale che sia sul piano dell’Essere di qua o di là..
E sinceramente con tutto il Cuore rendo grazie e dico… Arrivederci all’anno prossimo.
Riportiamo anche due post della pagina Facebook dell’Associazione. Il primo è di Gianfranco S. che dopo i ringraziamenti agli organizzatori, scrive: Ho partecipato a 7 convegni e questo è stato per la mia crescita personale il migliore di tutti… un’ulteriore prova, anche se non avevo bisogno di prove, dell’esistenza di una realtà, che trascende la nostra materiale, alla quale torneremo un giorno… Il secondo, invece, è di Rosario P. che posta, al di là dei ringraziamenti: Fantastico convegno. Complimenti per davvero a tutti. Non vedo l’ora che ci sia la prossima! Questi tre giorni mi hanno profondamente cambiato la vita e delineato nettamente il senso della stessa.
E concludiamo con gli apprezzamenti del referente dello IONS-Italia, Andrea Leone, uno dei relatori che ha presentato la terapia IADC. Volevo farvi i complimenti per tutto sia per i contenuti sia per la professionalità con cui avete gestito l’evento, scrive.
Feedback importanti che fanno comprendere che il cuore che animava gli organizzatori e gli aiuti da parte del Mondo dello Spirito hanno fatto la differenza.
Annunziato Gentiluomo e Chiara Trompetto
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