La scrittrice e regista Cristina Comencini con “Essere vivi” (Einaudi, 2016), il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky con “Senza adulti” (Einaudi, 2016), il sociologo Franco Ferrarotti con “Al santuario con Pavese. Storia di un’amicizia” (Dehoniane, 2016) e il giornalista e scrittore Mario Baudino con “Lo sguardo della farfalla” (Bompiani, 2016) sono i vincitori della trentatreesima edizione del
La scrittrice e regista Cristina Comencini con “Essere vivi” (Einaudi, 2016), il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky con “Senza adulti” (Einaudi, 2016), il sociologo Franco Ferrarotti con “Al santuario con Pavese. Storia di un’amicizia” (Dehoniane, 2016) e il giornalista e scrittore Mario Baudino con “Lo sguardo della farfalla” (Bompiani, 2016) sono i vincitori della trentatreesima edizione del Premio Cesare Pavese (sezione opere edite). Il riconoscimento, suddiviso nella sezione Narrativa, Saggistica e Poesia, è nato a Santo Stefano Belbo per rendere omaggio all’autore del romanzo “La luna e i falò” e viene assegnato ogni anno a scrittori, giornalisti, intellettuali o personaggi del mondo culturale.
Il critico letterario Gianni Turchetta riceverà il Premio Letterario Lions dedicato alle prefazioni e postfazioni per la sua prefazione e curatela a L’Opera Completa di Vincenzo Consolo (Mondadori).
Gli autori vincitori del Premio Pavese riceveranno il riconoscimento domenica 28 agosto 2016 alle ore 10 a Santo Stefano Belbo (Cn) presso la Casa Natale dello scrittore, dove ha sede il Cepam-Centro Pavesiano Museo Casa Natale che organizza il riconoscimento. Si potranno conoscere da vicino gli autori, le loro opere vincitrici e il loro rapporto con Pavese. L’incontro sarà coordinato dal professore Luigi Gatti, presidente del Premio, e dalla professoressa Giovanna Romanelli, presidente della Giuria. Letture dei testi vincitori a cura dell’attrice Chiara Buratti (ingresso libero).
La sera precedente, sabato 27 agosto 2016 alle ore 21, il Premio organizza l’incontro “Dalla nostalgia del passato ai primi fermenti di una rinascita, verso un nuovo modo di stare al mondo“, che prende spunto dai temi sviluppati nei libri vincitori. Al dibattito, coordinato dal professor Andrea Raffaele Rondini dell’Università di Macerata, partecipano i vincitori Cristina Comencini, Gustavo Zagrebelsky, Franco Ferrarotti e Mario Baudino. (ingresso libero).
Spiega Giovanna Romanelli, presidente della Giuria del Premio: “A partire da alcune affermazioni contenute nel testo di Comencini e in quello di Zagrebelsky, che affermano che non c’è vita senza morte e che non c’è rigenerazione senza degenerazione, si coglie l’occasione per riflettere sulle nostre vite, sul superamento di una sorta di ripiegamento su se stessi per considerare il passato definitivamente perduto e per trarre da esso fermenti positivi per un nuovo modo di “stare al mondo”, un nuovo modo di rapportarci alla Terra e alle sue non infinite risorse“.
Quest’anno il Premio Cesare Pavese si è arricchito della collaborazione con i Lions Club del territorio Unesco (aree vitivinicole del sud Piemonte), che organizzano il Premio Letterario Lions sulle prefazioni e postfazioni, dedicato nel 2016 proprio a Pavese per la sezione rivolta agli studenti del territorio, cui è stato chiesto di scrivere una prefazione o postfazione di un’opera dell’autore.
Oltre agli autori già nominati in precedenza, sarà sarà premiato anche lo studente Edoardo Cagnan (Milano) per la tesi “Parola a malincuore. Studio di forme e sensi della reticenza nel «Diavolo sulle colline» di Cesare Pavese”, (Mémoire de Master I, Université de Paris-Sorbonne, U.F.R. d’Études Italiennes, anno 2014/15).
La sezione è promossa dall’Azienda Agricola Giacinto Gallina di Santo Stefano Belbo.
I vincitori delle altre sezioni del Premio Pavese e del Premio Lions saranno premiati sabato 27 agosto alle ore 17, sempre alla Casa Natale di Pavese.
Per le Opere inedite i vincitori sono: Domenico Pisano di Mercogliano (Avellino) per “Chicco di caffè” (Narrativa); Giuseppina Giacomazzi di Roma per “Pavese redattore Einaudi” (Saggistica); Maria Concetta Trovato di Ragusa per “La dialettica corpo-ombra nei «Dialoghi con Leucò» di Cesare Pavese” (Saggistica); Egle Migliardi di Acqui Terme (Alessandria) per “Il lupo voleva il mio cuore”; Hiwot Maria Malerba di Meina (Novara) per “Se mi vuoi bene scappiamo” (Pavese giovani); Michele Fassino di Villastellone (Torino) per “Na poesìa da quat sòld” (Narrativa piemontese); Attilio Rossi di Carmagnola (Torino) per “Le Canson Ëd La Tèra” (Poesia piemontese).
Saranno anche premiati i vincitori del Premio Letterario Lions sulle prefazioni e postfazioni.
Per la sezione opere edite: Gianni Turchetta.
Per la sezione dedicata agli studenti che hanno scritto recensioni a un’opera pavesiana, i finalisti sono: Giorgia Garri, Federico Trento, Rachele Baldi, Cristina Miceli e Sara Mastroianni del Liceo Vercelli di Asti; Nicolò Petronio del Liceo Govone di Alba; Martina Baltuzzi, Marta Papini dell’Istituto Nostra Signora delle Grazie di Nizza Monferrato; Giulia Saccato, Maurizia Povero dell’Istituto Einaudi di Alba; Abbate Federica, Ylenia Sileo dell’Istituto Pellati Canelli; Francesca Parodi, Linda Marisol Perina del Liceo Parodi di Acqui Terme.
Per la sezione Medici scrittori, i vincitori sono: Sergio Rustichelli con “Un’ingannevole guerra privata” (Fondazione Gabriele Giacomazzo per il Teatro, 2016) per la Narrativa edita; Vittorio Casoli con “La Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma” (Gangemi, 2016) per la Saggistica edita; Roberto De Rosa con “Pebble beach” ed Ezio del Ponte con “Piemonte 1945” per la Narrativa inedita; Franco Villa di Torino con “Ultimo quarto” per la Poesia inedita.
Menzioni di merito per opere edite a:
– Gabriella Greison per “Dove nasce la fisica. Einstein, Hawking e gli altri alla corte di Solvay” (Hoepli, 2016), autrice che “rivela in questo suo prezioso lavoro una vivacità intellettuale e un approccio alla fisica che riesce a dialogare con la letteratura“.
– Rivista Submarino (Scritturapura, Asti; direttore responsabile Carlo Cerrato), testata luso-italiana di Studi Comparati, che si propone di promuovere le letterature di lingua portoghese in Italia: ha dedicato il suo primo numero al Passeggero Cesare Pavese al fine di “lanciare lo scandaglio nel fondale marino portoghese e verificare la ricezione dello scrittore piemontese in Portogallo“.
– Osvaldo Di Domenico per “I dodici occhi” (Lisciani, 2016), suo esordio letterario, che ha il pregio di essere una sorta di scatola cinese leggibile a più livelli, coinvolgimento di sette giovani in un intrigo internazionale.
– Pietro Reverdito per “Il mio tempo” (Reverdito, 2015), libro autobiografico sull’autore, nato a Mombaldone, che sedicenne aderisce alla Resistenza.
Ricordiamo che la Giuria del Premio Cesare Pavese è presieduta da Giovanna Romanelli (già docente alla Sorbona) ed è composta da Adriano Icardi (professore; è stato Senatore, Assessore alla Cultura della Provincia di Alessandria e Sindaco di Acqui Terme), Luigi Gatti (Presidente del Cepam), Andrea Rondini (docente Università di Macerata), Patrizia Valpiani (presidente Amsi-Associazione Medici Scrittori Italiani), Franck Senninger (membro dell’Union Mondial Médecins Ecrivains), Giuseppe Rosso (professore e medico), Luciana Bussetti Calzato (professoressa e scrittrice di racconti).
Sezione Arti Visive
Premio di Pittura (26a edizione), rivolto a lavori realizzati con qualsiasi tecnica, che saranno esposti alla sede del Cepam dal 7 agosto al 25 settembre 2016, giorno della premiazione;
Premio di Scultura (19a edizione), rivolto a opere realizzate con qualsiasi tecnica, materiale e dimensione, che dovranno essere inviate entro l’11 settembre 2015 e che rimarranno esposte presso la casa dello scrittore dal 25 settembre al 30 ottobre 2016, giorno della premiazione.
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: gliamantideilibri.it, centropavesiano-cepam.it, santostefanobelbo.it, langhe]
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