Domenica 28 gennaio alle 21.00 riprende la “Stagione Spaziale” del Teatro de LiNUTILE di Padova. In anteprima per il Veneto andrà in scena “Banana Split” del duo BETTEDAVIS di Elisabetta Mazzullo e Davide Lorino. Liberamente ispirato al racconto di Tobias Wolff “Due ragazzi e una ragazza”, la pièce intreccia la parola recitata con la parola
Domenica 28 gennaio alle 21.00 riprende la “Stagione Spaziale” del Teatro de LiNUTILE di Padova. In anteprima per il Veneto andrà in scena “Banana Split” del duo BETTEDAVIS di Elisabetta Mazzullo e Davide Lorino. Liberamente ispirato al racconto di Tobias Wolff “Due ragazzi e una ragazza”, la pièce intreccia la parola recitata con la parola cantata dei Sonetti di Shakespeare, messi in musica e suonati dal vivo dai due protagonisti. Lo spettacolo è inserito all’interno della nona edizione del Premio «LiNUTILE del Teatro». Riprendono a gennaio gli appuntamenti con la “Stagione Spaziale” del Teatro de LiNUTILE di Padova che, fino al 14 aprile, propone nella ex fabbrica di semafori di via Agordat otto spettacoli che puntano ad ampliare il concetto classico di teatro “spaziando” dalla prosa alla musica. Ed è proprio un intreccio di parole e musica quello che andrà in scena domenica 28 gennaio alle 21.00, quando il Teatro ospiterà, in anteprima per il Veneto, lo spettacolo “Banana Split” scritto, diretto e recitato dal duo BETTEDAVIS di Elisabetta Mazzullo e Davide Lorino. Liberamente ispirato al racconto di Tobias Wolff “Due ragazzi e una ragazza”, “Banana Split” parla di un’età speciale, in cui tutto è possibile e tremendamente indefinito: la giovinezza. I due giovani protagonisti, Lu e Gillo, si conoscono a un corso estivo di recitazione e diventano inseparabili. E lo diventano loro malgrado, perché Lu è la nuova fidanzata di Rao, il miglior amico di Gillo. E allora tutto diventa più difficile, anche ammettere a se stessi che l’amore cambia continuamente forma e che forse ci si innamora di idee fino a che non si trova qualcuno con cui si ha voglia di fare veramente un pezzo di strada. Lu e Gillo scoprono silenziosamente che hanno bisogno di conoscersi, per regalarsi i loro pensieri, le loro incertezze, le loro segretissime passioni. Entrambi adorano stare ore e ore a parlare, a scoprirsi, a smascherarsi. Non sanno dove li porterà tutto questo, ma sanno che ad un certo punto arriverà uno split, un taglio per decidere, per scegliere, per scegliersi. Colonna sonora alle loro serate di confidenze dei protagonisti sono i Sonetti di Shakespeare, che Elisabetta Mazzullo (voce e oboe) e Davide Lorino (chitarra), forti entrambi di esperienze sia in campo musicale che teatrale, hanno messo in musica e che verranno eseguiti dal vivo nel corso dello spettacolo. «La giovinezza è un periodo della vita fresco e magnifico, a cui sia io che Davide Lorino siamo nostalgicamente legati. – racconta Elisabetta Mazzullo – È stato quindi spontaneo ispirarci al sapore del racconto di Wolff, per parlare anche di noi, del nostro vissuto, delle nostre passioni e paure. “Banana Split”, di cui abbiamo composto la musica, affidando le parole al genio di William Shakespeare, rientra nella nostra ricerca musicale integrata al teatro, per approfondire un nostro personale linguaggio che non è propriamente un musical ma in cui la musica ha un ruolo fondamentale e diventa parte integrante del racconto». Lo spettacolo è inserito all’interno della nona edizione del Premio «LiNUTILE del Teatro», realizzato con il patrocinio del Comune di Padova ed il contributo della Cassa di Risparmio del Veneto. Lo spettacolo è inoltre aperto agli aspiranti critici teatrali del network “Lettera 22 – Premio Giornalistico di Critica Teatrale”. Informazioni e prenotazioni: tel. 049/2022907 – info@teatrodelinutile.com – www.teatrodelinutile.com. I Bettedavis nascono dalla collaborazione tra Elisabetta Mazzullo e Davide Lorino. L’amore per la musica folk e per i testi shakespeariani ha dato vita, agli inizi del 2017, al loro primo progetto discografico, “Sonnets”, che mette in musica le parole dei sonetti shakespeariani. Il duo lavora anche nell’ambito teatrale e crea spettacoli in cui la parola si fonde con la musica, in un dialogo continuo. Elisabetta Mazzullo nasce a Milano. La musica la accompagna fin da piccola: canta in formazioni corali locali e studia pianoforte e oboe. Si laurea in filosofia e parallelamente crea con quattro amiche il quintetto vocale a cappella Le Bruit, con cui per qualche anno si esibisce in Italia e incide un disco. A 26 anni nasce il desiderio di fare teatro, frequenta per un anno la scuola veneziana. L’Avogaria e contemporaneamente entra in una compagnia vicentina, La Piccionaia, con cui lavora per un paio di anni in produzioni di teatro popolare. Crea in quel periodo con la collega Eva Rossella Biolo un duo per spettacoli di narrazione e canto di strada. A 28 anni entra nella scuola dello stabile di Genova e dopo il diploma lavora in Tartufo con Eros Pagni per la regia di Marco Sciaccaluga, in La lotta nella stalla di Mario Jorio, Amadeus con Tullio Solenghi, regia di Alberto Giusta e Valley song con Nicola Pannelli, regia di Matteo Alfonso, Volevo solo ammazzarne venti di Alessio Bertoli, Città inferno di Elena Gigliotti. Recentemente ha lavorato con Valerio Binasco in La cucina. Al cinema lavora nel 2013 nel film Ti offro da bere, di Ilaria Gambarelli. Per la televisione ha lavorato in una recente fiction Rai2, Vicequestore Schiavone per la regia di Michele Soavi. In questi anni continua parallelamente la passione per la musica con il gruppo genovese Luke and the Lion, con cui è partita in un tour europeo a febbraio 2017. Nasce di recente la collaborazione con Davide Lorino con cui crea i BETTEDAVIS, incidendo un disco sui sonetti shakespeariani, e con cui scrive Banana Split. Il testo diviene poi lo spettacolo di cui cura la regia, vincitore della 1 edizione 2017 della Residenza Bellandi presso il teatro comunale di Pergine. Nel giugno 2017 cura la regia dello spettacolo Mors tua vita mea, all’interno della Rassegna di Drammaturgia Contemporanea presso il teatro stabile di Genova. Davide Lorino nasce ad Alessandria. Si diploma alla Scuola del teatro Stabile di Genova nel 1998 e proprio allo stabile debutta lo stesso anno ne La dame de Chez Maxime, con Mariangela Melato, per la regia di Alfredo Arias. La sua carriera di attore teatrale prosegue col progetto U.R.T, diretto da Jurij Ferrini, e poi ancora da Marco Sciaccaluga, Valerio Binasco, Fausto Paravidino, Tonino Conte, Giorgio Gallione, Luca Ronconi e Carmelo Rifici. Intanto al cinema esordisce nel 2000 con il film di Guido Chiesa, Il partigiano Johnny. Prosegue poi con Texas di Fausto Paravidino, Gomorra di Matteo Garrone, Nel nome del male di Alex Infascelli accanto a Fabrizio Bentivoglio, Amalfi 50 seconds di Hiroshi Nishitani, L’erede di Michel Zampino. Recentemente ha lavorato con Liza Azuelos per il film Dalida, in uscita in Italia. Ha collaborato con diverse fiction televisive tra cui Non uccidere, Questo nostro amore, La certosa di Parma, Fuoriclasse, Il tredicesimo apostolo, L’onore e il rispetto, Squadra antimafia. Recentemente è stato in tournée con lo spettacolo di Antonio Zavatteri, Le Prenom, e con I vicini di Fausto Paravidino. Attualmente lavora nello spettacolo di Filippo Dini, Il borghese gentiluomo. Lo studio e la passione per la chitarra classica lo porta infine a comporre, in collaborazione con Elisabetta Mazzullo, canzoni ispirate ai sonetti di Shakespeare, da cui nasce il progetto discografico Sonnets.
Redazione Artinmovimento Magazine
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