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TFF32: vince il film francese “Mange tes Morts”

TFF32: vince il film francese “Mange tes Morts”

Un film francese vince il premio come miglior film al 32esimo Torino Film Festival. Un film spigoloso, non compiacente e piuttosto crudo: Mange tes morts è una storia di periferia, una storia al «limite» che ha convinto la giuria del concorso lungometraggi, presieduta da Ferzan Ozpetek e affiancato da Carolina Crescentini, Geoff Andrew, Debra Granik

4421984_6_3dbc_jean-charles-hue-realisateur-du-film-mange_41d10c30cd829d3e0fe2590a87f664a0Un film francese vince il premio come miglior film al 32esimo Torino Film Festival. Un film spigoloso, non compiacente e piuttosto crudo: Mange tes morts è una storia di periferia, una storia al «limite» che ha convinto la giuria del concorso lungometraggi, presieduta da Ferzan Ozpetek e affiancato da Carolina Crescentini, Geoff Andrew, Debra Granik e Gyorgy Pàlfi. Il regista vincitore, Jean-Charles Hue, è una vecchia conoscenza del Tff essendo apparso all’ombra della Mole già nel 2009 con Carne viva, la sua opera d’esordio girata in Messico.
Premio del pubblico invece all’ungherese For Some Inexplicable Reason di Gábor Reisz. Il film, ritratto lieve di un giovane romantico e assai goffo, porta a casa quattro riconoscimenti, tra cui il Premio Speciale della giuria.
Vince inoltre il Premio speciale della giuria Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e i due premi for-some-inexplicable-reason-alpha-violetcollaterali Premio Scuola Holden Storytelling & Performing Arts per essere il ‘fantasioso e semplice ritratto di un goffo bamboccione che inconsciamente non vuole cambiare. Linguaggio garbato. Situazioni sanamente logorroiche. Film onesto e vero anche nei suoi ralenti’ e il Premio Achille Valdata ‘per aver saputo rappresentare in modo ironico il passaggio esistenziale di un giovane romantico’.
L’Italia non rimane a bocca asciutta grazie alle due menzioni speciali conferite a N-Capace di Eleonora Danco,
Per le interpretazioni c’è stato un Ex-aequo per il Premio alla Miglior attrice: vincono Sidse Babett Knudsen, nel ruolo di Cynthia in The Duke of Burgundy di Peter Strickland e Hadas Yaron nel ruolo di 2Meira in Felix & Meira di Maxime Giroux.
Dello stesso film anche il vincitore come miglior attore, Luzer Twersky, nel ruolo di Shulem in, appunto, Felix & Meira. Il film vince anche il Premio Interfedi per il rispetto delle minoranze e per la laicità.
Migliore sceneggiatura al neozelandese What We Do in the Shadows di Jemaine Clement e Taika Waititi, divertente horror con interviste ai vampiri mentre tra i documentari, la giuria di Internazionale.doc assegna il premio per il Miglior Film per Internazionale.doc a Endless Escape, Eternal Return di Harutyun Khachatryan
Menzione speciale nella stessa categoria va a Snakeskin di Daniel Hui.
Nella sezione Italiana.doc il premio per il Miglior Film per Italiana.doc in collaborazione con Persol lo vince Rada di Alessandro Abba Legnazzi, ‘per la volontà di raccontare e confrontarsi in uno spazio cinematografico con storie di vita e personaggi’.
Premio Speciale della giuria per Italiana.doc a 24 heures sur place di Ila Bêka e Louise Lemoine.
Tanti premi e tante soddisfazioni, con un festival che chiude in positivo, con un aumento degli spettatori in sala e un interesse sempre vivo, nella città culla del cinema italiano, per la settima arte.

Mirko Ghiani

[Immagini da lemonde.fr, repubblica.it, notiziarioitaliano.it, variety.com, rbcasting.it, cineblog.it]

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