Undici giovani artisti in mostra e un luogo evocativo alla periferia di Torino, di questo si compone fino al 23 febbraio la mostra d’arte ospitata all’interno del Mausoleo della Bela Rosin. Il tutto all’interno del progetto Marabù della pittrice Maralba Focone che ha inaugurato domenica 9 e continuerà fino al 23 febbraio. Il giorno dell’inaugurazione
Undici giovani artisti in mostra e un luogo evocativo alla periferia di Torino, di questo si compone fino al 23 febbraio la mostra d’arte ospitata all’interno del Mausoleo della Bela Rosin. Il tutto all’interno del progetto Marabù della pittrice Maralba Focone che ha inaugurato domenica 9 e continuerà fino al 23 febbraio.
Il giorno dell’inaugurazione abbiamo incontrato tutti gli undici artisti, la cui arte è raccontata dal critico Pasquale Di Matteo, e ogni giorno parleremo di loro, attraverso una breve intervista.
Dopo Alba Abdushi, Massimo Bionda, Leonardo Ciuffetelli, Mariapaola Mei, Panagiotis Pristouris, Valentina Esposito e Daniela Bussolino, incontro Teresa De Sio, artista nata con la penna in mano. Ha quarantasei anni Teresa, la sua penna è ormai parte fisiologica del suo essere, strumento sia per scrivere sia per disegnare, tanto che in un periodo in ospedale aveva proprio chiesto che le portassero una penna e un blocco: lei disegnava poi coinvolgeva i compagni di stanza nella richiesta di pareri e critiche. Anche le sue opere esposte al Mausoleo della Bela Rosin sono fatte a penna e sorridiamo durante la nostra chiacchierata, perché con una penna un artista ha sempre con sé il necessario, agile, comodo per esprimersi su ogni supporto: Teresa disegnava su tutto, anche sul retro delle scatole di merendine. È stata una studentessa dell’Accademia di Brera a dirle di dare ordine a tutta quell’ispirazione, a metterle su blocco da disegno, per assestare la dignità della sua arte. Teresa, oltre al disegno, scrive poesie in un continuum artistico che la porta a esprimere ciò che ha dentro: “Non cerco temi precisi – dice – c’è qualcosa che emerge senza un’idea precostituita, io non so dove finirà: ogni quadro esplode da uno schizzo”. A me sembra un bel modo per dirlo e mi piace ancor di più che Teresa sia aperta all’errore: la penna non si cancella, rimane l’imperfezione, come nella vita, il talento risiede nella capacità di superare gli intoppi, guardando da un nuovo punto di vista. Presto uscirà una sua raccolta di poesie dal titolo “A te”, editore Bertoni, di cui è autrice anche della copertina.
Anche per lei la domanda che ho posto a tutti gli altri: in un consesso corale come questa mostra collettiva, percepisci di più il senso della compagnia o del confronto? Teresa preferisce tenere per sé il parere sull’emozione che prova.
Orari mostra
lunedì, mercoledì, venerdì: 9.00 – 13.00
domenica: 14.00 – 17.00
Informazioni
coordinamentodonnemondo.to@gmail.com
+39 3462385110
Elena Miglietti
[Fonte Immagini – Progetto Marabù]
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