Oggi si celebra il plenilunio del Toro che è la seconda grande festività, preceduta dalla Pasqua (plenilunio di Ariete) e seguita dalla Festa del Cristo (plenilunio di Gemelli). Coincide – oltre che con la festa cristiana della Pentecoste – con un’importante festa buddhista, il Vesak. L’intero mese di maggio (Vaishaka in sanscrito) è legato a
Oggi si celebra il plenilunio del Toro che è la seconda grande festività, preceduta dalla Pasqua (plenilunio di Ariete) e seguita dalla Festa del Cristo (plenilunio di Gemelli). Coincide – oltre che con la festa cristiana della Pentecoste – con un’importante festa buddhista, il Vesak.
L’intero mese di maggio (Vaishaka in sanscrito) è legato a Buddha, in quanto si dice che egli sia nato, si sia illuminato e si sia separato dal corpo fisico sotto il segno del Toro.
Quando il Sole entra nel segno, attraverso la porta aperta del plenilunio, si celebra dunque la festa del Vesak, rituale che si è poi diffuso anche fuori dal contesto buddhista grazie ad Alice A.Bailey.
Il Wesak Acquariano o della Fratellanza Bianca, come viene chiamato negli ambienti teosofici, viene descritto come un complesso rituale durante il quale il Buddha – alla presenza del Cristo e degli altri Maestri ascesi – per otto minuti si volge verso la Terra ed è visibile agli iniziati nella valle del monte Kailash, punteggiata di iris viola. La prima celebrazione pubblica del Wesak in Occidente fu organizzata il 19 maggio del 1981 a Torino da Antonio Amerio: ancora oggi è facile trovare a Torino gruppi che meditano la sera del plenilunio del Toro. Attraverso il distacco dal desiderio – come ha insegnato Buddha – si può entrare nella Luce, ottenere il risveglio del Terzo Occhio, detto anche Occhio del Toro.
Quando il Sole fa il suo ingresso nel settore zodiacale del Toro è possibile per ciascuno assorbirne l’energia, ovvero il messaggio spirituale. Cosa simboleggia il Toro? Il Toro è l’incarnazione del desiderio. Come avverte il grande astrologo Rudhyar, il Toro mette in uso l’energia di Ariete, che diventa così energia produttiva, ovvero potere. L’impulso fecondante di Ariete ha bisogno di terra, di un humus nel quale attecchire e svilupparsi, mentre la Forza del Giorno continua a crescere.
Il primo numero pari dello Zodiaco – il due – introduce l’elemento femminile nell’astrologia, che richiama un ritmo meno veloce. I segni zodiacali dispari sono infatti più brillanti ma anche più incompiuti e instabili, laddove invece i segni pari sono più lenti e armoniosi, rotondi. Il Toro è la bella Grande Madre la cui vita vibra sulla superficie della Terra illuminata dal Sole. Il principio dominante è quello del massimo risultato col minimo spreco, secondo una legge di economicità propria della natura, ma avversata nell’esibizionistico mondo patriarcale. La placidezza lenta del Toro è l’effetto della sintonia con la rotazione monotona dei gesti della natura, inesorabili, uguali, efficaci sempre.
Come abbiamo già detto nei precedenti articoli di questa rubrica, i segni zodiacali condensano in un simbolo la narrazione più estesa della prova che ciascun segno riserva ai discepoli, ovvero a chi sta cercando il Sentiero del Ritorno, della liberazione dell’Anima. Questa narrazione più estesa si trova nei miti delle fatiche di Ercole. In questo caso in scena il mito della cattura del Toro di Creta, che l’eroe riesce a montare e domare, ma che non uccide.
La lezione contenuta nel mito interpretato in chiave astrologica riguarda la legge d’attrazione, e in particolare uno dei suoi aspetti, quello relativo al sesso. L’isola di Creta col suo labirinto rappresenta l’illusione. La prova, cui sono sottoposti tutti coloro che si trovano in un percorso spirituale, consiste non nella soppressione del desiderio e dell’attrazione per la materia, ma nel loro corretto uso. La chiave per comprendere la prova del Toro è nelle parole di Cristo: Se il tuo occhio è singolo, il tuo intero corpo sarà pieno di luce. Quando impariamo (e servono parecchie incarnazioni…) a fondere anima e forma, dimensione spirituale e dimensione spirituale, il due diventa uno. I due occhi diventano il Terzo Occhio, l’Occhio illuminato del Toro.
Il mantra esoterico del segno – rivelato da Alice a. Bailey nel suo volume Le fatiche di Ercole – su cui è bene meditare fino al prossimo plenilunio è Io vedo e quando l’occhio è aperto tutto è luce.
Buona meditazione e buon Wesak a tutti!
Gianna C.
[Fonte delle immagini: astrologiarchetipica.it, animacosmica.org, informagiovani-italia.com, perseidtx.com]
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