Stasera alle ore 20.30, per il festival “Alziamo il Sipario” promosso dal Comune di Reggio Calabria, e per “Rhegium Opera Musica Festival”, andrà in scena la prima del Don Giovanni di Mozart, il culmine di un percorso ormai biennale che ha riportato l’Opera e la lirica al centro della scena culturale della città reggina e della
Stasera alle ore 20.30, per il festival “Alziamo il Sipario” promosso dal Comune di Reggio Calabria, e per “Rhegium Opera Musica Festival”, andrà in scena la prima del Don Giovanni di Mozart, il culmine di un percorso ormai biennale che ha riportato l’Opera e la lirica al centro della scena culturale della città reggina e della Regione. Il progetto vede per la prima volta operare in sinergia soggetti istituzionali e privati come il Comune di Reggio Calabria, la Regione Calabria, l’Orchestra del Teatro Cilea, il Coro lirico Cilea e l’Associazione Culturale Traiectoriae.
Per questa versione del Dissoluto punito ossia il Don Giovanni, che replicherà domenica 25 novembre alle 17.00, sul podio dell’Orchestra del Teatro Cilea e del Coro lirico Cilea, istruito dal Maestro Bruno Tirotta, ci sarà il Maestro Gianna Fratta mentre la regia è firmata a quattro mani da Franco Marzocchi e Sofia Lavinia Amisich.
Il cast prevede nei ruoli di Don Giovanni e di Leporello, rispettivamente Roberto Scandiuzzi e Orlin Anastassov, due fra i “bassi” più importanti della scena mondiale. Paoletta Marrocu, soprano di grande esperienza, interpreterà Donna Elvira mentre Liliana Marzano vestirà i panni di Donna Anna. Didier Pieri sarà Don Ottavio e Vedat Algiran il Commendatore. Alexandra Zabala e Savatore Grigoli saranno Zerlina e Masetto.
Da segnalare anche le notevoli collaborazioni artistiche e tecniche che questo allestimento prevede. In primis, Alessandro Lai che firmerà i costumi mentre il light designer sarà Gianni Melis. Emiliano Pascucci curerà le immagini video e Angelo Ciano il progetto della scena e le immagini pittoriche.
Perché mettere in scena questo dramma giocoso al cui centro vi è personaggio empio e amato, di una libertà blasfema e intrepida, di una affermazione di sé inaccettabile ma irresistibile? Perché sento che sempre più cresce, fra i contemporanei, il desiderio ostinato e volontario di non considerare le conseguenze delle proprie azioni, l’agire sugli altri senza valutarne l’effetto, l’assenza proterva di consapevolezza morale che potrebbe condurre ad una condizione di collettiva «dissoluzione», afferma il regista Franco Marzocchi.
Si ricorda, infine, che Don Giovanni è una produzione originale dell’Associazione Culturale Traiectoriae in collaborazione con Orlin Anastassov Foundation e New Bridge Artists, frutto dunque di una sinergia italo-bulgara.
Da non perdere!
Redazione di ArtInMovimento Magazine
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