E così ieri sera la Spagna, campione del mondo in carica, è stata eliminata dal Mundial da un determinatissimo Cile. La squadra del Niño Maravilla Alexis Sanchez e del guerriero Arturo Vidal ha giocato una partita di quantità e di qualità, ma possiamo dire che è soprattutto la Spagna a essere risultata assente. Non pervenuti,
E così ieri sera la Spagna, campione del mondo in carica, è stata eliminata dal Mundial da un determinatissimo Cile. La squadra del Niño Maravilla Alexis Sanchez e del guerriero Arturo Vidal ha giocato una partita di quantità e di qualità, ma possiamo dire che è soprattutto la Spagna a essere risultata assente. Non pervenuti, gli iberici, sin dal primo minuto di questa competizione mondiale. Ai campioni del mondo 2010, ancora campioni d’Europa, non è bastato il ricco potenziale di giocatori talentuosi. Non è bastata la voglia di Andrés Iniesta che ha inseguito il pallone fin dove ha potuto, ma era fondamentalmente da solo. “De Johannesburgo a Trafalgar” titola il quotidiano spagnolo El Mundo, alludendo alla rovinosa sconfitta. E ancora “Fracaso mundial” insomma una batosta che farà male per un po’. Su twitter ieri sera #spagnacile era al primo posto tra gli hastag e come sempre in rete ci si divertiva. Andava per la maggiore il parallelo tra Re Juan Carlos che ha scelto di abdicare e i campioni, che in fin dei conti hanno fatto altrettanto. Qualcuno osservava “questa Spagna mi sembra la bella addormentata Del Bosque” giocando con il nome dell’ allenatore. Il portiere e capitano della nazionale spagnola Iker Casillas chiede perdono alla gente, ai tanti tifosi che proprio non si potevano aspettare una débâlce di simili proporzioni. Complimenti invece al Cile del ct Jorge Sampaoli e ci auguriamo che ci riservi ancora delle belle sorprese in questi mondiali.
Chiara Trompetto
[Fonti delle immagini: elmundo.es, i.eurosport.yahoo.com,giornalettismo.com]
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