Nel Cortile della Minerva del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ubicato in viale Trastevere, 76/a a Roma, il 4 giugno in scena l’annuale Concerto al termine dell’anno scolastico. Un appuntamento festoso della scuola per condividere, anche con il centro dell’Amministrazione, il grande valore formativo della musica nella preparazione dei giovani. Attraverso il suono e la
Nel Cortile della Minerva del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ubicato in viale Trastevere, 76/a a Roma, il 4 giugno in scena l’annuale Concerto al termine dell’anno scolastico. Un appuntamento festoso della scuola per condividere, anche con il centro dell’Amministrazione, il grande valore formativo della musica nella preparazione dei giovani.
Attraverso il suono e la voce i protagonisti, vincitori del concorso Indicibili (in)canti, indetto dal Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica a scuola e dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, animeranno la mattinata eseguendo brani strumentali e corali nonché proponendo composizioni inedite, a testimonianza della vivacità e creatività di studenti e docenti impegnati nella valorizzazione dei talenti e nella promozione della qualità dell’istruzione musicale per tutti.
Da tempo l’educazione e la pratica musicale trovano attenzione da parte del MIUR anche attraverso la programmazione della “Settimana Nazionale della Musica a scuola”, durante la quale nei primi giorni di maggio le scuole presentano le migliori esperienze musicali realizzate da alunni e insegnanti dei vari cicli e indirizzi scolastici in ambito curricolare ed extracurricolare, anche grazie al supporto del territorio.
Nella direzione di una più ampia diffusione della cultura e della pratica musicale, strumentale e corale, oltre che della qualificazione dell’insegnamento musicale nella scuola primarie negli altri ordini e gradi dell’istruzione, le azioni sollecitate fra l’altro dal DM 8/11 concorrono a realizzare il “fare musica tutti” a scuola con il coinvolgimento di più soggetti.
L’educazione musicale non solo sviluppa pensiero ed emozioni,potenzia abilità linguistiche, migliora l’apprendimento, come dimostrano una consolidata visione della disciplina e i recenti studi sulle neuroscienze, ma educa i giovani al rispetto dell’altro e alla collaborazione tra diversi, attraverso il riconoscimento dei principi dell’eguaglianza e della differenza. Tutto ciò fonda la convinzione che la crescita individuale e collettiva dei futuri cittadini si alimenti anche e soprattutto con l’esperienza del fare musica insieme.
E noi che crediamo al potere della musica e dell’arte in genere per uno sviluppo più armonico dell’individuo, siamo allineati a queste dichiarazioni del Ministero, augurandoci che il suo impegno sia sempre più vivo e partecipato.
Annunziato Gentiluomo
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