È il 14 gennaio 1900 e il sipario del Teatro Costanzi di Roma si alza sulla pucciniana Tosca, che, destinata a diventare uno dei capolavori più rappresentativi del teatro verista, continua ad avere successo e presa sul pubblico di tutto il mondo. E così, a due sole settimane dalla doppia rappresentazione di Lucia di Lammermoor e
È il 14 gennaio 1900 e il sipario del Teatro Costanzi di Roma si alza sulla pucciniana Tosca, che, destinata a diventare uno dei capolavori più rappresentativi del teatro verista, continua ad avere successo e presa sul pubblico di tutto il mondo. E così, a due sole settimane dalla doppia rappresentazione di Lucia di Lammermoor e di Betly, il Bergamo Musica Festival 2014 apre a un titolo della grande tradizione operistica, che manca da ben dodici anni dalla città lombarda.
Coprodotta dalla Fondazione Donizetti col Teatro Sociale di Rovigo, il Teatro di Bassano Opera Festival, il Teatro Verdi di Padova, il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, quella che il pubblico bergamasco ascolterà e vedrà venerdì 10 e domenica 12 ottobre, sarà una Tosca che gioca sui colori bianco e nero, omaggio al cinema degli esordi, come scrive Hugo de Ana. A lui si devono regia, scene e costumi della produzione, per l’occasione ripresi dal regista triestino Giulio Ciabatti. Ho fatto nella mia vita regie di Tosca in tantissimi teatri del mondo – sottolinea De Ana – qui mi ha stuzzicato molto l’idea di fare una versione intima, costruendo quasi un dramma cinematografico. La scelta delle luci ricorda l’opera di Caravaggio, con sfumature di colori basse, quasi un bianco e nero, perché credo che le tinte forti siano già presenti nel dramma psicologico dei personaggi.
Composta dopo La bohème, Tosca si allontana fortemente dal clima intimo e borghese di quella, per lasciare spazio a tutta la vigoria, alla grande forza espressiva della musica di Puccini, che tratteggia personaggi capaci di emanare, nel bene come nel male, una vitalità senza pari. Personaggi che restano scolpiti nella memoria dell’ascoltatore – Tosca (interpretata nella prima recita da Annalisa Raspagliosi e da Tiziana Caruso nella seconda) e Cavaradossi (Kristian Benedikt) per la forza cieca del loro amore, Scarpia (Elia Fabbian) per quei tratti di perfidia che ne scolpiscono la personalità – grazie all’efficacia del disegno, sia musicale che drammaturgico, con cui vengono rappresentati.
Completano il cast Paolo Battaglia e Enrico Rinaldo nel ruolo di Cesare Angelotti; Romano Franceschetto in quello del Sagrestano; Orfeo Zanetti e Andrea Zanin rispettivamente nei panni di Spoletta e di Sciarrone, e Paolo Bergo e Giovanni Trimurti che interpretano un carceriere il primo e un pastore il secondo (BMF 2014 – Tosca).
Grande quindi l’attesa per questo nuovo titolo del Bergamo Musica Festival 2014, sulle scene del Teatro Donizetti venerdì 10 e domenica 12 ottobre.
Annunziato Gentiluomo
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