Fine settimana con poche emozioni in Serie A, la 32° giornata va in archivio senza sussulti e gol nonostante in programma ci fossero tre partite d’alta quota. In ordine di tempo, il primo incontro di cartello si è disputato sabato sera a Bergamo tra Atalanta e Inter. Pochissime emozioni, portieri impegnati solo in un paio
Fine settimana con poche emozioni in Serie A, la 32° giornata va in archivio senza sussulti e gol nonostante in programma ci fossero tre partite d’alta quota.
In ordine di tempo, il primo incontro di cartello si è disputato sabato sera a Bergamo tra Atalanta e Inter.
Pochissime emozioni, portieri impegnati solo in un paio di occasioni, un tempo a testa ed equilibrio che l’ha fatta da padrone in una partita molto fisica .
Corneluis e Icardi per nulla incisivi, Perisic e Gomez che sprecano tutto quello che c’era da sprecare in un match deludente.
La seconda partita importante è stata Milan-Napoli, in cui gli attaccanti hanno poche chances per segnare ma buttano al vento quelle avute, in primis l’oggetto misterioso dei rossoneri, Nikola Kalinic, capace di sprecare un gol già fatto nel primo tempo.
La più grande occasione la ha però sui piedi Milik al 93′ su assist di Maggio, ma Donnarumma disinnesca la conclusione con una parata incredibile per istinto e reattività.
A concludere la giornata è stato invece il derby di Roma, a cui le squadre arrivavano con animi opposti; i giallorossi al settimo cielo dopo la semifinale di Champions League conquistata con l’impresa sul Barcellona di martedì, la Lazio arrabbiata e delusa per la cocente eliminazione ai quarti di finale di Europa League grazie a mezz’ora di follia collettiva a Salisburgo.
Nel derby non si è visto nulla di tutto questo, le due squadre giocano con lo stesso modulo ma di occasioni vere non se ne vedono perchè, se la Roma cerca di giocare palla a terra e costruire azioni veloci, la Lazio aggredisce e attacca con lanci lunghi che in alcune occasioni la difesa giallorossa non riesce a leggere correttamente.
Due le occasioni nel primo tempo, una per Milinkovic-Savic che sfiora il palo con un tiro dal limite dell’area, l’altra invece è per Bruno Peres pescato benissimo da un filtrante di Nainggolan il cui tiro termina sul palo a Strakosha battuto.
Nella ripresa le squadre costruiscono le più grandi occasioni dopo l’espulsione di Radu per somma di ammonizioni.
La Lazio si ritrova all’88’ la palla della vittoria con Marusic che viene rimontato all’ultimo da El Shaarawi prima che l’esterno laziale possa calciare verso Alisson.
La Roma nel giro di un minuto confeziona tre palle gol con Dzeko al 90′: il primo colpo di testa viene neutralizzato con una grande parata da Strakosha, il secondo viene fermato dalla traversa e il terzo tiro finisce fuori di pochissimo.
L’unica big a vincere è la Juventus che strapazza allo Stadium l’ultima squadra in grado di batterla in questo campionato, la Sampdoria, battuta 3-0 grazie ad un super Douglas Costa autore dei tre assist per i gol di Mandzukic, Höwedess e Khedira, mettendo una mano sul settimo scudetto consecutivo andando a 6 punti dal Napoli.
La Fiorentina interrompe la striscia di vittorie consecutive a 6 pareggiando 0-0 al Franchi con la SPAL, in zona retrocessione punti importanti per Cagliari e il Genoa che battono Udinese e Crotone, pari tra Sassuolo e Benevento e tra Chievo e Torino, perde il Verona a Bologna.
Gabriele La Spina
Fonte immagini:[legaseriea.it]
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