Le partite del fine settimana hanno chiuso anche questo campionato di Serie A. Sono stati scritti anche gli ultimi verdetti, quelli riguardanti la qualificazione diretta alle fasi a gironi di Champions ed Europa League e l’ultima squadra destinata all’inferno della Serie B. Altra giornata di fortissime emozioni, soprattutto all’Olimpico, allo Scida di Crotone, al Barbera
Le partite del fine settimana hanno chiuso anche questo campionato di Serie A.
Sono stati scritti anche gli ultimi verdetti, quelli riguardanti la qualificazione diretta alle fasi a gironi di Champions ed Europa League e l’ultima squadra destinata all’inferno della Serie B.
Altra giornata di fortissime emozioni, soprattutto all’Olimpico, allo Scida di Crotone, al Barbera di Palermo e a Marassi. Quattro campi fondamentali, contrapposti in contemporanea, Olimpico contro Marassi e Scida contro Barbera.
Alle 18 Roma e Napoli hanno vissuto 97’ di intensa passione e agitazione. Dopo soli 180 secondi a Roma cala il buio, Pellegri, classe 2001, porta in vantaggio il Genoa diventando il più giovane a segnare in Serie A, ma a riportare la luce è Dzeko che pareggia al 10’ e riporta la Roma sopra il Napoli fino al 32′ quando Mertens sblocca la partita a Genova.
Nella ripresa il Napoli ne segna subito 2 alla Sampdoria e mette fretta alla Roma che gioca sempre peggio. A quel punto Spalletti fa entrare Totti, che comincia a dispensare i suoi colpi.
Al 73’ è ancora Dzeko protagonista, è lui a servire l’assist per il gol di De Rossi, che forse ruba l’ultimo gol a Totti, ma in quel momento l’importante era ben altro.
Lazovic non ci sta e pochi minuti dopo pareggia i conti, con il Napoli sul punteggio di 4-1 a Genova, la classifica dice Napoli 86, Roma 85.
Sol al 90’ lo spettro dei preliminari si allontana, quando Perotti scarica tutta la sua rabbia su quel pallone che regala i tre punti alla Roma e con loro la Champions League.
Per il Napoli rimane la convinzione di averci provato fino alla fine e di essere pronti a fare il salto di qualità, a Roma invece partono festa e lacrime.
Si perché ci sarà tempo per festeggiare, ora il posto deve essere lasciato al Re di Roma che abdica definitivamente, dopo 25 anni di onorata militanza e di magie. Quella contro il Genoa è l’ultima partita di uno dei più grandi calciatori di sempre di questo sport, l’uomo che per un quarto di secolo ha vestito sempre e solo la stessa maglia, Francesco Totti.
Uno dei giorni che gli amanti di questo sport non vorrebbero mai vedere, ma anche per la leggenda Totti è arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo e di vestire probabilmente una giacca e “diventare grande”, come ha detto lui stesso nel discorso con il quale ha salutato l’Olimpico.
Per i tifosi giallorossi finisce un’era, un quarto di secolo in cui hanno visto un fenomeno dipingere calcio come solo pochi hanno saputo fare, per Roma è stato semplicemente il più forte giocatore della storia della società, per molti il più forte giocatore italiano di tutti i tempi.
Il tempo scorre ed Empoli e Crotone si scontrano a distanza per rimanere in paradiso, non c’è tempo per altro.
I calabresi vogliono rimanere nella massima serie a tutti i costi, a farne le spese è una Lazio che male che vada andrà a giocarsi i preliminari di Europa League, già a fine primo tempo il Crotone vince 2-1 e i romani sono con un uomo in meno.
A Palermo i padroni di casa non fanno sconti e nonostante siano già retrocessi, giocano al massimo portandosi anche in vantaggio, spedendo l’Empoli all’inferno.
Al 90’ sarà il Crotone, vincente per 3-1, a festeggiare la salvezza, mentre l’Empoli retrocede dopo aver perso 10 punti nelle ultime 12 partite, passando da 8 punti di vantaggio a 2 di svantaggio.
La Serie A 2016/2017 decreta la Juventus campione d’Italia per il 6° anno consecutivo, iscrivendo i bianconeri nella storia del calcio. La Roma invece col secondo posto si aggiudica la fase a gironi della Champions League, il Napoli si deve accontentare dei preliminari.
L’Atalanta torna in Europa dopo 30 anni e lo fa qualificandosi direttamente alla fase a gironi dell’Europa League, la Lazio dovrà guadagnarsela passando dai play off, mentre il Milan inizierà la sua stagione a luglio con il terzo turno preliminare. Nella serie cadetta retrocedono Pescara, Palermo ed Empoli, il capocannoniere è Edin Dzeko della Roma con 29 gol.
Gabriele La Spina
[Fonte immagini: legaseriea.it]
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