Una settimana ad alta tensione per la Serie A, con scontri d’alta quota con punti pesantissimi in palio, nonostante si sia giunti solamente alla 15° giornata. La tragedia di martedì scorso ha scosso tutto il mondo del calcio e dello sport: la morte su quel “maledetto” volo dell’intera squadra della Chapecoense ha ridotto a nulla tutte
Una settimana ad alta tensione per la Serie A, con scontri d’alta quota con punti pesantissimi in palio, nonostante si sia giunti solamente alla 15° giornata.
La tragedia di martedì scorso ha scosso tutto il mondo del calcio e dello sport: la morte su quel “maledetto” volo dell’intera squadra della Chapecoense ha ridotto a nulla tutte le partite della settimana, ma la vita deve continuare e lo si fa con il minuto di silenzio doveroso, ovunque.
Normalmente la giornata di campionato inizia il sabato alle 18, ma la Champions League ha richiesto un anticipo ulteriore del match del San Paolo tra Napoli e Inter.
La sfida in Campania si risolve in 5′ grazie ai gol di Zielinski e Hamsik ad inizio incontro, con un Inter completamente fuori fase e mai in partita che subisce la “mazzata” finale al 51′ grazie al tiro spettacolare di Insigne, castigando la squadra milanese in crisi non solo in termini di risultati, dopo l’eliminazione dall’Europa League per mano dell’Hapoel Beer Sheva di 10 giorni fa.
Tra venerdì e sabato abbiamo assistito a due partite senza storia, ma dalle dinamiche differenti, perché se l’Inter non è entrata mai in campo a Napoli, l’Atalanta ha dovuto fare i conti contro la forza evidente di una Juventus in cerca di riscatto dopo il ko di Genova.
La Dea ha subito il gioco della Vecchia Signora fin da subito, provando a reagire senza riuscirci se non dopo aver visto Sportiello recuperare per tre volte la sfera in fondo alla propria porta nel giro di un’ora. Ma la squadra Bergamasca non ha mai mollato e solo all’83’ Freuler con un gran tiro al volo riesce a rispondere in parte ai gol di Alex Sandro, Rugani e Mandzukic, rendendo meno amara la sconfitta.
Ieri è stata invece la giornata del derby della Capitale, preceduta dalla sfida di Milano tra i Rossoneri e il Crotone.
Un Milan in grande difficoltà senza il fulcro del suo gioco, Giacomo Bonaventura, che riesce ad avere la meglio su un ottimo Crotone solo a due minuti dal tempo regolamentare grazie al ritrovato Lapadula. La partita vede anche il primo gol di Pasalic che pareggia il gol di Falcinelli segnato poco prima della mezz’ora, mettendo in crisi Montella per il match di Roma.
Alle 15 va in scena il Derby della Capitale: dopo una vigilia fomentata da interviste e goliardici “slogan” nel classico stile romano, lo stadio vede un’assenza pesantissima sugli spalti, la Curva Sud. Il primo tempo non regala nessuna emozione e nessun tiro da entrambe le parti, il 3-4-1-2 di Spalletti blocca efficacemente le sortite offensive di Anderson, Immobile e Keita.
Nella ripresa la Lazio comincia a subire il gioco della Roma, che evita di fare i lanci lunghi come quando in campo c’è Salah, riuscendo anche ad attaccare con più continuità. Al 65′ arriva l’episodio apriscatole: Wallace legge perfettamente un filtrante di De Rossi e lo blocca, ma con uno sciagurato tentativo di dribbling su Strootman rovina tutto. L’Olandese soffia con la rabbia la sfera al Brasiliano e con un morbido pallonetto beffa Marchetti.
Sui festeggiamenti del gol succede di tutto, arriva pure una brutta rissa che si risolve con l’espulsione di Cataldi dalla panchina di Inzaghi e l’ammonizione di Strootman, reo di aver schizzato l’acqua addosso a Cataldi che poi lo ha strattonato. La Lazio accusa il gol e fa fatica a riemergere, situazione che favorisce la Roma in fase di contenimento, ma il colpo di mannaia definitivo lo dà Nainggolan al 72′ con un tiro da 25 metri che si insacca sullo stesso palo di Marchetti per il definitivo 2-0.
Risultato meritato per quanto visto nella ripresa, date le occasioni avute prima del vantaggio da Dzeko e Nainggolan, tre punti fondamentali per le concomitanti vittorie di Juventus e Milan.
Dopo otto giornate si ferma la serie positiva della Lazio che però vede il successo nel derby mancare da quella finale di Coppa Italia del 2013, portando a 8 le partite senza vittoria nella Stracittadina.
Risalgono Sampdoria, Sassuolo e Fiorentina che battono tra le mura amiche Torino, Empoli e Palermo, pari invece tra Pescara e Cagliari, punto utile agli Abruzzesi, inutile per i Liguri.
Stasera Chievo-Genoa e Udinese-Bologna.
Gabriele La Spina
[Fonte immagini: vocegiallorossa.it, sampdoria.it, teleclubitalia.it]
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