Da qualche minuto al Quirinale è stato proclamato da Laura Boldrini, Presidente della Camera, Sergio Mattarella Presidente della Repubblica Italiana. Al quarto scrutinio, è riuscito a superare la maggioranza assoluta richiesta, raggiungendo i 665 voti, mancando per sole 7 preferenze la soglia dei due terzi. Un importante consenso comunque, forse il più ampio mai registrato
Da qualche minuto al Quirinale è stato proclamato da Laura Boldrini, Presidente della Camera, Sergio Mattarella Presidente della Repubblica Italiana. Al quarto scrutinio, è riuscito a superare la maggioranza assoluta richiesta, raggiungendo i 665 voti, mancando per sole 7 preferenze la soglia dei due terzi. Un importante consenso comunque, forse il più ampio mai registrato per la quarta votazione.
Tra gli altri candidati, Ferdinando Imposimato ha ottenuto 127 voti, Vittorio Feltri 46, Stefano Rodotà 17, Emma Bonino, Antonio Martino, Giorgio Napolitano e Romano Prodi 2. 14 sono stati i voti dispersi sono stati 14, 105 le schede bianche e 13 le nulle.
Chi è il neo Presidente della Repubblica? Sergio Mattarella nasce a Palermo il 23 luglio 1941. Viene socializzato alla politica dal padre Bernardo, tra i fondatori della Democrazia cristiana, vicesegretario nazionale del partito nel 1945, eletto nel 1946 nell’Assemblea costituente, più volte ministro e sottosegretario nei governi De Gasperi. Fratello minore di Piersanti, Presidente della Regione Siciliana assassinato nel 1980 da Cosa Nostra.
In gioventù ha militato tra le file della Gioventù Studentesca di Azione Cattolica, della quale fu responsabile per il Lazio dal 1961 al 1964, e poi della Federazione Universitaria Cattolica Italiana. Laureatosi in giurisprudenza, è stato docente di Diritto parlamentare presso l’Università di Palermo.
Sergio Mattarella è stato deputato dal 1983 al 2008, prima per la Democrazia Cristiana e poi per il Partito Popolare Italiano e la Margherita, e più volte ministro, dal 2011 è giudice costituzionale di nomina parlamentare. Tra i momenti importanti si ricordano le sue dimissioni da Ministro della Pubblica Istruzione a causa dell’approvazione della Legge Mammì, sarcasticamente soprannominata legge Polaroid in quanto si limitava a fotografare la condizione esistente legittimando la posizione dominante del gruppo televisivo di Silvio Berlusconi. È stato vicepremier di D’Alema, è stato l’autore del Mattarellum, legge elettorale che introducevano una preponderante componente maggioritaria, e da giudice costituzionale ha bocciato il Porcellum, che proponeva un sistema proporzionale corretto, a coalizione, con premio di maggioranza, ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare preferenze.
Da oggi è il 12° Presidente della Repubblica. La sua candidatura, proposta dal Partito Democratico, è stata sostenuta anche da SEL, Scelta Civica, NCD e gruppi minori. Soddisfatti fra gli altri Renzi, Alfano, Vendola, Grasso, Marino, Letta, che dichiara: Sarà un ottimo presidente, sono molto contento. (…) Chi lo conosce sa, tra l’altro, che non sarà un presidente debole. È un uomo di poche parole, semmai, ma una perdona salda e forte. Diversi minuti di applausi alla proclamazione…
Alle 13.00 in punto, superato il quorum, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha twittato: Buon lavoro, Presidente Mattarella! Viva l’Italia.
Di lui Giorgio Napolitano, Presidente uscente, dice: Conosco Sergio Mattarella sul piano dell’assoluta lealtà, correttezza, sensibilità, competenza istituzionale e certamente dell’imparzialità. Tutte caratteristiche importantissime per disegnare la figura del Capo dello Stato.
Beppe Grillo nel blog scrive: L’esito non è affatto negativo e Mattarella è una persona rispettabilissima e, per certi versi, migliore anche di Prodi. Forse è troppo signore e non ha la rudezza che sarebbe necessaria con un inquilino di Palazzo Chigi come Renzi. (…) È un candidato sicuramente migliore rispetto a quello che potrebbe offrire questo Parlamento.
Ai sensi dell’art. 91 della Costituzione, il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presterà giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune, viene ricordato sul portale del Quirinale.
Sicuramente una persona distinta, preparata, equilibrata, che conosce la materia e che potrebbe dare un contributo consapevole al momento di trasformazione costituzionale che il bel Paese sta vivendo. Come Redazione di ArtInMovimento Magazine, ci auguriamo che sia capace di mediare nel complesso agone politico italiano, esprimendo sempre gli alti valori della Costituzione, e gli porgiamo i nostri più sentiti auguri per questa importante nomina
Annunziato Gentiluomo
[Fonti delle immagini: quirinale.it, ansa.it, internazionale.it, ilsettemezzomagazine.it]
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