In Italia si rilevano spesso delle mancanze nel livello di conoscenza delle lingue straniere, anche delle lingue ufficiali dell’Unione Europea. Il MIUR, in collaborazione con gli uffici culturali delle Ambasciate di Francia e della Repubblica Federale di Germania in Italia, ha promosso negli ultimi anni il progetto “Scienze e Lingue. Percorsi di apprendimento integrato nelle
In Italia si rilevano spesso delle mancanze nel livello di conoscenza delle lingue straniere, anche delle lingue ufficiali dell’Unione Europea.
Il MIUR, in collaborazione con gli uffici culturali delle Ambasciate di Francia e della Repubblica Federale di Germania in Italia, ha promosso negli ultimi anni il progetto “Scienze e Lingue. Percorsi di apprendimento integrato nelle scuole italiane, francesi e tedesche”.
La finalità è chiaramente quella di favorire e incentivare la conoscenza reciproca delle lingue e delle culture dei tre Paesi coinvolti, in linea con le priorità europee per lo sviluppo del plurilinguismo nel settore dell’educazione.
L’approccio utilizzato nello sviluppo dei percorsi didattici è quello di un “apprendimento integrato di contenuto e lingua” comunemente denominato CLIL, dall’inglese Content and Language Integrated Learning. Su questa base di lavoro si sono consolidate le sezioni bilingui di francese e tedesco nei licei europei e nei licei a opzione internazionale, in cui nel triennio gli insegnamenti di storia vengono impartiti in lingua straniera.
Il progetto trilaterale “Scienze e Lingue” rappresenta quindi una naturale evoluzione delle collaborazioni già in atto da alcuni anni, che sono volte a sviluppare competenze trasversali, favorendo anche i partenariati tra le scuole, e a rispondere più adeguatamente ai bisogni educativi nell’ambito dei saperi scientifici.
Si cerca di accrescere la motivazione allo studio delle materie scientifiche, anche per allontanarsi dallo stereotipo che ha accostato da sempre la lingua italiana, quella francese e quella tedesca alle materie umanistiche e alla letteratura.
Sicuramente un maggiore utilizzo del CLIL e un più diffuso utilizzo di altre lingue nel percorso di apprendimento non può che giovare ai ragazzi. Inoltre questo apre possibilità di iniziative virtuose e di sinergie tra le scuole e tra le istituzioni dei vari Paesi, a beneficio comunque della qualità dell’insegnamento.
Hanno collaborato insieme al MIUR il Bureau de Coopération linguistique et artistique dell’Ambasciata di Francia in Italia, il Goethe Institut e l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania.
Chiara Trompetto
[Fonti delle immagini: dida.orizzontescuola.it, liceotouscheck.it, ec.europa.eu]
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