Sosteniamo la cultura. Aiutiamo chi dedica la propria vita per diffonderla. Appoggiamo chi la difende L’amore per l’arte e per la cultura, elementi indispensabili per la crescita e lo sviluppo di una società responsabile, matura e libera, sono il carburante inestinguibile che permette ai sostenitori di questo stendardo di non rallentare e di perseverare, nonostante
Sosteniamo la cultura. Aiutiamo chi dedica la propria vita per diffonderla. Appoggiamo chi la difende
L’amore per l’arte e per la cultura, elementi indispensabili per la crescita e lo sviluppo di una società responsabile, matura e libera, sono il carburante inestinguibile che permette ai sostenitori di questo stendardo di non rallentare e di perseverare, nonostante l’ambiente in cui agiscono sia oggi ostico come mai prima d’ora.
Gli Studenti di Storia dell’Arte di Torino non cedono. Aiutiamoli a salvare la biblioteca della Galleria di Arte Moderna e Contemporanea (GAM) che rischia di essere traslocata o ancora peggio chiusa.
Divulghiamo di seguito l’ultima lettera pubblicata dagli Studenti a sostegno di tale causa.
“La Biblioteca d’arte della Fondazione Torino Musei è una biblioteca di consultazione specializzata in storia dell’arte antica, moderna e contemporanea, in critica d’arte, museologia, archeologia, etnografia e numismatica, che cura particolarmente l’approfondimento delle tematiche di ambito locale e l’aggiornamento nei campi di interesse dei Musei Civici. Nasce all’inizio degli anni Trenta come biblioteca interna ai musei con lo scopo di offrire supporto alle ricerche bibliografiche sulle collezioni. Con il successivo e consistente incremento del patrimonio librario assume grande importanza anche per gli studiosi esterni e si decide pertanto di aprirla al pubblico e dotarla di una sede idonea negli edifici della nuova Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, inaugurata nel 1959. Il continuo aggiornamento attraverso acquisti, doni e proficui scambi, mediante i quali si mantengono costantemente le relazioni con numerosi enti italiani e stranieri, ne fa una delle più importanti biblioteche italiane nel settore.
Così, ancora oggi, recita testualmente la descrizione della principale biblioteca d’arte a Torino. Un patrimonio curato, sviluppato e arricchito nel corso di decenni che si lega indissolubilmente alla storia di una fra le più importanti istituzioni culturali cittadine. Non semplicemente una biblioteca come molte, ma regesto/palinsesto di una storia, un’evoluzione del gusto e degli orientamenti di una città che ha saputo – fin dalla seconda metà del XIX secolo e sopratutto dalla metà degli anni cinquanta – qualificarsi quale prezioso strumento di studio, lavoro e accompagnamento a quella sempre più vasta disciplina che è il campo degli studi artistici-visuali. Come in tutti casi di importanti istituzioni artistiche, la biblioteca ne incarna l’anima più profonda, spirito e carattere che procede di pari passo nella costituzione e costruzione di una precisa identità culturale. Non c’è museo in Francia, Germania o Inghilterra che non rechi con sé e le proprie variegate collezioni anche una biblioteca: l’importanza, per non dire la centralità, di una simile entità non è semplice merce di scambio da potersi spostare, ricollocare e barattare come se si trattasse di una zavorra.
L’inestimabile patrimonio che fino ad ora è stato garantito e tutelato, anche in mezzo a drastiche e inopinate iniziative (che già si erano presentate un paio di anni addietro), è ora in serio pericolo e con esso quel tessuto di laborioso e quotidiano impegno che le professionalità di tante persone hanno sempre garantito.
Non lasciamo che un simile patrimonio venga inscatolato e messo in cantina.
La biblioteca della Galleria d’arte moderna e contemporanea deve restare là dove è nata ed è cresciuta.”
Sulla loro pagina web troverete i nomi di tutti coloro che hanno sottoscritto queste parole dimostrando vicinanza e sensibilità alla causa.
Chiunque fosse interessato a sottoscrivere questa lettera può comunicare il suo nome tramite indirizzo email (storicidellarte@gmail.com) o tramite messaggio privato alla pagina facebook Studenti di Storia dell’Arte di Torino.
Samuele Maritan
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