Verrà inaugurato nel 2017, a Roma, il primo corso di laurea italiano in Chiropratica. Sarà proposto e organizzato dalla Life University di Marietta (Georgia) in collaborazione con l’Associazione Italiana Chiropratici e con l’Università degli Studi Link Campus University, che offrirà la propria sede a Roma come location del corso di laurea. Il corso di studi si
Verrà inaugurato nel 2017, a Roma, il primo corso di laurea italiano in Chiropratica. Sarà proposto e organizzato dalla Life University di Marietta (Georgia) in collaborazione con l’Associazione Italiana Chiropratici e con l’Università degli Studi Link Campus University, che offrirà la propria sede a Roma come location del corso di laurea.
Il corso di studi si compone di un triennio propedeutico, di materie di base, e quattro anni di chiropratica. La scuola è privata e il titolo conseguito sarà americano.
Cos’è in sintesi la Chiropratica? Si tratta di una medicina non convenzionale, il cui nome deriva dal greco kheir=mano e praktikos=azione. È una terapia che si basa sull’integrità del sistema nervoso, in quanto organo che controlla e coordina tutti gli altri sistemi del corpo umano. È stata fondata nel 1895 da Daniel David Palmer nello Stato americano dell’Iowa. Particolare attenzione è rivolta alla colonna vertebrale e al midollo osseo, le cui disfunzioni possono interferire con l’innata capacità intrinseca dell’organismo di guarirsi e mantenersi in salute.
La Chiropratica, secondo la definizione dell’OMS, è una professione sanitaria dedita alla diagnosi, al trattamento e alla prevenzione dei disturbi del sistema neuromuscoloscheletrico e degli effetti di tali disturbi sullo stato di salute generale. Fondamentali sono le tecniche manuali, che comprendono la correzione e la manipolazione articolare, con particolare attenzione alla sublussazione.
È il coronamento di un sogno – dichiara il dottor John Gordon Williams, presidente dell’Associazione Italiana Chiropratici – Life University porterà in Italia tutta la propria esperienza, che negli anni le ha consentito di divenire l’università più prestigiosa e qualificata nell’universo della chiropratica. Fino ad oggi per diventare Chiropratico era necessario emigrare all’estero per seguire i corsi universitari, oggi sarà possibile farlo nel nostro Paese. Il percorso di studi in tutto il mondo prevede almeno cinque anni di università. La ricaduta che avrà il corso di laurea sarà ampiamente positiva. Si pensi che solo negli Stati Uniti esercitano oltre 80.000 chiropratici, cioè un dottore ogni 4.000 abitanti. In Italia una simile proporzione porterebbe nell’arco di qualche anno ad avere alcune migliaia di professionisti qualificati, con una notevole e benefica ricaduta sulla salute pubblica e sull’occupazione.
In Italia l’art. 2 comma 355 della Legge del 24 dicembre del 2007 n. 244 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008) definisce la Chiropratica professione sanitaria primaria, istituendo il registro dei chiropratici, e recita puntualmente: È istituito presso il Ministero della Salute, senza oneri per la finanza pubblica, un registro dei dottori in chiropratica. L’iscrizione al suddetto registro è consentita a coloro che sono in possesso di diploma di laurea magistrale in chiropratica o titolo equivalente. Il laureato in chiropratica ha il titolo di dottore in chiropratica ed esercita le sue mansioni liberamente come professionista sanitario di grado primario nel campo del diritto alla salute, ai sensi della normativa vigente. Il chiropratico può essere inserito convenzionato nelle o con le strutture del Servizio sanitario nazionale nei modi e nelle forme previsti dall’ordinamento.
L’attuazione di tale articolo è ancor oggi disattesa, creando misunderstundings rispetto all’esercizio della professione, alla legittimità di professionisti formati all’estero e limitando il diritto della scelta di cura ai cittadini che vorrebbero affidarsi a tale medicina.
L’istituzione di tale corso di laurea sicuramente portare nuova linfa al dibattito sulle medicine non convenzionali in Italia, e solleciterà chi di dovere a ridiscutere lo status quo nel bel paese di tale sapere antropologico di cura e delle altre otto definite medicine non convenzionali dalla Direttiva di Terni del 18 maggio 2002 della FNOMCeO (fnomceo-medicinenonconvenzionali).
Annunziato Gentiluomo
[Fonti delle immagini: isokinetic.com, chiro-lab.it, senzaeta.it, chirosport.it]
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