Il countdown è iniziato, domani al Palasport Alpitour di Torino vi sarà la grande cerimonia di apertura del Salone del Gusto e di Terra Madre. Tremila delegati delle comunità del cibo di tutto il mondo si sono dati appuntamento qui a Torino, e alcuni di loro porteranno le loro testimonianze e il loro racconto delle
Il countdown è iniziato, domani al Palasport Alpitour di Torino vi sarà la grande cerimonia di apertura del Salone del Gusto e di Terra Madre. Tremila delegati delle comunità del cibo di tutto il mondo si sono dati appuntamento qui a Torino, e alcuni di loro porteranno le loro testimonianze e il loro racconto delle sfide e dei successi della rete di Terra Madre, che quest’anno compie già 10 anni. Albania, Mali, Giappone, Bolivia, Egitto… e così via.
Il racconto, il cibo come esperienza di vita e veicolo di storia, di una narrazione individuale e soprattutto collettiva, questo è uno degli aspetti di Terra Madre che più mi ha colpita e affascinata, da sempre. Un aspetto che si concretizza ancora di più nell’iniziativa collaterale che prende il nome di Lingua Madre, dedicato ai racconti di donne straniere in Italia. Lunedì 27 presso il Salone del Gusto avrà luogo la conferenza “Narrare il cibo, creare legami” alla presenza dell’ideatrice del concorso Daniela Finocchi e della vincitrice della sezionespeciale Slow Food-Terra Madre Ramona Hanachiuc.
In Pizza Carignano è intanto allestita la mostra dedicata a Terra Madre dal grande fotografo Oliviero Toscani. L’artista ha puntato l’obiettivo sui prodotti dei Presìdi Slow Food e sui volti ritratti nei suoi viaggi, per una mostra che è anch’essa un formidabile racconto.
Il Salone del Gusto apre nuovamente le sue porte con la consueta attenzione alle famiglie e ai bambini, all’aspetto educativo, all’ambiente, alla salute, alle persone con esigenze speciali, per diventare un luogo di incontri davvero per tutti.
Per la prima volta il Salone del Gusto e Terra Madre ospiteranno un’importante delegazione di migranti, in tutto 102 rappresentanti, uomini e donne età media di 37 anni, di 19 comunità differenti. L’idea è quella di invitare gli immigrati che fanno parte delle comunità maggiormente numerose in Piemonte per raccontare il contributo che queste persone danno alla filiera alimentare italiana, lavorando nelle vigne, nelle malghe, nelle botteghe artigiane, nei ristoranti.
Come sempre il cibo non è solo ciò che si mangia ma anche ciò che si beve, e quindi accanto a Slow Food abbiamo Slow Wine. Un filone dedicato al vino, come è giusto che sia in una terra così legata a esso come il Piemonte. La filosofia è la stessa di Slow Food, ovvero buono, pulito e giusto. In programma una serie di appuntamenti e degustazioni all’interno della manifestazione, compresa la presentazione della preziosa guida Slow Wine 2015.
Sul red carpet del Salone, infine, passeranno come sempre personaggi di rilievo. Quest’anno avremo, tra gli altri, Luca Mercalli, Lapp Pistelli, Maurizio Martina, Giuseppe Sala che parlerà di Slow Food a Expo 2015, Danielle Nierenberg, Maurizio Pallante, Gianluca Galletti, Alice Waters, Myrna Cunningum (Forum permanente delle Nazioni Unite per i Popoli indigeni), Don Lugi Ciotti, Woody Tash (fondatre di Slow Money), chef stellati italiani e internazionali e molti altri ancora tra personaggi del mondo della cultura e delle istituzioni.
Il programma è ricchissimo, le esperienze e gli incontri da fare sono tanti e chi ci è stato (anche qualcuno di noi) assicura che ne vale davvero la pena. Noi ci saremo per raccontarvi anche attraverso i nostri occhi un pezzo di quanto accadrà.
Chiara Trompetto
[Fonte delle immagini: salonedelgusto.it, concorsolinguamadre.info]
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