“Riserve urbane”, un progetto di arte pubblica a Marostica. Un percorso dedicato alla rigenerazione delle aree verdi, in omaggio ai 400 anni del botanico marosticense Prospero Alpini. Sono stati da poco pubblicati il bando per gli artisti e il programma del seminario. Dopo il successo avuto lo scorso anno da parte del progetto “La cultura alza le serrande”
“Riserve urbane”, un progetto di arte pubblica a Marostica. Un percorso dedicato alla rigenerazione delle aree verdi, in omaggio ai 400 anni del botanico marosticense Prospero Alpini.
Sono stati da poco pubblicati il bando per gli artisti e il programma del seminario.
Dopo il successo avuto lo scorso anno da parte del progetto “La cultura alza le serrande” e della mostra finale “20 in Tempesta”, con più di 40 persone coinvolte nella creazione dell’evento e 1500 visitatori, torna a Marostica l’innovativo progetto culturale che, attraverso l’arte e il riuso temporaneo degli spazi abbandonati, punta ad attivare processi di rigenerazione urbana.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Marostica, la nuova edizione si intitola “Riserve urbane” e prende spunto dallo spirito scientifico e attento alla bontà della natura dell’illustre medico e botanico marosticense Prospero Alpini (Marostica, 1553 – Padova, 1616) del quale ricorrono i 400 anni dalla morte. L’intero percorso e il lavoro degli artisti saranno infatti focalizzati sulle aree verdi di Marostica: parchi, giardini, prati, ma anche aree di risulta, interstizi, margini dimenticati, saranno oggetto di studio, analisi e interazione, con l’obiettivo di coltivare la biodiversità naturale, la bellezza ma anche le relazioni tra persone.
“È con grande convinzione che proponiamo la nuova edizione di questo progetto di pratiche artistiche partecipative e site specific” commenta l’assessore alla cultura Serena Vivian “un modo dirompente e innovativo per avvicinare le persone all’arte contemporanea, ma anche un invito concreto alla cittadinanza attiva, con interventi che incideranno nella coscienza e nel sentire comune. Perché il “fare cultura” non resti appannaggio di pochi, ma diventi un’azione concreta e condivisa, un invito a prendersi cura con responsabilità del contesto in cui viviamo”.
Il progetto è aperto a tutti. Ci sarà una prima fase, che prevede un ciclo di 8 incontri di approfondimento a carattere formativo, cui farà seguito il workshop, che vedrà artisti (selezionati tramite bando), curatori e altre figure legate all’organizzazione di un evento di arte contemporanea, lavorare in stretta sinergia fino alla mostra finale prevista per il mese di luglio.
Afferma la curatrice Silvia Petronici: “Non siamo alla ricerca di artisti affermati, ma piuttosto di persone che dimostrino sensibilità e competenza rispetto ai temi e alle modalità proposte, che abbiano voglia di mettesi in gioco, che amino il confronto e che sappiano adattare i propri progetti artistici agli ambienti, agli spazi e alle circostanze materiali e simboliche dei luoghi”.
Gli artisti selezionati potranno adottare i più svariati mezzi espressivi, compresi azioni e interventi di arte partecipativa, avranno un affiancamento costante da parte del curatore e del gruppo di lavoro e vedranno coperti i costi di produzione delle opere.
La prima fase del progetto vedrà la partecipazione di relatori ed esperti che forniranno spunti, idee, analisi e strumenti fondamentali per il prosieguo del percorso. I temi affrontati nel corso del seminario andranno dalle geografie emozionali alla rigenerazione territoriale, dalla permacultura all’arte pubblica, dall’estetica del dono al concetto – mutuato dal paesaggista francese Gilles Clément – di giardinaggio planetario, per arrivare infine alle pratiche artistiche site specific.
Si comincia venerdì 15 aprile (Chiesetta San Marco, ore 20.30) con una serata, ad ingresso gratuito, organizzata in collaborazione con il Centro studi Prospero Alpini, dedicata all’illustre medico e botanico marosticense attraverso la relazione di Massimo Rinaldi, docente di Storia all’Università degli studi di Padova.
La seconda fase di workshop vedrà gli artisti selezionati lavorare a fianco di un gruppo di cittadini che potranno approfondire – seguiti da dei tutors– i ruoli, le competenze e le professionalità legate all’ideazione, produzione, comunicazione e gestione di un evento culturale. Al percorso teorico segue, quindi, una parte operativa di grande valore didattico. Si tratta di un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva che punta a coinvolgere le persone attraverso il linguaggio poetico dell’arte: un modo per iniziare a prendersi cura del (proprio) paesaggio e a sentirne la responsabilità.
“Riserve urbane” è un progetto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Marostica ideato e realizzato da Mirco Corato, Elisa Geremia, Silvia Petronici, Antonio Zarpellon e Martin Verdross, con il sostegno di Fondazione Banca Popolare di Marostica, Etra, Bios, Banca di Credito Cooperativo Quinto Valle Agno, Osteria la Madonnetta, Farmacia Riello, COOP Consumatori Marostica, Green House, Agriturismo Ca’ Tres, AZEROprint, Emporio Generale, Garden Tres, Panificio Tomasi.
Il termine per l’iscrizione al bando della selezione degli artisti è il 10 aprile 2016.
Il bando è disponibile sul sito www.riserveurbane.it
Il termine per l’scrizione al seminario, aperto a tutti, è il 15 aprile 2016.
Modulo disponibile sul sito www.riserveurbane.it
Iscrizione on line o consegna a mano alla Biblioteca Civica P. Ragazzoni, via Cairoli, 4 –Marostica (VI).
Costo di partecipazione
fase A – tutte le 8 conferenze: 50 euro (agli studenti sarà applicato uno sconto del 30%)
fase A1 – primo blocco di 4 conferenze; oppure fase A2 – secondo blocco di 4 conferenze: 25 euro
fase B – per chi intenderà proseguire con la partecipazione al workshop: 20 euro
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonte delle immagini: pagina facebook riserve urbane]
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