La città di Alba è sempre più città della Poesia, oltre che del tartufo, del buon cibo e del buon vino. Torna infatti, dopo il successo della prima edizione dello scorso anno, l’Alba Poetry Slam (ve ne avevamo parlato qui). Il collettivo di scrittura creativa Chiamatemi Ismaele, in collaborazione con la Cooperativa “Orso” e il
La città di Alba è sempre più città della Poesia, oltre che del tartufo, del buon cibo e del buon vino.
Torna infatti, dopo il successo della prima edizione dello scorso anno, l’Alba Poetry Slam (ve ne avevamo parlato qui).
Il collettivo di scrittura creativa Chiamatemi Ismaele, in collaborazione con la Cooperativa “Orso” e il centro giovani H-Zone che ospiterà l’evento, ha radunato poeti provenienti non solo dal Piemonte, che si sfideranno in due serate, sabato 25 febbraio e sabato 28 aprile.
Per la prima serata si metteranno alla prova Dario Sagi, Ed Warner, Laura Bonfiglio, Pietro Benso, Romano Vola e Gaetano Cuffari.
Sarà il pubblico a decretare chi passerà il turno e chi no. Le regole sono semplicissime: tre minuti per ogni contendente, un girone di qualificazioni e un girone finale a eliminazione diretta. La competizione albese, inoltre, è valevole per la LIPS – Lega Italiana Poetry Slam, che porterà i vincitori dei tornei locali e regionali a un grande evento nazionale. Ovviamente il vincitore di Alba sarà decretato solamente dopo secondo round, il 28 aprile, e parteciperà alle finali regionali che si terranno a Torino nel mese di maggio.
Sul sito del Poetry Slam trovate il regolamento completo, ma ne riportiamo qui i tre punti centrali, che riassumono lo spirito di questa singolare sfida.
4. I testi performati o letti dovranno essere scritti di proprio pugno.
5. I testi possono trattare qualsiasi soggetto e comporsi in qualsiasi stile purché non comporti l’utilizzo di acluno strumento scenico se non la PAROLA e la gestualità.
6. La giuria è popolare ed estratta a sorte o scelta tra il pubblico dai conduttori dello slam. È incompatibile con lo slam qualsiasi giuria “tecnica” di addetti ai lavori. La giuria è chiamata a considerare e condensare nel suo voto sia la qualità del testo che gli aspetti performativi di messa in voce del testo. Il voto della giuria è insindacabile.
La comunità di poeti che partecipano agli slam sta crescendo, e anche il suo pubblico, e il successo dell’evento di Alba lo dimostra pienamente.
Fu il poeta statunitense Marc Smith a dare vita al primo slam, nel 1986 a Chicago, presentandolo con queste parole: “la poesia non è fatta per glorificare il poeta, essa esiste per celebrare la comunità; il punto dello slam non sono i punti, il punto è la poesia“.
Se vi è venuta voglia di partecipare o anche solo di andare ad assistere a una delle due serate trovate tutte le informazioni sul sito albapoetryslam.tumblr.com/contatti
Se amate la poesia, fidatevi, non resterete delusi: uno slam, al di là della competizione, è veramente la celebrazione della poesia nel suo senso più autentico e viscerale, nel suo essere strumento espressivo e condivisione di emozioni.
Chiara Trompetto
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