Mentre i Giochi scivolano via un giorno dopo l’altro fra piscine verdi e dita alzate (per scaramanzia per carità!) e gestacci polacchi in salsa volley, la giornata di ieri ha regalato all’Italia un bronzo nel canottaggio con Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo nel due senza. Una soddisfazione dalla barca che non ti aspetti, assemblata
Mentre i Giochi scivolano via un giorno dopo l’altro fra piscine verdi e dita alzate (per scaramanzia per carità!) e gestacci polacchi in salsa volley, la giornata di ieri ha regalato all’Italia un bronzo nel canottaggio con Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo nel due senza. Una soddisfazione dalla barca che non ti aspetti, assemblata poco più di venti giorni fa per le note vicende, un salto nel buio per agguantare una medaglia che mancava all’Italia dai Giochi Olimpici di Londra nel 1948 (Felice Fanetti e Bruno Boni, ndr).
Per il resto è stata la giornata dei podi mancati con tre quarti posti, nel canottaggio con il due di coppia e il quattro senza, mentre ai piedi del podio rimane anche la tiratrice Petra Zublasing nella finale della carabina da 50 metri da tre posizioni.
Nel tennis impresa sfiorata da Fabio Fognini che, contro il campione olimpico e numero 2 del mondo Andy Murray, ha gestito anche un notevole vantaggio, ma poi si è fatto recuperare.
Difficile il percorso del beach volley dove le squadre italiane regalano spettacolo e raccolgono l’entusiasmo del pubblico, ma la strada è tutta in salita, compresa la beffa degli ottavi dove Ranghieri e Carambula incroceranno Nicolai e Lupo.
Percorso netto, invece, per il volley maschile che, dopo la terza vittoria consecutiva, aspetta il Brasile.
E poi gli altri, le altre storie. Le 26 medaglie olimpiche di Phelps (4 ori solo a Rio e 22 ori in tutto) che domina di nuovo i 200 misti, specialità solo sua ininterrottamente da Atene 2004. Il secondo oro di Simone Biles nella ginnastica artistica femminile (dodicesima Carlotta Ferlito e quindicesima Vanessa Ferrari), di cui racconteremo ancora. Quindi il meraviglioso primo oro per le isole Fiji. Il piccolo arcipelago dell’Oceania vince la finale di rugby a sette (sport che mancava dai Giochi da 92 anni, ndr) battendo la Gran Bretagna 43/7. Dopo la bandiera europea sventolata dalla nostra Elisa Di Francisca, toccante il segno di rispetto degli atleti figiani che, nel ricevere la medaglia, si sono inchinati alla principessa Anne, battendo le mani tre volte. Una dimostrazione di riverenza nei confronti della figlia di Elisabetta II, regina del Regno Unito.
Cose così.
Elena Miglietti
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