Emozioni in campo e fuori al Palasport locrese, per un turno di campionato diverso dalle altre. Una giornata che, omaggiando la ricorrenza annuale dedicata al gentil sesso, vede al palazzetto il pubblico delle grandi occasioni. Prima del match, spettacolo con flashmob a tema ad opera di ballerini e ballerine, grandi e piccoli, della Scuola di Danza
Emozioni in campo e fuori al Palasport locrese, per un turno di campionato diverso dalle altre. Una giornata che, omaggiando la ricorrenza annuale dedicata al gentil sesso, vede al palazzetto il pubblico delle grandi occasioni.
Prima del match, spettacolo con flashmob a tema ad opera di ballerini e ballerine, grandi e piccoli, della Scuola di Danza Voci di Primavera dei maestri Sara e Franco Bennici. Giornata di sensibilizzazione anche con l’Associazione Gadco, sul campo per diffondere la cultura della donazione. Infine, la riproposizione della mostra fotografica di Cinzia Lombardo Questa partita la vinciamo. No alla violenza sulle donne: mostra originale esposta proprio ieri a Roma durante la partita del cuore di calcio femminile. Una splendida overture.
Partenza shock per le calabresi. Bastano soli 30 secondi all’estro di Sanchez per firmare il vantaggio ospite bruciando Ceravolo. Le ragazze di Ferrara, però, non demordono. Attraverso il proprio gioco, tenendo una difesa attenta in fase di non possesso, cercano diarginare lo strapotere del Real Statte, fresco vincitore della Coppa nazionale.
Il copione non sembra mutare. Lo Statte in attacco, il Locri a contenere e a ripartire, sempre con palla a terra e trame di gioco che portano ad affacciarsi di tanto in tanto dalle parti di una Margarito troppo poco impegnata.
Al settimo del primo tempo poi, grande accelerata di Dalla Villa, altro errore della difesa amaranto e raddoppio ospite. La partita scivola via nel silenzio del Palasport, ma il Locri non demorde. Rimanendo sempre in partita non si lascia mai sottomettere dalla squadra di Marzella.
A due minuti e mezzo dalla fine del primo tempo, una gran bella giocata di squadra genera un’occasionissima sui piedi di Federica Marino, che con la sua classe inventa un goal che fa esultare di gioia il numeroso pubblico accorso al Palazzetto. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 1-2 per la squadra pugliese.
Il secondo tempo inizia come il primo. Partenza spedita delle ragazze di Marzella e rete del bomber Azevedo dopo un minuto e mezzo di gioco. L’amarezza per il goal preso è tanta, eppure Borello & Co. affrontano la gara con più coraggio, offrendo così bel gioco agli spettatori. Non si vuole essere vittime sacrificali. La volontà di giocarsela faccia a faccia c’è. Contro le campionesse è Beita a prendere per mano la squadra offrendo giocate di lustro e temperate.
Arriva al sesto un calcio di rigore: fallo di mano in area di Dalla Villa. Sul dischetto si presenta Marino, che in gran giornata e col piede caldo si esibisce in un piazzato millimetrico che riaccende le speranze delle calabresi.
La partita prende maggiormente vigore. Il Locri rischia più volte il 3-3, ma Beita, Rovito e soprattutto Sabatino si devono arrendere al portiere italiano più forte del momento, che si conferma in gran forma dopo le super parate delle Final Eight.
Al decimo della ripresa, svarione difensivo delle amaranto che mandano Dalla Villa 1 vs 1 contro Ceravolo, che fuori area stende il fenomeno pugliese venendo espulsa. Anche in inferiorità numerica, la squadra tiene bene il campo e non subisce il gol nei due minuti di penalità che precedono l’entrata tra i pali di Modestia.
Subito pronta a ottimi interventi che le valgono gli applausi dei propri sostenitori, il portiere di casa Locri si deve purtroppo arrendere a un diagonale della Dalla Villa, che s’inventa la giocata dal nulla e sfrutta una piccola deviazione della Marino per spiazzare il numero 23 amaranto. Sono quattro le rete per lo Statte. I tre punti sono al sicuro. 4 a 2 per il Real.
Nonostante la meritata sconfitta, lo Sporting esce dal campo a testa alta, conquistando matematicamente il posto nella serie A d’èlite della prossima stagione con ben quattro turni d’anticipo. Il dare tutto, il peccare per i pochi cambi a disposizione del Mister e per alcuni errori (troppo) banali sono più che sufficienti per emozionare il pubblico.
Un pubblico, quello del Palasport, sempre più gravido di applausi.
Giuseppe Parasporo
[Fonti delle immagini: sportinglocri.com]
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