Ieri a Taormina Carmen offre il petto al pugnale di Don José, la donna non rinuncerà mai alla sua libertà. La sequenza finale concepita da Enrico Castiglione è di quelle che non si dimenticano. Ed Elena Maximova è un’interprete superba che si staglia contro i muri della “plaza de toros”. Così al Teatro Antico di
Ieri a Taormina Carmen offre il petto al pugnale di Don José, la donna non rinuncerà mai alla sua libertà. La sequenza finale concepita da Enrico Castiglione è di quelle che non si dimenticano. Ed Elena Maximova è un’interprete superba che si staglia contro i muri della “plaza de toros”. Così al Teatro Antico di Taormina l’opera lirica diventa un film in diretta.
Quindici minuti di applausi finali hanno salutato il nuovo allestimento del capolavoro di Georges Bizet che ha aperto al Teatro Antico la quarta edizione del Taormina Opera Festival, ormai consolidato a livello internazionale come una delle manifestazioni più importanti, grazie alla qualità degli allestimenti e al prestigio degli artisti.
Un successo che travalica i confini del palcoscenico millenario. Carmen è infatti andata in scena in anteprima (sarà replicata in numerose recite ad agosto) con la regia e le scene di Enrico Castiglione, artista di fama internazionale, che ha firmato anche la regia cinematografica della trasmissione in diretta via satellite in oltre trecento sale cinematografiche di ben trentasei paesi. Accanto ai 4000 spettatori che hanno decretato il pienone del teatro classico, si calcola che oltre 90000 l’abbiano vista sul grande schermo.
Un autentico evento multimediale, l’unico spettacolo lirico dell’estate ripreso e trasmesso nei cinema in
diretta via satellite nei vari continenti grazie a Rising Alternative, come ormai avviene a Taormina fin dal 2011, con la regia teatrale e cinematografica dello stesso Castiglione, il solo in Italia a creare film d’opera in diretta realizzandone contemporaneamente la regia teatrale, le scene e la regia cinematografica. Perché è un vero e proprio film quello che Enrico Castiglione ha realizzato in diretta con ampio dispiegamento di forze, trasformando il Teatro Antico di Taormina in una sorta di set cinematografico, con ben 12 camere in alta definizione e suono dolby surround. In Italia è stato visto sugli schermi dei 36 cinema di The Space.
Grazie all’impegno della Fondazione Taormina Festival e del Festival Euro Mediterraneo, in collaborazione con la sezione “Musica & Danza” di Taormina Arte, il Taormina Opera Festival offre ogni estate una programmazione originale e soprattutto esclusiva con nuovi allestimenti operistici concepiti, disegnati e realizzati appositamente per la cavea più suggestiva dell’età classica. E la stagione lirica a Taormina si identifica con il maestro Enrico Castiglione, applaudito in tutto il mondo, sia per le spettacolari messinscene teatrali, sia per il taglio prettamente cinematografico delle regie televisive. Al suo fianco Sonia Cammarata, compagna di lavoro e di vita, si è confermata raffinata costumista capace di reinventare il costume storico con un’originalità di riconosciuto impatto.
Per questa nuova produzione, come abbiamo avuto modo di affermare, Enrico Castiglione ha concepito una scenografia di migliaia di mattoni che, come le passioni e i sentimenti, mutano posizione di scena in scena, in un gioco geometrico che rispecchia la mutevolezza dell’animo umano, rappresentato in primis da Carmen che si innamora di Don José senza amare, in una dimensione effimera che la condurrà presto ad innamorarsi di un altro uomo e di restare vittima della gelosia… e come i sentimenti e le passioni possono cambiare, ecco che anche la scenografia immensa costruita per Taormina cambiava via sotto gli occhi degli spettatori con una semplicità ma anche con una consistenza che ha emozionato e coinvolto la platea.
In tale allestimento di innovativa concezione, con grande evidenza si è imposto anche il versante musicale. Nel ruolo del titolo il mezzosoprano russo Elena Maximova che, grazie alla splendida vocalità e all’indubbio fascino, ha sedotto il pubblico della Perla dello Jonio dopo avere conquistato i maggiori teatri del mondo, proprio nelle vesti della fatale sigaraia di Siviglia.
Nel personaggio di Don José, l’aitante tenore cileno Giancarlo Monsalve ha trovato biunivoca consonanza tra smalto timbrico e recitazione. In quello di Escamillo emergeva il fascinoso baritono Michael Bachtadze dalla fluida linea di canto. A tratteggiare un delicato ma coraggioso ritratto di Micaela pensava il soprano Joanna Parisi. Nel cast ancora il basso Gianluca Lentini (Zuniga), il baritono Giovanni di Mare (Morales), il mezzosoprano Irene Molinari (Mercedes), il soprano Madina Kabeli (Frasquita), i tenori Federico Cavarzan (Dancairo) e Giuseppe Distefano (Remendabo).
L’Orchestra Sinfonica Taormina Opera Festival è stata diretta con belle sonorità e nuance di colori da Myron Michailidis, uno dei principali direttori d’orchestra greci. Il Coro Lirico Siciliano, istruito da Francesco Costa, ha unito alla sicura vocalità la presenza scenica. Coinvolgente Il corpo di ballo sulle coreografie di Sarah Lanza. Il Coro di voci bianche “Progetto suono” di Messina era diretto da Agnese Carrubba.
Carmen inaugura così al Teatro Antico di Taormina una programmazione lirica quest’anno tutta all’insegna della Città di Siviglia, che si concluderà il 14 agosto mettendo in scena contemporaneamente i tre più importanti capolavori operistici ambientati nella capitale andalusa, ovvero “La Trilogia di Siviglia”: Carmen (15 luglio, 1, 7, 10, 13 agosto), Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (4, 9 e 12 agosto) e Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (8, 11 e 14 agosto), in tre nuove produzioni che si avvarranno di cast di alta qualità.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
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