Il 2 gennaio 2016 a Siderno (RC), presso la sede del Centro di Assistenza Oncologica, sita in via Mediterraneo 10/14, si è siglato l’accordo tra l’A.C.P.S. Zehyria, attraverso il suo legale rappresentante Annunziato Gentiluomo, l’A.C.S.D. ArtInMovimento, nella persona del Segretario Chiara Trompetto, l’Associazione Salvamento Locride Mare, nella figura del direttore territoriale Giuseppe Pelle, e il
Il 2 gennaio 2016 a Siderno (RC), presso la sede del Centro di Assistenza Oncologica, sita in via Mediterraneo 10/14, si è siglato l’accordo tra l’A.C.P.S. Zehyria, attraverso il suo legale rappresentante Annunziato Gentiluomo, l’A.C.S.D. ArtInMovimento, nella persona del Segretario Chiara Trompetto, l’Associazione Salvamento Locride Mare, nella figura del direttore territoriale Giuseppe Pelle, e il Centro di Assistenza Oncologica suddetto mediante la sua coordinatrice delegata Emiliana Flamingo, per dare l’avvio al Progetto Reiki e Oncologia.
Si tratta della prima realtà calabrese che introduce una disciplina bionaturale, quale è il Reiki, fra i propri servizi per tutti i malati oncologici che lo richiedessero.
Il Progetto Reiki e Oncologia prevede che gli operatori Reiki delle associazioni Zephyria e ArtInMovimento offrano gratuitamente presso la sede distaccata di Siderno quattro ore di trattamenti settimanali indirizzati a malati oncologici, secondo le priorità decretate dalla coordinatrice del Centro di Assistenza Oncologica. In principio opereranno Miriam Lacopo e Manuela Romeo, in attesa del coinvolgimento di altri operatori.
Rientra nel Progetto Reiki e Oncologia un corso di formazione di una giornata per operatori Reiki, organizzato dalle Associazioni Zephyria e ArtInMovimento e curato dal proprio docente Annunziato Gentiluomo, presso la sede del Centro di Assistenza Oncologica di Siderno, per affinare la tecnica e ben indirizzarla ai soggetti oncologici.
Inoltre si prevede il monitoraggio dei risultati della pratica Reiki sui tali malati attraverso la compilazione di un questionario anonimo, elaborato dalle parti in questione e sottoposto della coordinatrice delegata del Centro di Assistenza Oncologica di Siderno. Dopo il primo anno di collaborazione, si discuteranno all’interno di un Convegno i risultati elaborati dalla raccolta dati effettuata.
Siamo felici di poter offrire ai nostri “compagni di viaggio” anche questo utile e benefico supporto, privo di qualsiasi effetto collaterale. In prima persona l’ho provato e mi sono sentita sostenuta, accompagnata e compresa, Ho vissuto un’esperienza luminosa e rigenerante soprattutto da un punto di vista mentale ed emotivo che non vedo l’ora di ripetere e di far sperimentare ad altri nella mia condizione, dichiara Emiliana Flamingo.
Era tanto tempo che cercavamo di poter portare il Reiki, disciplina nella quale abbiamo investito anni di formazione e risorse, in un contesto di aiuto importante, come può essere quello oncologico. Senza mai sostituirsi alla pratica medica, il Reiki e noi che lo pratichiamo, vogliamo solo affiancarci alle cure tradizionali nella presa in carico “olistica” del malato, concentrandoci sulla persona e non sulla malattia, e nutrendo la salute e il positivo che ciascuno di noi ha, afferma Annunziato Gentiluomo.
Mi preme sottolineare che il Reiki è già utilizzato più diffusamente all’estero, ma non mancano progetti sperimentali anche in Italia, nel supporto ai malati oncologici. Nel complesso è risultato efficace “per migliorare il benessere, il relax, il sollievo dal dolore, la qualità del sonno e ridurre l’ansia”, citando il sito del National Center of Biotechnology Informations/PubMed – USA, aspetti che non vanno trascurati. Inoltre benefici si sono riscontrati anche in campo pediatrico, geriatrico e psichiatrico, precisa Chiara Trompetto.
Il trattamento Reiki influisce positivamente sia come aiuto psicologico nell’affrontare l’iter di terapie, stati d’ansia e depressione, sia come supporto integrativo alla terapia del dolore. Inoltre è una magnifica esperienza trattare le persone giacché hai immediatamente un ritorno fortissimo, frutto della grandezza di questa disciplina olistica, chiarisce Miriam Lacopo.
Questa magnifica disciplina oggi si affianca alle cosiddette cure palliative ed è utilizzata come supplemento della terapia convenzionale su pazienti che stanno ricevendo un trattamento farmacologico. Dopo il trattamento c’è un effettivo senso di benessere diffuso in chi lo riceve e anche in chi lo pratica, sottolinea Manuela Romeo.
Il “Progetto Reiki e Oncologia” è frutto di una sinergia tra realtà associativa finalizzata a un obiettivo comune condiviso. Ribadisco l’importanza di una maggiore coesione anche con altri soggetti che sposano la nostra “mission” in quanto è solo insieme che si può essere il cambiamento che vogliamo vedere nel modo, parafrasando la celeberrima massima il grande Gandhi, conclude Giuseppe Pelle.
E non possiamo che riconoscere quanto di positivo un progetto come questo può portare su più livelli. Sicuramente potrebbe convertirsi in una leva di cambiamento culturale che forse la sanità italiana tutta e quella calabrese in particolare dovrebbero auspicare. Potrebbe rappresentare il progetto apripista di altri in tutto la regione calabrese o essere un modello di riferimento a cui ispirarsi. Sicuramente va a dare lustro in termini di innovazione alla Locride che più volte alza il capo esprimendo la propria bellezza e le proprie capacità, nonostante sussurri le proprie azioni e non abbia ancora la forza di urlarle. Inoltre si va a collocare in un ambito di ricerca medica molto stimolante, da cui esiti potremmo vederne veramente delle belle, in particolare per quanto riguarda la relazione col malato. E tutto senza controindicazioni, a costi bassi o nulli, in linea con un agire naturale ed eco-sostenibile.
Pietro Benzi
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