L’Italia del calcio torna a casa senza ct e senza presidente federale: sia Prandelli, sia Abete hanno comunicato le dimissioni irrevocabili dai loro rispettivi ruoli. È Prandelli a parlare per primo in conferenza stampa, assumendosi la responsabilità del fallimento del progetto tecnico, quindi si sofferma con amarezza sulle polemiche che si sono innescate dopo il rinnovo
L’Italia del calcio torna a casa senza ct e senza presidente federale: sia Prandelli, sia Abete hanno comunicato le dimissioni irrevocabili dai loro rispettivi ruoli. È Prandelli a parlare per primo in conferenza stampa, assumendosi la responsabilità del fallimento del progetto tecnico, quindi si sofferma con amarezza sulle polemiche che si sono innescate dopo il rinnovo del suo contratto:”Dal momento in cui ho rinnovato qualcosa è cambiato. Non so perché ma siamo stati considerati come un partito politico, quando sappiamo perfettamente che la federazione non prende soldi esclusivamente dallo Stato. Io non rubo i soldi dei contribuenti, non ho mai contrattato per il mio compenso e pago le tasse”.
Subito dopo di lui, il presidente di Federcalcio Giancarlo Abete comunica che tra venerdì e lunedì convocherà il Consiglio federale:”Vi parteciperò rassegnando le mie dimissioni irrevocabili. Spero che Prandelli ci ripensi: è stato fatto il massimo rispetto a quello che oggi è il nostro calcio, non dimentichiamoci i risultati di tutto rispetto di questa gestione, come il secondo posto all’Europeo e il terzo alla Confederation”.
E mentre la conferenza stampa volge al termine già si scatenano i pronostici per chi sarà il nuovo commissario tecnico della nazionale, fra i nomi emergono quelli di Mancini, Spalletti, Zaccheroni e Ranieri, che però ha appena firmato per allenare la nazionale greca.
Elena Miglietti
Fonte foto: [ansa.it]
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