Il progetto “Posto Occupato” è un’idea che ha preso vita con il continuo crescere del numero di violenze sulle donne. L’iniziativa, rivolta alle Istituzioni, Associazioni ed Enti, è stata recepita dall’AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) che da sempre è impegnata nella difesa di ogni tipo di discriminazione favorendo da anni campagne volte alla difesa
Il progetto “Posto Occupato” è un’idea che ha preso vita con il continuo crescere del numero di violenze sulle donne. L’iniziativa, rivolta alle Istituzioni, Associazioni ed Enti, è stata recepita dall’AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) che da sempre è impegnata nella difesa di ogni tipo di discriminazione favorendo da anni campagne volte alla difesa dei diritti civili e contro il femminicidio. Gli atti di violenza contro le donne non soltanto rappresentano una violazione dei diritti umani, con la privazione della loro libertà sia nella vita pubblica che nella vita privata, ma provocano ingenti sofferenze di natura fisica, sessuale e psicologica. Bisogna abbattere i pregiudizi fondati sull’idea dell’inferiorità della donna, eliminando quel modello contorto e stereotipato dei ruoli fra gli uomini e le donne, dichiara il Presidente Nazionale dell’AICS, On. Bruno Molea.
“Posto occupato” è partito il 29 giugno 2013 dall’anfiteatro della Villa Comunale di Rometta (ME), luogo di nascita di Maria Andaloro, ideatrice del progetto. La prima fila dell’anfiteatro è stata occupata da un paio di scarpe rosse, da un mazzo di chiavi, da una borsa, lì cristallizzati a testimonianza di un delitto.
In occasione della nobile manifestazione Locri in Movimento di oggi, 1 Agosto 2014, sul Lungomare Lato Sud di Locri per l’acquisto di un defribillatore semi-automatico da donare al Comune, durante la Lezione di SYMM (Stretching, Yoga, Meditazione e Mantra) del dott. Annunziato Gentiluomo, sarà riservato simbolicamente il “posto” a una donna che non può occuparlo a causa di una violenza subita.
Con egual spirito sarà riservato un “posto” nelle gare podistica e nella Fitwalking, a tutte quelle donne che non camminano più.
La speranza di “Posto occupato” è che il “contagio” si estenda anche alle altre realtà del territorio e non solo, le quali possano manifestare il loro sostegno e riservare un “posto” in memoria delle donne vittime di ogni forma di violenza.
“La nostra speranza è che, anche attraverso, questa campagna, si diffonda, tra le donne vittime di violenza, la consapevolezza che oggi, non sono più sole, che non saranno più giudicate o doppiamente colpevolizzate o emarginate per le atrocità che stanno subendo, che non c’è da vergognarsi ma da denunciare e liberarsi da quel male che le affligge, prima che sia troppo tardi” dichiarano gli organizzatori di Locri In Movimento.
Come redazione siamo vicini a questa campagna di sensibilizzazione e alla scelta degli organizzatori della manifestazione locrese di esprimerla simbolicamente all’interno di un evento sportivo.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
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