Quando il Sole giunge nel settore zodiacale del Sagittario fa la sua prima apparizione il pianeta Nettuno, fin qui invisibile. Onorare questo principio solitamente incute timore, per il suo simbolismo connesso alla metamorfosi, alla visionarietà idealistica, ma anche all’illusione. Nettuno scuote dalle fondamenta il solido edificio dell’Io, ne destabilizza le certezze, contrasta – in una
Quando il Sole giunge nel settore zodiacale del Sagittario fa la sua prima apparizione il pianeta Nettuno, fin qui invisibile. Onorare questo principio solitamente incute timore, per il suo simbolismo connesso alla metamorfosi, alla visionarietà idealistica, ma anche all’illusione. Nettuno scuote dalle fondamenta il solido edificio dell’Io, ne destabilizza le certezze, contrasta – in una parola – l’energia del plesso solare, faticosamente costruita nei primi segni. Tuttavia la complessità del Sagittario si rivela – in contrasto con lo sfondo acquoso di un Nettuno proteiforme – nel suo glifo, stilizzazione dell’antica rappresentazione del Centauro armato di arco.
Il Centauro, metà uomo e metà cavallo, rappresenta certamente la lotta tra la natura umana e la natura animale, ma sarebbe banalizzante attribuire questo valore solo al segno del Sagittario, giacché tutta la corsa intorno alla Ruota dello Zodiaco da parte dell’intera umanità altro non è che questo sforzo di integrare il dualismo che ci caratterizza nella nostra essenza più profonda. In Sagittario però questa lotta si colora di una nuova energia, in quanto il Centauro qui simboleggia nella sua metà inferiore la forza del plesso solare e nella metà superiore colui che usa la forza del Le-Fatiche-di-Ercole plesso. Ma quale tipo di forza il Sagittario esattamente usa? E a quale scopo? La luce del Giorno è ormai sconfitta, la forza individualistica ha ceduto il passo a quella collettiva e sociale, ed è proprio dalla rete di scambi sociali che Sagittario ricava il proprio potere. Come spiega Dane Rudhyar nel volume I segni astrologici come ritmo della vita, il Centauro lancia le frecce verso l’alto con un’angolazione di 45°, simbolo della massima mobilitazione di energie. La forza sociale deve trovare una dimensione spirituale di elevazione, una dimensione propriamente religiosa. E il Sagittario organizza i rituali, gestisce – quasi a livello procedurale e gestionale – l’idealismo collettivo, talvolta con una parvenza di arroganza che altro non è se non lo sforzo mimetico di mettere in scena una forza individualistica che di fatto non esiste più, completamente dispersa nella marea della collettività: così il facondo Giove, verboso ed espansivo, entra in rapporto dinamico con la profondità confusa di Nettuno.
La fatica di Ercole che Alice A.Bailey associa al segno del Sagittario è l’uccisione degli uccelli del lago Stinfalo. Qui l’eroe, che rappresenta il Discepolo Mondiale in cammino verso il centro energetico di assorbimento (la “casa del Padre” biblica), si trova di fronte ad una moltitudine di sgradevoli uccelli gracchianti, dal becco di bronzo, affilato come una spada. Dopo aver provato ad ucciderli con le frecce e a catturarli con le trappole, Ercole escogita un piano originale, frutto di una mente dal pensiero divergente e creativo: con dei piatti d’ottone, ovvero con grossi sonagli bronzei, produce un suono stridente insopportabile e alla fine la dissonanza mette in fuga gli orribili uccelli. Torna così il silenzio sulla palude.
La prova di Sagittario è possibile perché stata compiuta prima quella di Scorpione. Dopo la caduta dell’illusione, al di là della fitta coltre di forme pensiero finalmente svuotate e svanite, è possibile vedere la meta, avverte il Maestro Tibetano. Smettendo di costruire pensieri su pensieri, si può imparare semplicemente ad essere. Anticamente il Sagittario era chiamato il segno del silenzio. Controllare pensiero e parola era del resto una prova preliminare obbligatoria per accedere ai Misteri. Nel silenzio, la crisalide diviene farfalla.
Ne Le-Fatiche-di-Ercole di Alice A. Bailey si legge che nello zodiaco vi sono tre segni molto benefici che portano con sé dei doni: l’Ariete porta il dono della vita, il Leone il dono dell’opportunità e il Sagittario il dono del potere. Quale potere sconfigge i mostri della palude, ovvero della mente inferiore e delle emozioni? Agli uccelli gracchianti Ercole contrappone un suono ancora più stridente e qui sta la lezione profonda del segno: quando il potere del discepolo aumenta, la sua parola si fa più potente e richiede maggiore controllo. I pensieri e le parole di un uomo evoluto possono fare danni maggiori di quelli di una persona che si trova indietro nel sentiero.
Sono tre gli uccelli più pericolosi: il pettegolezzo, il parlare sempre di sé e il dare le perle ai porci. Queste tre minacce riguardano soprattutto la vita di chi si è votato alle cause spirituali. E’ una triste e diffusa tentazione quella di criticare i percorsi diversi, di concentrarsi sulla propria visione, di fornire alte verità a chi non è ancora pronto a riceverle. E allora la lezione di silenzio del Sagittario giunge come un balsamo, un sigillo prezioso da porre sulle proprie labbra e sui propri pensieri. Adesso.
Durante le ore del plenilunio, e nei giorni immediatamente precedenti e seguenti, è possibile sperimentare con più forza l’energia del segno meditando sul mantra, canalizzato dalla Bailey, “Vedo la meta, la raggiungo e ne scorgo un’altra“.
Gianna Cannì
[Fonti delle megliocrudo.it, donnemagazie.it, immagini:liceogalvani.it, purocuoretranoi.com, cammianmente.it, centrometeoitaliano.it]
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