La Roma ricomincia dai preliminari di Champions League, evento inedito per i Giallorossi che mai prima d’ora avevano affrontato questo tipo di partite. Non essendo testa di serie, Totti e compagni non hanno avuto un sorteggio semplice, l’urna di Nyon ha infatti regalato l’espertissimo Porto di Espirito Santo. Il primo atto va in scena al
La Roma ricomincia dai preliminari di Champions League, evento inedito per i Giallorossi che mai prima d’ora avevano affrontato questo tipo di partite.
Non essendo testa di serie, Totti e compagni non hanno avuto un sorteggio semplice, l’urna di Nyon ha infatti regalato l’espertissimo Porto di Espirito Santo.
Il primo atto va in scena al Do Dragao di Oporto, dove i Lusitani raramente perdono e il tifo fa sembrare gli ospiti soli contro una città intera.
La squadra di Spalletti, priva di Pjanic accasatosi ai rivali della Juventus, non abbandona il 4-3-3, ma come negli ultimi cinque anni porta novità in difesa: gli unici due sopravvissuti sono Florenzi e Manolas, al loro fianco ci sono i due nuovi acquisti Vermaelen e Juan Jesus.
La Roma parte fortissimo e per i primi 25’ chiude i padroni di casa nella propria area di rigore, dando la sensazione di poter segnare fin da subito.
Dzeko per ben due volte mette paura a Casillas, ma se nel primo caso il portiere Spagnolo si fa trovare pronto, nel secondo tentativo si lascia sfuggire il pallone in uscita regalandolo al Bosniaco che calcia subito in porta, trovando la respinta di un difensore avversario.
Subito dopo è Salah a provare un pallonetto sul portiere, ma ancora una volta trova l’opposizione di un difensore a ridosso della linea di porta.
Al 20’ un angolo calciato da Florenzi trova una sfortunata respinta nella direzione sbagliata di Felipe che manda il pallone nella propria porta, regalando il vantaggio alla Roma.
Questo episodio sveglia il Porto che parte all’attacco mettendo in apprensione la difesa Giallorossa, che si ritrova i due centrali ammoniti nell’arco di 15’.
La partita cambia al 41’ quando Vermaelen decide di stendere con un intervento pericolosissimo Adrìan al limite dell’area, rimediando la sacrosanta espulsione per doppia ammonizione.
Spalletti ridisegna la Roma inserendo un altro difensore e abbassando forse troppo il baricentro.
Il Porto inizia il suo assedio nella ripresa, ma le occasioni latitano e il tecnico Lusitano inizia il valzer dei cambi.
I padroni di casa spingono forte e dopo un gol annullato per fuorigioco, arrivano al pareggio grazie ad un generoso rigore concesso da Kuipers per fallo di mano di Palmieri al centro dell’area di rigore: Andrè Silva ringrazia e sigla l’1-1.
Spalletti modifica ancora l’assetto inserendo un quinto difensore, Federico Fazio, modificando il modulo in un 5-3-1 ultra difensivo. Scelta felicissima perché la Roma non rischia più nulla e si porta a casa un importantissimo pareggio in vista del ritorno a Roma fra 6 giorni.
Resiste il dato negativo della Roma nelle trasferte europee, dove non vince dal 2010 contro il Basilea e continua a subire gol ininterrottamente dal 2007.
Gabriele La Spina
[Fonte immagini: uefa.com]
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