Scrivo ascoltando Miles Davis, e penso che mi sarebbe piaciuto vederlo e ascoltarlo dal vivo, ma sono troppo giovane e quando lui ha abbandonato il palcoscenico del mondo ero appena adolescente. Però la sua musica, il jazz, quello l’ho visto e sentito molte volte, e credo sia una delle poche cose di cui non potrei
Scrivo ascoltando Miles Davis, e penso che mi sarebbe piaciuto vederlo e ascoltarlo dal vivo, ma sono troppo giovane e quando lui ha abbandonato il palcoscenico del mondo ero appena adolescente. Però la sua musica, il jazz, quello l’ho visto e sentito molte volte, e credo sia una delle poche cose di cui non potrei fare a meno. A Perugia, cinque anni prima che io nascessi – nel 1973 – è iniziata l’avventura del capofila di tutti i jazz festival italiani, Umbria Jazz. Inizia stasera la 41esima edizione, dando il via a 10 giorni di emozioni in note, tutte le note, anche quelle ancora sconosciute perché, come scriveva Alessandro Baricco ne La leggenda del pianista sull’’ oceano “quando non sai cos’ è, allora è jazz”. Ospiti quest’anno saranno Herbie Hancock e Wayne Shorter, che di Davis furono colleghi nel suo storico quintetto. Ci sarà il Brasile della pianista Eliane Elias, e quello di Hamilton de Holanda, che accompagnerà il suo bandolim al pianoforte di Stefano Bollani. Ci sarà la voce di Natalie Cole, e quella Al Jarreau. Gli italiani Paolo Fresu, Francesco Cafiso, Franco d’ Andrea. E poi Roberta Gambarini, italiana di nascita ma ormai statunitense d’ adozione. E molti, moltissimi altri. Come ogni festival che si rispetti, che sa sperimentarsi e innovarsi, anche UJ si apre a altri generi musicali e a
qualche novità. Sabato 12 sarà la volta della musica dance. Sì, proprio così. Dalle 16,00 alle 4,00 una maratona con i migliori dj e live set, nel main stage dell’ Arena Santa Giuliana. E poi il funk degli Snarky Puppy e il R&B di Warren Wolf.
Fabrizio Bosso e Danilo Rea saranno ospiti sul palco di Fiorella Mannoia, che ha riserverà a Umbria Jazz un programma speciale, ispirato alla sua grande passione per la musica brasiliana e al suo omaggio al grande Lucio Dalla.
Oltre all’ Arena Santa Giuliana i concerti si svolgeranno al Teatro Morlacchi, presso la Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’ Umbria e al Palazzo della Penna. E poi la città, Piazza IV Novembre e i Giardini Carducci, e le strade in cui scenderanno anche quest’ anno gli spettacolari Funk Off. Incroci tra musica e enogastronomia alla Bottega del Vino, a La Taverna, al Restaurant Stage dell’ Arena Santa Giuliana e ai Giardini Carducci.
All’interno della manifestazione ci sarà spazio anche per i giovani talenti, grazie al Conad Jazz Contest, la cui giuria è presieduta da Renzo Arbore, e il primo classificato verrà annunciato nella serata conclusiva del Festival. E ancora per i giovani, si terrà dall’8 al 20 luglio la 29esima edizione delle Clinics del Berklee College of Music, seminari di formazione musicale di altissimo livello e in grado di attirare giovani da tutto il mondo.. Anche questo è Umbria Jazz, è una città che si popola di artisti e appassionati, è respirare musica in tutte le sue forme e le possibili declinazioni. E come diceva Lester Bowie “Il jazz non è né uno stile specifico, né un esercizio accademico… ma un modo di vivere”.
Chiara Trompetto
[Fonte delle immagini: umbriajazz.com, 21secolo.eu]
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