Sono ormai passati anni, decenni, secoli, da quando Samuel Hahnemann, medico tedesco, pubblicava – era il 1810 – il suo Organon der Heilkunst (cioè l’Organon della medicina razionale), con il quale, sotto l’influenza del primo circolo romantico parlava “aristotelicamente” (Organon è una citazione) di Lebenskraft quale “forza vitale”, gettando nello stesso tempo le basi di
Sono ormai passati anni, decenni, secoli, da quando Samuel Hahnemann, medico tedesco, pubblicava – era il 1810 – il suo Organon der Heilkunst (cioè l’Organon della medicina razionale), con il quale, sotto l’influenza del primo circolo romantico parlava “aristotelicamente” (Organon è una citazione) di Lebenskraft quale “forza vitale”, gettando nello stesso tempo le basi di una rivoluzionaria pratica medica, l’omeopatia. Oggi, dopo più di due secoli di luci e ombre, la disciplina omeopatica, da tempo relegata ai margini delle medicine alternative o “non convenzionali”, torna al centro del dibattito scientifico, e in particolare lo fa a Firenze. È infatti il leitmotiv di un Convegno dal titolo Il Medicinale Omeopatico e Antroposofico in Italia che, organizzato da SIOMI (Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata) si terrà al Grand Hotel Adriatico, il giorno 23 del mese di Novembre.
L’omeopatia, dal greco ὅμοιος (simile), e πάθο (sofferenza), si fonda sul concetto romantico “pseudo-scientifico” (in quanto mai davvero dimostrato scientificamente) enunciato da Hahnemann come “principio di similitudine del farmaco” (similia similibus curantur), in opposizione a quello da lui stesso chiamato “allopatico” e ricondotto alla medicina tradizione, quella del contraria contrariis curantur (lett. curino i contrari con i contrari): in base ad esso, in breve, per curare una malattia il medico deve utilizzare una medicina che sia in grado di produrre una malattia artificiale ad essa molto simile, che si sostituisce ad essa per poi scomparire.
Inizialmente, la risposta del mondo scientifico fu grandiosa. Subito in tutta Europa e negli States si diffusero numerosi ospedali omeopatici, che alla pratica nociva del salasso sostituivano terapie meno violente. Il tutto però durò ben poco. Già ad inizio Novecento, infatti, quando pratiche mediche più razionali vennero scoperte, i nuovi centri cominciarono ad essere soppressi. Allora come adesso dunque, l’omeopatia, aldilà della parziale ripresa sul finire del secolo scorso, sull’onda del clima di entusiasmo per le MNC (Medicine non Convenzionali, tra cui l’agopuntura), affronta una caduta irreversibile, colpita dalle critiche di chi la riconduce al semplice effetto placebo, e nondimeno dalla scure di una situazione legislativa che, in materia di produzione, reperimento e catalogazione di medicinali, è tra le più arretrate d’Europa.
Proprio qui allora nasce l’azione della SIOMI. Ciò che si propone di fare è intervenire, muovere le acque, dar vita a una nuova opera di educazione e istruzione (per questo il Convegno ospiterà un laboratorio pratico), rivolta a medici e veterinari omeopati, così come a farmacisti, da cui porsi come punto di riferimento culturale nell’ambito di una campagna di promozione alla produzione e alla vendita di prodotti omeopatici, nonchè di sensibilizzazione al loro acquisto e all’utilizzo nella pratica clinica quotidiana.
Una grande incontro, dunque, per parlare ai medici di oggi e per far parte della medicina di domani. Un incontro al quale parteciperanno, in qualità di relatori e moderatori, insigni rappresentanti del mondo medico, farmaceutico e istituzionale, tra cui: Simonetta Bernardini, Presidente Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata, SIOMI; Laura Borghi, Presidente Società Italiana di Medicina Antroposofica, SIMA; Federico Gelli, Commissione Affari Costituzionali Camera dei Deputati; Anna Rosa Marra, Agenzia Italiana del Farmaco, AIFA; Paola Minghetti, Presidente Società Italiana Farmacisti Preparatori, SIFAP; e Maurizio Romani, Vicepresidente XII Commissione Igiene e Sanità del Senato.
L’iscrizione al Convegno è gratuita, anche se verranno accettate le prime 100 richieste di partecipazione giunte alla Segreteria Organizzativa.
Una grande sifda per Firenze, per la SIOMI, e per l’omeopatia. Il primo passo, forse, per superare quell’ormai storica declassazione a pseudoscienza…
Giuseppe Parasporo
[Fonti delle immagini style.it, romadentisti.com, piuchepuoi.it, medicinaomeopatica.it, sanitaincifre.it]
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