E la grande ruota continua e, dopo il Wesak, oggi, 2 giugno 2015, viviamo il Plenilunio di Gemelli. Tale plenilunio coincide con la terza grande festività esoterica della primavera, chiamata festa del Cristo. Non si tratta di una celebrazione cristiana vera e propria, ma di una festa spirituale che riguarda tutti, in quanto il Cristo
E la grande ruota continua e, dopo il Wesak, oggi, 2 giugno 2015, viviamo il Plenilunio di Gemelli.
Tale plenilunio coincide con la terza grande festività esoterica della primavera, chiamata festa del Cristo. Non si tratta di una celebrazione cristiana vera e propria, ma di una festa spirituale che riguarda tutti, in quanto il Cristo cosmico, che non coincide col maestro Gesù, è l’emblema dell’affermazione dei giusti rapporti umani e del riconoscimento della natura divina dell’uomo.
Se la successione dei segni astrologici coincide con un ritmo di Notte e Giorno che dinamicamente si equilibrano, allora nel segno di Gemelli la forza della Notte raggiunge il suo livello più basso.
In senso evolutivo, lo stadio dei Gemelli è quello in cui l’uomo si libera del proprio retaggio ancestrale e inconscio per conquistarsi una forma di libertà dal passato.
L’ottimismo del segno deriva da questa indipendenza da vincoli che si sentono come oppressivi, anche se poi tutti, a nostre spese, abbiamo imparato che la vera liberazione raramente nasce da un colpo di spugna…
La costruzione della personalità individuale, che si colloca appunto nei tre segni primaverili, si correda qui di un altro importante strumento, la nascita della parola. Se il Sagittario è il filosofo che usa la parola per arrivare a significati universali, come scrive Dane Rudhyar, nel settore opposto il Gemelli è il poeta, che esprime a parole la gioia di essere vivo e di capire.
La costante attenzione dei Gemelli, legata al senso dell’udito, produrrebbe una tensione continua e un continuo stato di allerta, se Mercurio, che ha qui il suo domicilio primario, non desse un ritmo rapido e superficiale all’attenzione stessa, producendo una continua distrazione.
Le parole, il dono profondo e leggero di Gemelli all’umanità, viaggiano attraverso l’aria, l’elemento che mette in relazione tutto ciò che vive. E questo è il primo segno di Aria dello Zodiaco. Le parole sono anche “dispositivi di sicurezza”. Il Gemelli nomina, classifica, dà un ordine all’esperienza attraverso le sue parole classificatorie: nella storia del pensiero, il segno Gemelli corrisponde alla nascita della filosofia greca e si ripresenta nel razionalismo cartesiano. La lotta contro la Notte e l’indistinto, che può inghiottire la personalità individuale, trova nelle parole e nella mente un valido baluardo. Ma come ci insegnano i Maestri, la mente è “l’assassina del Reale”.
Passando alla lezione spirituale che questo segno porta con sé, contattabile da tutti nella fase del plenilunio, questa è ben illustrata dalla fatica di Ercole relativa alla raccolta delle mele d’oro delle Esperidi. L’albero sacro è custodito da tre ninfe vespertine figlie di Atlante, le Esperidi, e da un drago dalle cento teste, Ladone. La prova che Ercole deve superare è ritardata da cinque esperienze, cinque prove “minori” altrettanto importanti. La prima è l’incontro con il multiforme dio del mare, Nereo, che ha per lui un messaggio di verità che però Ercole ignora: la prima delle cinque prove preliminari è superata e consiste nel fallimento. Nella seconda l’eroe tenta di sconfiggere il serpente Anteo e l’impresa è compiuta solo quando, invece che tentare di distruggerlo, lo solleva da terra costringendolo ad arrendersi (la lotta più efficace passa attraverso il distacco). Nella terza prova minore incontra un falso maestro, Busiride, che lo tiene legato al suo altare per un anno, finché Ercole non realizza che deve rivolgersi alla propria verità interiore. Le ultime due sono la liberazione di Prometeo dalle catene e l’aiuto offerto ad Atlante, vacillante sotto il peso del mondo. Solo dopo aver superato queste cinque imprese e avere così imparato il significato della parola servizio può infine accostarsi all’albero delle mele d’oro e servirsene.
Qualunque Discepolo, prima di poter mangiare le mele della saggezza e attingere all’Albero della Vita, deve acquistare esperienza sul piano fisico e conoscenza attraverso i sensi. Il compito è unificare i due aspetti dell’anima e del corpo, superare la dualità. Il nome ebraico del segno dei Gemelli significa “unito”.
Se l’incontro col Maestro (qui rappresentato da Nereo) è prematuro, esso sarà fallimentare. Meglio allora rivolgersi prima al mondo e alle sue lezioni: lottare col fascino astrale (il serpente Anteo), sconfiggere l’illusoria dipendenza dai falsi maestri (Busiride), liberarsi dal desiderio e dall’ego (Prometeo significa il “dio incarnato”, è il nostro plesso solare) e infine servire e farsi carico del mondo (aiutare Atlante).
Per entrare in maggiore connessione con l’energia spirituale del segno, nei giorni vicini al plenilunio e in generale per le tre decadi di Gemelli, sarà utile meditare sul mantra esoterico del segno rivelato da Alice A. Bailey nel volume Le fatiche di Ercole: riconosco il mio altro sé, e, mentre quello declina, io cresco e splendo (Le-Fatiche-di-Ercole).
Gianna C.
[Fonti delle immagini: cassandraplanet.com, archiladymenabo.wordpress.com, trigono.biz, mail.colonial.net, thule-italia.com, gastrolabio.it, cultura.biografieonline.it]
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