Domani tutti con gli occhi al cielo ad ammirare l’eclissi solare. Il 20 marzo, a ridosso dell’equinozio di Primavera, una buona parte del Pianeta sarà interessata da un fenomeno che ha sempre un qualcosa di misterioso e di magico. Un tempo lo era davvero, oggi abbiamo le spiegazioni scientifiche ma continuiamo a restarne affascinati. Lo
Domani tutti con gli occhi al cielo ad ammirare l’eclissi solare.
Il 20 marzo, a ridosso dell’equinozio di Primavera, una buona parte del Pianeta sarà interessata da un fenomeno che ha sempre un qualcosa di misterioso e di magico. Un tempo lo era davvero, oggi abbiamo le spiegazioni scientifiche ma continuiamo a restarne affascinati. Lo spettacolo c’è, ed è una di quelle cose che, una volta viste, non si dimenticano facilmente.
In Italia la copertura del Sole da parte della Luna avrà una proporzione variabile dal 50% al 70%. Il fenomeno durerà circa un’ora e avrà orari di inizio differenti a seconda della località. Per fare qualche esempio, a Cagliari è prevista per le 9.16, a Roma per le 9.23, a Milano alle 9.25, a Napoli alle 9.24, a Trieste alle 9.30.
Nel Nord Europa, molto a nord, l’eclissi sarà totale, per questo qualcuno la chiama già “eclissi del secolo”. In Scozia, nelle lontane isole Svalbard o nelle Fær Øer, la copertura si avvicinerà al 97%,a Londra sarà dell’ 84%, a Parigi del 75%, a Madrid del 65%. E poi Russia, Nord Africa e Medio Oriente.
Gli astrofili di tutto mondo si sono dati appuntamento nei luoghi interessati dal fenomeno, ma anche la comunità scientifica lo osserverà, attraverso i telescopi spaziali Proba2 dell’ESA, le cui immagini verranno trasmesse alla sede olandese di Noordwijk, che resterà aperta al pubblico per l’occasione. L’Osservatorio Astronomico di Capodimonte trasmetterà l’evento in diretta.
Ci sono molte prospettive per osservare un’eclissi solare, anche prestando attenzione alle reazioni del mondo animale, soprattutto quello degli animali selvatici. Poter assistere allo spettacolo in una radura vicino a un bosco fa percepire l’inquietudine della Natura di fronte all’oscuramento del Sole, ma anche la vicinanza al mondo naturale con il quale condividiamo la posizione di spettatori al cospetto dei grandi eventi cosmici.
Come sempre il consiglio è di munirsi di adeguate protezioni per l’osservazione. I telescopi devono essere dotati di filtri, si possono indossare degli occhiali appositi, acquistabili nei negozi di ottica, ma anche una maschera da saldatore con indice di protezione 14 va bene, oppure ancora si può riflettere l’immagine solare, in un modo spiegato molto bene qui sul sito della Nasa. Per la prossima eclissi di queste proporzioni sul nostro Paese occorrerà attendere il 2026 e in quell’occasione il buio totale sarà in Islanda, mentre una eclissi totale sull’Italia si verificherà soltanto nel 2081.
Accomodatevi, quindi, tra circa 24 ore incomincia davvero l’ ”eclissi del secolo”.
Chiara Trompetto
[Fonti delle immagini: theguardian.com, sci.esa.int]
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