Una pianista con cui abbiamo condiviso esperienze importanti, che abbiamo avuto il piacere di ascoltare e che è stata già nostra ospite, ha deciso di investire sul web con un portale ben realizzato e ricco di contenuti. Stiamo parlando di Stefania Salvai che col suo sito si è messa in gioco offrendosi alla platea potenzialmente
Una pianista con cui abbiamo condiviso esperienze importanti, che abbiamo avuto il piacere di ascoltare e che è stata già nostra ospite, ha deciso di investire sul web con un portale ben realizzato e ricco di contenuti.
Stiamo parlando di Stefania Salvai che col suo sito si è messa in gioco offrendosi alla platea potenzialmente illimitata di Internet. La conosciamo come una persona discreta, riservata, molto attenta a non fare il passo più lungo della gamba, ma in questa nuova avventura sta facendo venir fuori un parte più anfitrionica di sé, ha deciso di prendere la parola su un tema che è parte integrante della sua vita, la musica….
Per questo abbiamo voluto intervistarla nuovamente.
Stefania, quando e perché hai deciso di legare la tua immagine e la tua professionalità a un sito Internet?
Credo faccia parte di un naturale processo di ricontestualizzazione. In un’era come la nostra, non si può rimanere estranei al sistema internettiano. Non si tratta soltanto di una vetrina, come spesso si pensa, ma di un luogo d’incontro virtuale, in cui ci si può facilmente confrontare su scala mondiale e soprattutto entrare in contatto con esperti e appassionati del settore.
Quest’anno festeggerò quasi 40 anni di musica. Nonostante sia trascorso molto tempo da quando produssi i primi suoni iniziando ad affrontare sfide anche molto complesse, continuerò a mettermi in gioco, rinnovandomi e cercando costantemente il confronto.
La mia professione necessita di affinamento costante e paziente, di ricerca dettagliata e di continuo perfezionamento. In questa luce, la mia entrata nell’era digitale attraverso il sito è solo una nuova via per ricercare gli stessi obiettivi: la sperimentazione didattica, il continuo miglioramento utilizzando però le nuove tecnologie.
Tecnologie che, come noto, consentono di raggiungere più facilmente le nuove generazioni, accorciare i tempi e le distanze per arrivare laddove prima dell’avvento di Internet sarebbe stato faticoso e a volte impensabile.
Citando Eco, chi è l’utente modello del tuo sito?
Non credo si debba parlare di utente modello, ma di utenti alla ricerca di una porta d’accesso in un singolare pianeta sonoro. La mia pagina web ospita famiglie alla ricerca di un’insegnante di pianoforte o di musica per i propri figli, adulti che vogliono imparare a suonare, insegnanti che, curiosando, si imbattono nel mio metodo d’insegnamento e vogliono confrontarsi, musicofili che hanno il piacere di ascoltare le mie registrazioni. La sezione del blog è dedicata al dibattito e spero che col tempo si aggiungano esperti e/o appassionati desiderosi di dare il loro contributo commentando le varie pubblicazioni. Presto verrà aperta una nuova area, dove gratuitamente si potrà giocare con le note come con un videogame cosicché anche bimbi dai 3 anni in poi, potranno apprendere con facilità la collocazione delle sette note sul pentagramma, divertendosi, intrattenendosi e cercando di superare i livelli. Insomma, l’utente è colui che per qualsiasi ragione sente di avere o vuole costruire un legame con la musica e per questo non ci sono limiti d’età o di genere.
Le tue tre anime – insegnante, accompagnatrice e solista – sono ben rappresentate nel tuo portale. Si tratta di una scelta ragionata o effettivamente è quanto ti rappresenta di più?
Il portale mi rappresenta totalmente, grazie anche all’attento lavoro svolto dal webmaster Gian Lorenzo Lagna, che mi ha seguita passo dopo passo e mi ha compresa appieno traducendo le mie intenzioni in un linguaggio immediato e ricco di immagini tipico del Web, ma senza trascurarne i contenuti. Quello che traspare dalla mia pagina corrisponde al mio modo di vivere la musica, di agire e sentire. Ho evitato qualsiasi artificiosità e mi fa piacere che siano state palesate le mie tre anime.
Non potrei non insegnare: i bambini sono davvero una risorsa imprescindibile. Dopo una giornata di lezioni, mi porto sempre a casa un bagaglio ricchissimo su cui lavorare e sperimentare. Altrettanto dense sono le lezioni con gli adulti naturalmente.
La mia anima solista è quella con cui ho iniziato la mia professione, non potrei lasciarla. La mia anima cameristica, forse è oggi la più prepotente, risponde senz’altro al mio desiderio estremo di condivisione. Poter partecipare ad un dialogo tra strumenti diversi è davvero la sublimazione di una ricerca profonda tra le parti, la cognizione del potere aggregante anche solo di un tema semplice, dove la risultanza è di un’efficacia straordinaria.
Ci può presentare i colleghi con cui hai registrato i superbi pezzi che si trovano nella sezione In studio dal vivo del sito? Si tratta di un investimento che hai fatto per il sito stesso?
Approfitto subito per ringraziarli nuovamente. Tengo a precisare che al di là dell’altissimo livello professionale, sono stata fortunata ad aver incontrato persone con le quali ho un legame d’amicizia disinteressato. Sono tutti di grande valore umano e hanno una straordinaria sensibilità. Personalità diversissime tra loro, hanno dato un innegabile valore aggiunto al mio percorso di crescita professionale. Alcune registrazioni sono datate, altre invece, sebbene verranno utilizzate anche per occasioni diverse, sono uscite proprio in occasione dell’apertura del mio canale YouTube. Naturalmente ne abbiamo altre in programma.
Maria Agricola è un soprano con una grinta invidiabile. La sua eccezionale agilità ed estensione vocale, dopo un diploma con il massimo dei voti e la lode ancora giovanissima, la porteranno a calcare palcoscenici importantissimi nei maggiori Teatri italiani prima, in Germania, Messico, Giappone, Australia in seguito. Vi invito ad approfondire il suo percorso attraverso cliccando qui.
Attualmente stiamo lavorando insieme su un progetto di musica da camera italiana e francese di fine ‘800 e ‘900 storico al fine di divulgare un repertorio meno noto rispetto all’operistica, non meno intenso e sicuramente meno usuale.
Massimo Barrera è un caro amico di vecchia data e la registrazione del secondo tempo della prima Sonata di Casella risale a qualche anno fa. Si tratta di una registrazione dal vivo e non particolarmente curata dal punto di vista fonico, ad ogni modo è una riproduzione a cui sono molto affezionata. Massimo è senza ombra di dubbio un professionista introspettivo, a tratti quasi filosofico, capace di trasformare la musica in un linguaggio denso e dalle prospettive aperte ad una moltitudine di chiavi di lettura. Anche il suo è un percorso artistico di grande rilievo e non potendo riportarne qui i vari dettagli, vi consiglio di dare un’occhiata a questo link.
Stefano Elia è un amico prezioso dai tempi del Conservatorio. Personaggio eclettico e decisamente fuori dall’ordinario se si pensa che oltre ad essersi diplomato in pianoforte e composizione con ottimi voti, si è laureato a pieni voti in Ingegneria Meccanica. Dopo il perfezionamento col Trio Debussy e Olga Arzilli si è esibito come solista e con vari ensemble cameristici in diverse città italiane, ottenendo favorevoli consensi di critica e di pubblico. In particolare, è stato membro del gruppo “I Musici Errantes” con il quale ha sviluppato un progetto sul “Carnevale degli animali” di C. Saint-Saens e sul testo di R. Piumini “Lo Stralisco”, con musiche composte dal M° Walter Gatti. Ha inoltre inciso il “CD dei Ragazzi del 2006” in occasione dei XX Giochi Olimpici Invernali che si sono tenuti a Torino nel 2006. Interessato al repertorio corale, da alcuni anni è membro effettivo dell’Accademia Corale Stefano Tempia e dell’Accademia Ruggero Maghini di Torino.
Olga Kulicheva, della quale potete trovare numerosi video su YouTube, è uno straordinario mezzo-soprano di Mosca con un’esperienza artistica vivacissima. Oltre ad essere specializzata all’Università della Cultura e delle arti di Mosca come “Cantante d’ opera”, “Cantante di musica da camera”, “Insegnante di musica”, “Maestro di coro” e aver frequentato Masterclass con Sirikian, Magomedova, Altuhova, Marcello Lippi, Giocchino Gitto, Angelo Inglese e Laura Bulian, è stata pluripremiata in importanti concorsi nazionali e internazionali. La sua attività concertistica si svolge principalmente in Russia come solista, ma anche in Francia, Norvegia, Gran Bretagna e Bulgaria.
Insieme stiamo proponendo un repertorio cameristico che propone, fra le altre, anche musiche di compositori russi ancora poco conosciuti in Italia.
E rispetto alla sezione spartiti?
La sezione spartiti è dedicata ai piccoli esecutori. Le pagine, scritte da me, sono rappresentate da personaggi veri e propri che sostituiscono le note musicali. In questo modo, a partire dai tre anni, i bambini possono iniziare a famigliarizzare con il pentagramma e lo strumento arrivando a riconoscere in modo naturale e spontaneo l’altezza dei suoni. Ogni melodia è accompagnata da un tutorial che i genitori possono guardare coi propri figli per realizzare anche a casa il lavoro svolto a lezione.
Parlaci quindi del tuo metodo che stai per brevettare… Sappiamo che è da anni che lo sperimenti con ottimi risultati…
Si tratta di un sistema che sicuramente alcuni insegnanti già adottano in forme molto simili alla mia. Dopo anni di sperimentazione ho creduto utile divulgarlo affinché tutti gli interessati ne possano usufruire. Non è una strategia per suonare pezzi complessi a tre anni, lo definirei piuttosto un supporto giocoso per prendere confidenza con lo strumento e le note iniziando a seminare le basi per un percorso più comodo e congeniale.
Oggi dove sono le sedi della tua Musikschule?
Attualmente occupo un’area all’interno dell’asilo nido “L’Isola che non c’è” a Pino Torinese, ma sono attiva anche in pieno centro a Torino presso la sede del Musicatorio e a Pinerolo, momentaneamente nel mio studio privato, a partire dal prossimo settembre sarò anche presente in una mia sede proprio nel cuore della città.
In fine il blog… quale sarà la funzione di questo strumento molto impegnativo e chi lo gestirà?
Il blog è davvero un gran lavoro che in questo momento è totalmente sulle mie spalle. Ne sono molto felice poiché mantenerlo vivo mi consentirà di approfondire temi e argomenti relativi alla mia professione. Cerco di alternare consigli d’ascolto ad articoli miei o di altri. Spesso leggo curiosità decisamente interessanti che val la pena proporre anche per creare dibattito. Non posso permettermi di pubblicare un articolo al giorno, ma mi sto impegnando a farne uscire uno ogni sette, dieci giorni. Approfitto di questo spazio per invitare i lettori a seguirmi. Vi aspetto!!
Annunziato Gentiluomo
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