Nel 2019 l’unico “scambio culturale” accettato unanimemente e silenziosamente, benché falso e illusorio, pare essere quello dettato dai social media. In un clima politico e sociale sempre più conservativo e nazionalista, un ruolo fondamentale viene giocato dalle associazioni culturali. Queste, al contrario dei loro sosia digitali, operano affinché la cultura italiana possa mantenere una caratteristica
Nel 2019 l’unico “scambio culturale” accettato unanimemente e silenziosamente, benché falso e illusorio, pare essere quello dettato dai social media.
In un clima politico e sociale sempre più conservativo e nazionalista, un ruolo fondamentale viene giocato dalle associazioni culturali. Queste, al contrario dei loro sosia digitali, operano affinché la cultura italiana possa mantenere una caratteristica che da sempre la contraddistingue e che si trova alla base della sua evoluzione: l’apertura culturale. Migliaia di associazioni lottano quotidianamente affinché il multiculturalismo non venga visto come un’invasione, bensì come opportunità di crescita per un Paese che, di fatto, si aggrappa con unghie e denti alla propria identità culturale ignorando come la cultura che oggi conosciamo e che tanto ci sta a cuore sia in realtà frutto di un’apertura piuttosto che di un morboso atto conservativo.
In questo senso opera SONORA (Associazione di scambio musicale, culturale e artistico) che questa settimana propone due concerti di musica tradizionale cinese, occasione più unica che rara per assaporare il vero gusto delle note orientali, senza filtri o rivisitazioni occidentali.
Due sono le date da segnarsi:
Venerdì 17 maggio 2019 – Ore 21.00 – Intero 15 euro; Ridotto 10 euro – Teatro Alfieri – Piazza San Secondo 1 – 14100 Asti
Domenica 19 maggio 2019 – Ore 21.00 – Ingresso libero – Teatro Giulia di Barolo – Piazza Santa Giulia, 2 – 10124 Torino (TO)
GLI ARTISTI
Il gruppo di artisti sarà composto da otto strumentisti (Wang Jihanui – Flauto;
Zhang Yanze – Erhu; Lou Yanru – Pi Pa; Chen Xinyu – Guzheng; Li Shengjie – Zhongruan; Zhang Xiaofeng – Erhu; Liu Hongyu – Guzheng; Shi Chen – Tamburo) e il tenore Zhou Quan.
Inoltre lo spettacolo di venerdì 17 sarà accompagnato anche da un corpo di ballo.
LA MUSICA
Quando si parla di musica cinese, ci si riferisce alla musica popolare, che comprende sia quella delle nazionalità Han che quella delle minoranze etniche presenti nel territorio. Essa include anche la musica composta dai cinesi originari di alcuni territori esterni alla Cina continentale, i quali fanno uso di strumenti cinesi tradizionali o viene prodotta in lingua cinese.
Differenti tipologie di musica hanno lasciato documentazioni dai primi periodi della civilizzazione cinese; queste testimonianze, insieme ai reperti archeologici, forniscono evidenze sul ben sviluppato repertorio musicale della dinastia Zhou (c. 1045-256 a.C.). Questi e ulteriori sviluppi delle varie forme di musica attraverso il succedersi delle dinastie hanno formato il ricco retaggio musicale che oggi fa parte del vasto panorama culturale cinese. Tuttavia la musica cinese continua a evolversi nei tempi moderni, favorendo lo sviluppo di nuove forme contemporanee.
SONORA
Fondata a Milano, capitale italiana della moda e sala d’arte mondiale, l’associazione culturale SONORA è presieduta dal soprano Yang Hanxi e dal soprano Wu Hanlu.
L’ associazione si impegna a rafforzare lo scambio di musica e arte tra Cina e Italia, in linea con l’idea di portare l’arte tradizionale cinese al di fuori dei confini e di diffondere la cultura musicale europea in Cina.
Inoltre si concentra sugli scambi di musica tradizionale, portando la pura musica popolare cinese fuori dal paese sotto forma di concerti e riportando in Cina opere originali italiane.
Samuele Maritan
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