Archiviata la notte degli Oscar, scegliamo, fra i tanti momenti quello, a nostro avviso più significativo. Perché parlare di una notte di stelle in poche righe diventerebbe riduttivo, quindi, ci perdonerete se andremo a gusto esclusivamente personale. Un unico momento, un’unica grande emozione (di tutto il resto hanno già parlato in tanti), una fiera commozione
Archiviata la notte degli Oscar, scegliamo, fra i tanti momenti quello, a nostro avviso più significativo. Perché parlare di una notte di stelle in poche righe diventerebbe riduttivo, quindi, ci perdonerete se andremo a gusto esclusivamente personale.
Un unico momento, un’unica grande emozione (di tutto il resto hanno già parlato in tanti), una fiera commozione per l’Oscar per la miglior colonna sonora, assegnato, da un tenerissimo Quincy Jones, al nostro Ennio Morricone, per il film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight.
E’ salito fiero sul palco Ennio Morricone, con un fogliettino spiegazzato e, orgogliosamente in Italiano (aiutato nella traduzione in Inglese dal figlio), ha detto: “Buonasera Signori, buonasera. Ringrazio l’Achademy per questo prestigioso riconoscimento. Il mio pensiero va agli altri nominati, in particolare allo stimato John Williams (autore delle musiche di Star Wars ndr). Non c’è una musica importante senza un grande film che la ispiri. Ringrazio Quentin Tarantino per avermi scelto e Harvey Weinstein e tutto il team che ha reso possibile questo straordinario film. Dedico questa musica e questa vittoria all’Oscar a mia moglie Maria”.
Basta questo.
Musica maestro.
Elena Miglietti
[Fonte Immagini: lastampa.it, ilpost.it]
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