Il Monteverdi Festival 2017 “Io la musica son” si svolgerà a Cremona dal 7 aprile al 24 giugno 2017 con una serie di appuntamenti musicali molto interessanti. Io la Musica son, ch’ai dolci accenti so far tranquillo ogni turbato core, ed or di nobil ira, ed or d’amore posso infiammar le più gelate menti. Orfeo,
Il Monteverdi Festival 2017 “Io la musica son” si svolgerà a Cremona dal 7 aprile al 24 giugno 2017 con una serie di appuntamenti musicali molto interessanti.
Io la Musica son, ch’ai dolci accenti
so far tranquillo ogni turbato core,
ed or di nobil ira, ed or d’amore
posso infiammar le più gelate menti.
Orfeo, Prologo
Orfeo… il cantore, che domina le forze misteriose della natura e conquista le anime esangui dell’Averno, ma a sua volta è dominato dall’irrazionale forza di un amore immenso per la bella Euridice, che lo condanna all’inevitabile fallimento. Orfeo, il cui mito ha infiammato poeti, pittori, compositori e cineasti, da Ovidio e Virgilio a Poliziano, da Rilke a Pavese, da Bufalino a Cocteau, da Landi a Gluck, passando – ça va sans dire – dal ‘nostro’ Monteverdi. Ed Orfeo, che «guardando innanzi muto e impaziente divora la strada col suo passo», sarà il nostro nocchiere, «l’imprudente amante», che ci conduce nelle pieghe del Monteverdi Festival 2017, attraverso concerti, letture e produzioni teatrali. Un Orfeo operistico, con una importante produzione affidata ad Accademia Bizantina, diretta dal carismatico Ottavio Dantone, e all’elegante regista Andrea Cigni (5 e 6 maggio); un Orfeo poetico, le cui variazioni crossover tra parola, danza e musica sono intessute tra passato e presente dal fecondo drammaturgo e attore Valter Malosti e dagli esperti Sentieri Selvaggi di Carlo Boccadoro (12 maggio); un Orfeo narrato tra immagini, suoni e racconti dall’inarrestabile storyteller Luca Scarlini (1 giugno). Orfeo ma non solo… Numerosi gli appuntamenti con il divino Claudio: con i suoi madrigali più celebri eseguiti dal Concerto Italiano di Rinaldo Alessandrini (13 maggio), con i suoi vizi e virtù plasmati dalla vivace Cappella Mediterranea di Leonardo Alarcón (19 maggio), con i suoi scherzi e lamenti intonati dall’astro nascente Francesca Aspromonte (21 maggio), con i suoi balli e combattimenti animati dalle immaginifiche marionette della celebre Compagnia Carlo Colla & Figli e da Il canto di Orfeo di Gianluca Captano (27 maggio). Hindemith è venuto a vederci quando si è messo in testa non solo di dirigere l’Orfeo di Monteverdi, ma di seguire il più possibile la versione del 1609. Eravamo nel 1954 e non avevo mai sentito il nome di Monteverdi. Né in Accademia, né in un concerto, da nessuna parte. È stata come una esplosione. Un cataclisma. La parola ‘musica’ non ha più avuto lo stesso significato… Questo illuminante passo è tratto da una delle ultime interviste di Nikolaus Harnoncourt, ripubblicata da Diapason nel marzo 2016 in occasione della sua scomparsa all’età di 87 anni. Da Monteverdi a Harnoncourt il passo è breve e forse ineludibile; ed il Monteverdi Festival vorrebbe onorare un grande rivoluzionario della prassi esecutiva della musica antica, che ha dedicato a Monteverdi, come a Bach, la propria vita, con saggi e libri appassionanti, e con incisioni indimenticabili. Un fil rouge tutto bachiano, dunque, lega alcuni appuntamenti del Festival: dai mottetti eseguiti da Al Ayre Español (14 maggio), invitati a Cremona per la prima volta, ai spumeggianti concerti brandeburghesi de La Risonanza di Fabio Bonizzoni (26 maggio). Bach e Telemann, di cui ricorre il 250° anniversario della morte, sono i numi tutelari per esplorare gli Orizzonti della musica antica, con giovani talenti scoperti grazie alla ormai consueta collaborazione internazionale con il Centre culturel de rencontre/Festival d’Ambronay (EEEmerging Project) e il Concorso internazionale Musica Antiqua/MA Festival Bruges: l’ensemble La Vaghezza (14 maggio) e il fortepianista giapponese Narahiko Kawaguchi (28 maggio) saranno ospitati negli splendidi palazzi e chiese cremonesi per un ascolto intimo ed insolito. Ed insolito sarà uno straordinario concerto incastonato nel Monteverdi Festival, con un viaggio nel tempo e nello spazio, in cui l’affezionato Jordi Savall si recherà ad Istanbul per far dialogare le musiche dell’Impero ottomano con le antiche tradizioni armene, greche e sefardite (Across, 20 maggio).
Le Monteverdi OFFicine accendono la propria insegna, quest’anno, su due progetti creativi che abbracciano significativamente tutta la città, coinvolgendo le principali istituzioni musicali: da una libera rilettura in chiave moderna dell’Orfeo, ideata da Gabrio Taglietti e dal suo ensemble Gruppo Musica Insieme (29 aprile) al dittico monteverdiano pensato, disegnato, costruito ed eseguito dagli studenti di Cremona, Mantova e Venezia, sotto l’egida del giovane regista Roberto Catalano (8 e 9 giugno). E poi… incontri con gli artisti, giornate di studio, percorsi gastronomici in collaborazione con la Strada del Gusto Cremonese. Abbandonata la barca di Caronte, il nostro viaggio proseguirà sulla tanto attesa crociera musicale (2 e 3 giugno) lungo il fiume Po, consolidando il trait d’union tra le tre città monteverdiane − Cremona, Mantova e Venezia: concerti in battello, ma anche nelle città in cui si approda, per rivivere il viaggio che Monteverdi compì tante volte. A conclusione del Festival, il ricorrente appuntamento con il Vespro della Beata Vergine, capolavoro assoluto e specchio della geniale poliedricità monteverdiana, che sarà eseguito nella suggestiva cornice del Duomo di Cremona. Gli anniversari, si sa, sono l’occasione per fare qualcosa di speciale, di memorabile: il Vespro sarà infatti affidato al Monteverdi Choir e all’English Baroque Soloists, diretti da Sir John Eliot Gardiner, noto per il rigore intellettuale e la profonda sensibilità musicale. Il Maestro Gardiner e i suoi strepitosi musicisti saranno a Cremona il prossimo 24 giugno, quale unica data italiana di una lunga tournée mondiale dedicata ai festeggiamenti del 450° anniversario della nascita di Claudio Monteverdi. Harnoncourt conclude la sua intervista così dicendo: «Conosco una regola che si applica quasi a tutto: è più interessante infrangere una regola, che seguirla…». E così sicuramente fece per tutta la sua lunga vita anche Claudio Monteverdi. Da sabato 25 febbraio sarà possibile acquistare i biglietti per i singoli concerti del Monteverdi Festival 2017 con le seguenti modalità: distribuzione contromarche ore 10.00 e apertura biglietteria ore 10.30. Per chi volesse prenotare esclusivamente l’ingresso gratuito al concerto del 24 giugno (Vespro della Beata Vergine diretto da Sir John Eliot Gardiner), i biglietti saranno disponibili alla biglietteria del Teatro e online sul sito www.vivaticket.it a partire da lunedi 20 marzo 2017. Ulteriori informazioni sul programma del Festival possono essere richieste inviando una mail ad info@teatroponchielli.it
Redazione Artinmovimento Magazine
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