Il 3–1 sulla Russia di questa sera sancisce per la nazionale azzurra la testa del girone e l’ingresso in semifinale, da giocare domani contro la Cina. Dall’altra parte, a contendersi la finale, Brasile e USA. Crolla così lo strapotere della nazionale russa, da otto anni inamovibile campione in carica, sia sotto l’assalto del sestetto più
Il 3–1 sulla Russia di questa sera sancisce per la nazionale azzurra la testa del girone e l’ingresso in semifinale, da giocare domani contro la Cina. Dall’altra parte, a contendersi la finale, Brasile e USA.
Crolla così lo strapotere della nazionale russa, da otto anni inamovibile campione in carica, sia sotto l’assalto del sestetto più coriaceo, Lo Bianco, Arrighetti, Del Core, Centoni, Chirichella e De Gennaro (entrambe presenti in tutte le quattro frazioni di gioco), sia con gli innesti di livello del calibro di Diouf, Folie, Piccinini e Bosetti. Un grande spettacolo il gioco di questa Italia, capace di adattarsi a moduli inaspettati con versatilità e compostezza, in match short che sdoganano l’Italia come la nazionale che ha giocato meno minuti. Ora bisogna provare ad andare a medaglia, per premiare lo sforzo del gruppo e l’entusiasmo degli oltre 236.000 spettatori che nelle prime due fasi del torneo hanno assistito dal vivo alle partite a Bari, Trieste, Modena, Verona e, da stasera a Milano. Senza contare i molti spettatori da casa, a dimostrazione che questo sport meriterebbe ben altri spazi di visibilità.
Il risultato di questa sera ha un valore ancora più particolare: Valentina Arrighetti ha voluto dedicare la vittoria alla sua terra, a Genova, di nuovo martoriata dall’alluvione. Anche nel 2011 l’atleta si prodigò per aiutare i concittadini alluvionati.
Elena Miglietti
[Fonte immagini: volleynews.it]
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