La cerimonia di apertura in una San Paolo blindata e arroventata dagli scontri con i contestatori. Dentro allo stadio Itaquerão i Mondiali di calcio sono iniziati con una festa di musica e colori, a cominciare dalla colonna sonora We Are One cantata dagli artisti Claudia Leitte, Pitbull e Jennifer Lopez. La prima partita era tra
La cerimonia di apertura in una San Paolo blindata e arroventata dagli scontri con i contestatori. Dentro allo stadio Itaquerão i Mondiali di calcio sono iniziati con una festa di musica e colori, a cominciare dalla colonna sonora We Are One cantata dagli artisti Claudia Leitte, Pitbull e Jennifer Lopez.
La prima partita era tra i padroni di casa e la Croazia. Il primo autogol (del Brasile), le prime polemiche sull’arbitraggio, i primi rigori, ma alla fine è 3-1 per i verde-oro. Il web di casa nostra si scatena, e andare su Twitter a cercare l’hashtag #BrasileCroazia riserva scoperte esilaranti. “date un caffettino al portiere” (croato, nda) scrive qualcuno, e sul rigore concesso al Brasile, assai discutibile, è una sequenza di simpatici improperi. Su Facebook la più bella a fine incontro è “ladrao meravilhao”, citazione del mitico Cacao Meravigliao di Nino Frassica e Renzo Arbore nei lontani anni ’80. E ancora su Twitter “passamontagna verdeoro” (alludendo ai “ladri” di cui sopra). La rete ha decretato poi che il giocatore brasiliano Marcelo – quello dell’autogol di inizio match – sia il sosia di Ficarra del duo comico Ficarra&Picone. A onor del vero, è già stato notato tempo fa, ma questa sera è divenuto di dominio pubblico su scala nazionale. Ci sarà da divertirsi in questo mese di partite per conquistare la Copa do Mundo. Un post scriptum un po’ più serio, ancora sulla cerimonia di apertura. Il calcio di inizio è stato dato da un ragazzo tetraplegico, che grazie a una tecnologia innovativa denominata esoscheletro – il progetto si chiama Andar de Novo – ha potuto alzarsi dalla sedia a rotelle e camminare sul prato dello stadio. Un messaggio importante, che conferisce anche un significato umano a una manifestazione già ampiamente criticata, in Brasile come all’estero, per essere uno spreco di denaro e un anestetico collettivo per dimenticare o negare i problemi e la necessità di risolverli.
Chiara Trompetto
[fonti delle immagini: fifa.com, copa2014.gov.br, copadomundobrasil2014.com]
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