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Miracolo sul Mississipi: “l’amore bugiardo”

Miracolo sul Mississipi: “l’amore bugiardo”

L’amore bugiardo di David Fincher – titolo approssimativo che traduce l’originale Gone girl – è tratto dall’omonimo romanzo di Gillian Flynn, autrice anche della sceneggiatura del film. Appartiene al genere del thriller, di cui rispetta le regole esteriori, tanto che non mancano esplicite citazioni di Hitchcock, a partire dalla scelta della interprete femminile, anche se

amore bugiardoL’amore bugiardo di David Fincher – titolo approssimativo che traduce l’originale Gone girl – è tratto dall’omonimo romanzo di Gillian Flynn, autrice anche della sceneggiatura del film. Appartiene al genere del thriller, di cui rispetta le regole esteriori, tanto che non mancano esplicite citazioni di Hitchcock, a partire dalla scelta della interprete femminile, anche se il richiamo più potente e sotterraneo è quello di un altro film, Eyes wide shut di Stanley Kubrick. L’affinità è tematica e di linguaggio: i due film, per molti versi diversissimi, condividono la stessa meticolosa e barbara autopsia di una coppia, in corpore vili.

Amy e Nick – interpretati da Rosamunde Pike e Ben Affleck – sono sposati da cinque anni. Per ogni anniversario lei allestisce una caccia al tesoro disseminando indizi in forma di indovinelli, basati sul piacere tipico delle donne di farsi leggere nei pensieri dal proprio uomo. Nick, nella scena iniziale del film, mentre accarezza l’elegante biondo chignon della moglie, difatti confessa di volerle aprire il cranio come una scatola, per srotolare il suo cervello, e possiede anche una “scatola dell’odio” dove conserva i souvenir più dolorosi del loro rapporto. Le scatole e gli indizi scritti piacciono al regista David Fincher dai tempi di Seven, ma quello che qui Amy chiede al marito non è una soluzione, ma un riconoscimento: lei chiede di essere riconosciuta attraverso parole che evocano ricordi e ricordi che dovrebbero evocare (e richiamare in vita) sentimenti.

gone-girlIl giorno del quinto anniversario Amy sparisce: nel salotto il tavolino è stato rovesciato e piccole macchie di sangue sporcano i mobili chiari della cucina. I sospetti del presunto rapimento, se non omicidio, cadono su Nick, che non appare disperato abbastanza per la scomparsa della moglie. Una anchorwoman senza scrupoli lo condanna apertamente, mettendogli contro l’intera opinione pubblica, se si fa eccezione di qualche donna vogliosa di immortalare la prestanza di Nick in un selfie condiviso. Intanto anche la polizia segue gli indizi lasciati da Amy e quello che all’apparenza sembrava un buon matrimonio tra due giovani belli e intelligenti rivela ben più di una crepa: il ritrovamento del diario di Amy, che forse il marito ha provato a bruciare, riscrive l’intera storia. I due si erano conosciuti a New York, l’attrazione fisica e mentale era stata immediata, condita anche dal romanticismo convenzionale di Nick, accuratamente annotato da lei (lui che la bacia in una nuvola di zucchero a velo che le ha ricoperto il volto e le labbra; lui che si copre con due dita la fossetta del “mento da infame” quando le confessa il suo amore, ecc.). Poi la recessione, la perdita del lavoro da parte di entrambi, la malattia della madre di lui li costringono a trasferirsi in Missouri, dove inizia la fase calante del loro matrimonio: il quartiere dove vivono è ordinato e pulito in maniera soffocante, ma si tratta di un ordine di facciata, visto che a pochi metri sorge un grande centro commerciale abbandonato, rifugio per barboni e delinquenti. La città sul Mississipi dove vivono ha la stessa sonnecchiosa immobilità di un rapporto entrato amyin una fase di stanchezza, pronto a rivelare il suo lato ostile alla prima scossa: gli anonimi vicini diventano nemici, persino lo sconosciuto pubblico televisivo pretende di poter giudicare la vita dell’ambiguo Nick e della splendida Amy (The amazing Amy è un personaggio letterario creato dai genitori di lei quando era piccola, un alter ego con cui la donna è sempre stata in aperta competizione).

L’indagine è da subito duplice: Nick legge gli indizi della moglie alla luce della propria verità e della conoscenza che ha di sé e di lei, mentre la polizia si lascia guidare dal diario di Amy, che è un impietoso ritratto del marito, divenuto “dopo la favola dei primi tempi” indolente e violento.

La prima parte del film scorre veloce, secondo le regole del thriller, in un susseguirsi di piste e depistaggi, opinioni e prove oggettive, mentre Nick inesorabilmente perde la fiducia degli spettatori. Nella seconda metà del film c’è un ribaltamento, o forse è più corretto dire che i punti di vista ulteriormente si moltiplicano: i giochi sono svelati, l’enigma per lo spettatore si può considerare sciolto ed è a questo punto che il film di Fincher conquista completamente, anche con qualche concessione all’ironia, e diventa l’occasione per uno scavo profondo all’interno della complessità del rapporto di coppia. Sappiamo come sono andati i fatti e possiamo entrare nel cuore del mistero vero, che trova la sua soluzione nella pacificazione (dei protagonisti e nostra) con l’ambiguità.

Tecnicamente, la stratificazione delle voci narranti e la giustapposizione dei punti di vista (la stessa storia è raccontata almeno due volte), il montaggio a scatola cinese offrono la migliore chiave di lettura: una storia di genere poliziesco è lineare per definizione, la storia di un matrimonio non può che avere la forma di una spirale. La spirale della complicità.

gonegirlamorebugiardoNel momento in cui un matrimonio, una famiglia, diventano luoghi/eventi pubblici – e il medium può essere la tv, un social o un vecchio diario cartaceo – si rompe il delicato equilibrio che fa funzionare il gioco e tutto mostra il suo volto orrido: diventa un corpo in decomposizione.

Ben Affleck in questo film è perfetto, perché non convince. “Recita male” e cioè bene. Di lui non ci si può fidare e anche quando la moglie rivela senza ombra di dubbio i segni di un tragico squilibrio, continua ad essere ambiguo e inaffidabile: ha recitato prima della sparizione, durante e dopo. Ha recitato nella fase dell’innamoramento, come fanno tutti, e ha recitato durante il matrimonio, come fanno tutti. La finzione viene così naturale che si la-recensione-di-l-amore-bugiardo-gone-girlconfonde con l’esposizione della migliore parte di sé, quasi una valorizzazione legittima (Amy dice in un punto cruciale del film al marito: “sono la troia che hai sposato. E l’unico momento in cui ti piacevi era quando cercavi di piacere a quella troia”). Ma qui c’è un delitto, e Nick deve quindi provare a convincere gli altri di essere più “vero” della sua stessa verità: deve essere vero come l’opinione richiede. Lo conosciamo attraverso il diario di Amy oppure attraverso le sue parole più o meno vere (alla sorella, in televisione, durante una conferenza stampa o un interrogatorio) ma certamente la cornice più esterna – con cui il film si apre e si chiude – è disegnata dalla mano di Nick che accarezza la nuca della moglie, le volute del suo chignon, con l’intento consapevole di sciogliere tutti i nodi e di riannodarli in una nuova, miracolosa complicità a lui – e a lei – più conveniente.La bugia che ironicamente l’avvocato di lui definisce “Miracolo sul Mississipi”.

Gianna Cannì

DATA USCITA: 18 dicembre 2014
GENERE: Drammatico, Thriller
ANNO: 2014
REGIA: David Fincher
ATTORI: Ben Affleck, Rosamund Pike, Missi Pyle, Neil Patrick Harris, Tyler Perry, Kim Dickens, Casey Wilson,Patrick Fugit, Scoot McNairy, Emily Ratajkowski, Boyd Holbrook, Lee Norris
FOTOGRAFIA: Jeff Cronenweth
MONTAGGIO: Kirk Baxter
PRODUZIONE: New Regency Pictures, Pacific Standard
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox Italia
PAESE: USA
DURATA: 149 Min

[Fonti delle immagini: paroledafilm.it, it.wikipedia.org, newcityfilm.com, comingsoon.it, cinemaworlditalia.com ]

Fall Film Preview 2014

http://www.comingsoon.it/news/?source=cinema&key=36520

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