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Mikel Rueda e il suo “A escondidas”

Mikel Rueda e il suo “A escondidas”

Come abbiamo scritto qualche settimana fa, partecipando attivamente al 30simo Torino Gay and Lesbian Film Festival, siamo rimasti colpiti dal film A escondidas di Mikel Rueda anche premiato col Premio Queer. Decisamente ben diretto, caratterizzato da una struttura narrativa a puzzle e da un montaggio a incastro, ha saputo fotografare due categorie deboli della società, emarginate in

a-escondidas-mikel-rueda_1_2158385Come abbiamo scritto qualche settimana fa, partecipando attivamente al 30simo Torino Gay and Lesbian Film Festival, siamo rimasti colpiti dal film A escondidas di Mikel Rueda anche premiato col Premio Queer.

Decisamente ben diretto, caratterizzato da una struttura narrativa a puzzle e da un montaggio a incastro, ha saputo fotografare due categorie deboli della società, emarginate in modi diversi: gli immigrati extracomunitari e gli omosessuali.

Colpiti dalla discussione post visione di sabato e da come Mikel Rueda si sia emozimikel_ruedaonato nel ritirare il meritatissimo premio, abbiamo fatto di tutto per intervistarlo sul film. Quella che segue è una sintesi di tutta l’intervista che invece è ascoltabile nel video annesso al pezzo in spagnolo.

Mikel Rueda, dopo essersi laureato in Comunicazione Audiovisuale, si specializza in Direzione cinematografica a New York grazie a una borsa di studio. Aveva in mente A escondidas da ben otto anni prima della sua realizzazione, e sette anni fa le sue idee hanno preso vita nella sceneggiatura che firma lui stesso. Non si tratta di un lungometraggio autobiografico anche se le emozioni di cui è intriso sono fortemente relazionate alle inquietudini adolescenziali del regista, quando mi sentivo perso a quell’età, quando ti sembra di trovarti in un luogo a cui non appartieni. (…) Credevo necessario fare un film che parlasse dell’amore tra dA escondidas 22ue adolescenti, un amore che non fosse traumatico, (…) e in cui loro si sentissero liberi.

Sceglie una struttura non sequenziale perché voleva che anche lo spettatore si sentisse perso come i protagonisti di A escondidas e che come questi ultimi anche lui si ritrovasse alla fine. Voleva far partecipare il pubblico a questo viaggio fatto di tanti perdersi e altrettanti ritrovarsi…

escondidas-mikel-rueda_3_2158385Tra i temi di A escondidas vi sono l’impossibilità di essere quel che realmente si è, l’amore innocente, in particolare il primo amore. Sicuramente il regista mette in scena l’omosessualità e l’immigrazione, realtà a cui si riferisce il titolo, realtà infatti costrette a vivere non alla luce del giorno, a cui non è concessa la libertà di esprimere quanto sono. Esistono nella società, occupano un certo spazio, ma molta gente non vuole guardarle o a volte le accetta o ancor peggio le tollera.

La location è Bilbao anche se Rueda non voleva che ci fosse alcun riferimento chiaro alla sua città che ama tantissimo. Per lui il film doveva essere ambientato in una metropoli qualsiasi: ogni grande città può ospitare eventi simili a quelli raccontati dal film.

La escondidas_fotograma-22a pellicola è costata circa 500.000 euro, impegnandolo per ben sette anni, 7 lunghi anni. 7 anni di battaglia, di lotta costante. 7 anni di allegria, tristezza, risate e più di una lacrima. Il finanziamento è stato pubblico. In questi sette anni il regista è evoluto moltissimo come anche il film. Ha dovuto riscrivere parti della sceneggiatura perché voleva che si allineasse al Mikel cambiato, voleva ritrovarsi in quello che stava realizzando.

Per incontrara_escondidas_-_still_17e i due protagonisti si è fatto un casting di 5000 ragazzi in tutta Spagna. È  stata una ricerca molto complicata: era sicuro di quanto fosse fondamentali i due protagonisti e le loro emozioni. Sapeva che una volta che avrebbe trovato quel che aveva in mente, tutto sarebbe poi stato in discesa. Infatti, così è stato: i due ragazzi hanno dato prova di grande espressività emozionale e sono riusciti a esprimere quello che desiderava. Anche se non avevano alcuna esperienza cinematografica, la macchina da ripresa ha amati fin da subito sia Germán Alcarazu sia Adil Koukouh.

19_rueda-premio-7193Vertigo ha distribuito A escondidas per un mese in Spagna, e sono riusciti a vendere il film in 12 paesi, tra cui Germania, USA e UK. Per il momento solo nel Regno Unito ha visto la luce il DVD sottotitolato in inglese, acquistabile su Amazon.

Del TGLFF Mikel Rueda si porta via molte emozioni, la grande attenzione verso il suo film e il vedere reagire il pubblico decisamente interessato. Ricevere il Premio è stato eccezionale e sicuramente aiuterà a far girare la pellicola affinché si veda di più. Si tratta di un notevA escondidas 33333ole riconoscimento, soprattutto perché viene da un importante Festival come quello di Torino che è il più antico d’Europa in tematica GLBT.

Sicuramente un film dal valore sociale molto elevato che deve essere visto soprattutto da giovani, entrando nei loro ambienti, e, in primis, nella scuola. In questo senso si sta portando avanti un progetto, ritenendo che il cinema abbia il grande potere di creare nuovi mondi, socializzare a realtà differenti e dar vita a scenari altri…

Annunziato Gentiluomo

[Fonte delle immagini: aescondidaspelicula.com, tglff.it, mikelrueda.com]

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