MARTEDì 14 GIUGNO ORE 21 Interdipartimento di Musica antica IL PARATAJO Intermezzo in due atti (1753) Musica di Nicolò Jommelli Libretto di Charles-François Clément Giovedì 16 Giugno (replica in caso di pioggia) Chiude così la rassegna Scatola Sonora di Alessandria, con l’opera “Il Paratajo”. Rappresentata per la prima volta a Parigi il 25 settembre 1753,
Interdipartimento
di Musica antica
IL PARATAJO
Intermezzo in due atti (1753)
Musica di Nicolò Jommelli
Libretto di Charles-François Clément
Giovedì 16 Giugno (replica in caso di pioggia)
Chiude così la rassegna Scatola Sonora di Alessandria, con l’opera “Il Paratajo”. Rappresentata per la prima volta a Parigi il 25 settembre 1753, “Il paratajo” nacque proprio nel cuore della querelle des bouffons che vedeva contrapposta l’opera francese a quella italiana, ma più in profondità tradizionalisti e gli enciclopedisti, a sostenitori del re da una parte e dall’altra i sostenitori della libertà di pensiero, con Rousseau in testa.
”Il paratajo” fu proprio messa in scena dalla compagnia di Eustachio Bambini che l’anno precedente con “La serva padrona” di Pergolesi aveva fatto accendere la querelle, nella quale però les bouffons (così erano chiamati gli artisti italiani) non intervennero mai direttamente, anche se ne pagarono le conseguenze con il loro abbandono di Parigi l’anno successivo.
Nessun intento politico o polemico sembra quindi animare questo intermezzo in due atti. I quattro caratteri sono ricavati dalla Commedia dell’Arte, mentre il libretto e alcuni numeri musicali ricalcano “L’uccellatrice” scritta da Jommelli per Venezia alcuni anni prima.
La trama è molto semplice: l’avaro Argone si oppone alle nozze dei sua nipote Clarissa, in quanto vuole continuare a sfruttare la dote di lei. Un primo tentativo di intrappolare Argone viene sventato dalla pastorella Fille, che lo salva dalla fossa in cui era stato fatto cadere da Floro, fidanzato di Clarissa. Argone si invaghisce subito della pastorella, che per lavoro fa anche l’uccellatrice, cioè cattura i volatili con una rete – detta appunto il parataio (o paretaio) da cui il titolo dell’opera. Nel secondo atto la complicità delle due donne farà letteralmente cadere in una rete Argone, che sarà costretto a rinunciare alla dote della nipote e a sposare Fille. L’opera si chiude infine con le doppie nozze delle coppie.
Ad Alessandria la vicenda sarà ambientata in un grande teatro di burattini, in cui i cantanti e i loro “doppi” fanno delicatamente il verso agli sfarzi dell’opera seria.
Ripresa in tempi moderni dal Festival di Barga nel 1999, questo intermezzo si presenta in continuità di ricerca rispetto alla scuola napoletana, iniziata con “Ernelinda” nella XVIII edizione di Scatola Sonora.
Direttore: Marco Berrini
Regia: Luca Valentino
Scene, costumi, pupazzi: Claudio Cinelli
Trucco: Rosario Calcagno
Trascrizione e revisione: Aldo Bertone
Redazione ArtInMovimento Magazine
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