Tra i sensitivi e i facilitatori di “auto-guarigione” presenti alla seconda edizione del Convegno Andare Oltre. Uniti nella Luce (Hotel Atlantic di Borgaro Torinese, 13-15 ottobre), vi è Marco Facciolo, che condurrà la meditazione Un abbraccio di colori a conclusione della giornata del sabato. Quest’oggi, in quanto curerà la nuova rubrica Messaggio dall’Oltre, approfondiamo il
Tra i sensitivi e i facilitatori di “auto-guarigione” presenti alla seconda edizione del Convegno Andare Oltre. Uniti nella Luce (Hotel Atlantic di Borgaro Torinese, 13-15 ottobre), vi è Marco Facciolo, che condurrà la meditazione Un abbraccio di colori a conclusione della giornata del sabato. Quest’oggi, in quanto curerà la nuova rubrica Messaggio dall’Oltre, approfondiamo il suo percorso, tracciando gli step fondamentali della vita e scoprendo, attraverso essi, la grandezza della sua anima. Il tutto attraverso un suo racconto in prima persona.
Sono nato l’11 dicembre del 1965 da famiglia di operai nella zona di Avigliana.
Già dalla prima infanzia, i miei genitori notarono una diversità di comportamento mia a confronto di bambini della mia età. Sono sempre stato un bambino, a mio dire diverso, per tutti gli interessi che ho sempre avuto. Tra le cose più strane il mio dialogare con gli animali, con tutti gli esseri viventi alberi, case e altro. Avevamo dei cani a casi che ascoltavano solo me, nonostante fosse mio padre a nutrirli. Fra i cinque e gli otto anni, i miei vengono a conoscenza di un prete esorcista in Alta Val Sangone, Don Saroglia, che mi accoglie come se fossi qualcosa di speciale. Gli era molto vicino un certo Ciccio, quello che in seguito scopro essere Gustavo Rol in persona, che mi fa portare a casa sua una volta la settimana per lavorare insieme. Con lui imparo a usare l’energia che sentivo forte in me e che mi spaventava, l’ESP (Extra Sensory Perception), in cui il fattore primario è percepire cosa sta succedendo dall’altra parte del mondo. Verso gli otto anni Rol, convinto che i fratelli dello spazio mi avessero già costruito un identità, si stacca da me: era finito il mio periodo di formazione con lui. Inizio allora a dialogare con entità disincarnate molto dispettose. Mi trovo costretto ad abbandonare, verso gli undici anni, questo campo per i forti mal di testa a cui ero soggetto e a fare, in sogno, visioni apocalittiche e cambiamenti spaventosi fino verso i 14-15 anni. Nell’età della pubertà, nell’inizio dell’adolescenza, la natura ferma questa fuoriuscita di energia e la usa per il mio sviluppo fisico. Passano ancora una decina d’anni prima che i miei interessi e i doni si sviluppino come ora, ma comunque sono stato sempre stato estraneo alla società di pecore e i miei interessi sempre fuori dai binari. Oggi Marco vive a Grugliasco (TO), e accanto alla sua medianità, è un channeler, un operatore olistico, master Reiki, operatore craniosacrale, un motivatore e un grande conoscitore della medicina egiziana.
E così apriamo la rubrica con una sua canalizzazione ricevuta nella settimana scorsa.
Sono Salvatore, forse lei non mi conosce, ma faccio parte della sua famiglia. Forse non nell’ultima vita forse in quella prima. Non c’era tutto questo caos, Maria che cerca il fratello. Presto vi riunirete e lo troverai grazie all’aiuto di una persona che ancora non conosci. Non si può dividere due fratelli. Io sono morto di peste. Era il 1890 in Africa. Ero un commerciante di spezie. Maria, in quella vita, era mia moglie, ecco perché porto il legame. Io tornerò sulla terra, ma non in quella famiglia. Lei ha un nome buffo pistello pistello. Sembra un nome non suo. Ha difficoltà in famiglia che risolverà presto. Diglielo, Marco. Tu sei buono! Salutala!
Il Convegno Andare Oltre. Uniti nella Luce, presso l’Hotel Atlantici di Borgaro Torinese (13-15 ottobre), può rappresentare una valida occasione per conoscere questo interessante personaggio.
Redazione di ArtInMovimento
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